FINANZE - NEWS http://www.finanze.net NEWS it info@finanze.net info@finanze.net FINANZE RSS Feed Generator Reliance Steel & Aluminum prezzo 93,29 Il titolo vende a modeste undici volte, nonostante i rialzi conseguiti ai recenti annunci e rappresenta senz'altro buon valore. L'azienda paga un dividendo del due per cento e i ttoli sono vicini al massimo dell'anno. Considerando possibile una correzione non compreremmo sopra i novanta dollari.   http://www.finanze.net/news-Reliance_Steel_Aluminum_prezzo_93_29-5153.html Wed, 14 Mar 2018 07:45:00 GMT Materie Prime, Probabilmente Toccato il Picco Inizio di anno all'insegna della irrazionalità più completa con prezzo del petrolio alle stelle mentre le scorte crescono vertiginosamente negli Stati Uniti, prezzo dell'oro al massimo da tempo anno mentre non esiste inflazione; senza poi parlare di quelle legate alle nuove tecnologie: il litio solo a gennaio è cresciuto di circa il 15% (e più che sulle auto elettriche conviene puntare crediamo sui produttori, uno entrerà nel nostro portafoglio materie prime su una eventuale correzionei). Nella follia collettiva il dollaro ha perso poco meno del 10% contro dollaro australiano in un mese, la divisa più tipicamente legata al ciclo delle materie prime. Chi pensa come noi che l'entusiasmo (euro compreso) non sia sensato ha in questo cross una buona possibilità di giocare contro la probabilità d ulteriori rialzi nelle materie prime. http://www.finanze.net/news-Materie_Prime_Probabilmente_Toccato_il_Picco-5083.html Tue, 16 Jan 2018 12:32:00 GMT Barrick Gold (ADR) Prezzo 17,04 Non abbiamo una opinione decisa sull'oro che potrebeb salire molto solo se il dollaro si indebolisse molto ma samo sicuri che sia meglio comprare titoli di aziende minerarie piuttosto che ETF. Gli Etf sulle materie prime comprano sul mercato dei future e se la differenza tra prezzo future e contanti è positiva (si dice che il mercato è in contango) allora l'ETF compra a prezzi superiori a quelli attuali. Se poi il mercato si stabilizza capita con frequenza che il prezzo a pronti salga più d quello a termine, con il risultato che chi ha comprato ETF si trova a perdere soldi anche se il mercato è salito. Alcune aziende minerarie come questa, quotata attraverso una ADR a New York (ha miniere in tutte le Americhe) ora sono a buon mercato e se il prezzo dell'oro continuerà a salire faranno decisamente meglio di un etf http://www.finanze.net/news-Barrick_Gold_ADR_Prezzo_17_04-4798.html Wed, 7 Jun 2017 07:38:00 GMT Posco (ADR), prezzo 58,15 Punte di quasi delirio nell'intervista di ieri al Wall Street Journal d Trump: ll dollaro è troppo forte ma non è colpa dei cinesi (di cui vi è assoluto bisogno), anzi forse è colpa sua perchè " troppo credibile"; la Yellen non è"bollita" ("toast" la parola usata inglese) e anzi gli piace. In tutte le scorribande dei primi mesi di questa amministrazione sono state messe in campo tutte le armi, un po' infantili, prima del protezionismo, poi del taglio delle tasse (ora non finanziabile perchè è caduta la controriforma sanitaria); ancora, gli attacchi militari in politica estera e la pronta smentita di volersi occupare di guerra civile in Siria. Infine le uscite di ieri sul dollaro. Se vi è una cosa che invece sembra avere senso (idea di Wilbur Ross, segretario del commercio) è quella di sostituire accordi multilaterali, a partire da quello con i paesi asiatici, con accordi bilaterali su industrie specifiche. Quando ci si siede a un tavolo in tanti con un unico obiettivo da negoziare si litiga per forza. Gli Americani che hanno votato Trump vengono in parte significativa da industrie punite dalla globalizzazione, come l'automobilistico. Su questo settore in particolare crediamo l'amministrazione si concentrerà perchè il possible rilancio dell'industria automobilistica americana (da qui il flirt con Musk di Tesla)  farebbe passare indenne le elezioni di "mid term" e forse far vincere un secondo mandato al presidente. Però gli Stati Uniti hanno capacità produttva ridotta nei prodotti "piatti" dell'acciaio che serve per fare le automobili. A parte Nucor e Us Steel è rimasto quasi niente negli Stati Uniti mentre Posco è uno dei più grandi produttori di lamiera al mondo, con conti molto in ordine: riteniamo quindi possibile che rappresenti una delle controparti privilegiate per questi accordi blaterali. I multipli sono interessanti e il livello di debito molto contenuto, soprattutto se confrontati con giganti come Arcelor-Mittal che a forza di acquisizioni si è inguaiata davvero a livello patrimoniale. http://www.finanze.net/news-Posco_ADR_prezzo_58_15-4699.html Thu, 13 Apr 2017 09:30:00 GMT Potash, Prezzo 21,87 Molti fertilizzanti sono a base di urea, un derivato del petrolio e il prezzo dei titoli quotati in borsa e' come conseguenza molto depressote gli come avviene nel caso di Potash, produttore canadese che vende a 12 vole giati i ili utili. Crediamo che nel presumibile rialzo di fine anno i titoli ciuclici faranno meglio, anche se la FEd lascer' presumibilmente invariati i tassi. http://www.finanze.net/news-Potash_Prezzo_21_87-4029.html Mon, 26 Oct 2015 06:03:00 GMT Danieli, Prezzo 20,04 Molto punito il titolo per una caduta del fatturato che l'azienda giudica temporaneo congiunto pero' ad un aumento dei margini derivante da contenimento dei costi. Il titolo vende a meno di deici volte gli utili e l'azienda ha uan poszione finanziaria netta positiva di tutto rispetto. Uno dei migliori valori del listino. http://www.finanze.net/news-Danieli_Prezzo_20_04-3954.html Thu, 21 May 2015 07:58:00 GMT Posco ADR prezzo 58,14 Tra i grandi produttori di prodotti piatti elunghi, il titolo di Posco ha perso poco meno del 10% la scorsa settimana senza motivi particolari. Il titolo vende a 14 volte gli utili e su un probabile rafforzamento dello Yen, la borsa coreana risente sempre dell'indebolimento della divisa nipponica come prinicipale esportatore anatgonista, dovrebbe gradualmente ricuperare. Il titolo, quotato sulla borsa americana ha grande valore e vende vicino ai suoi minimi da molti anni Dop quasi dieci anni di liste grauite porteremo a pagamento la lista sui titoli americani. http://www.finanze.net/news-Posco_ADR_prezzo_58_14-3860.html Tue, 3 Feb 2015 15:24:00 GMT Saipem Prezzo 8,74 Torniamo sul titolo su cui stiamo facendo peggio (peraltro Intercept, da noi consigliato in Newsletter è il titolo che ha fatto meglio sul mercato statunitense dall'inizio dell'anno)  per evidenziare una analisi da oltre oceano che mostra come il valore di liquidazione della società sia circa doppio rispetto ai prezzi attuali, http://seekingalpha.com/article/2840706-saipem-spa-a-massive-undervaluation-of-assets Il vero problema con la società non sono ne' i risultati negativi nè il prezzo del petrolio, ma la chiusura del governo all'ingresso nel capitale a soci esteri. Crediamo sia solo questione di tempo e che il titolo abbia grande potenziale di ripresa. http://www.finanze.net/news-Saipem_Prezzo_8_74-3859.html Tue, 3 Feb 2015 10:44:00 GMT Chevron, Prezzo 102,3 La crisi dell petrolio non è probabilmente destinata a rientrare a breve ma di questa situazione le grandi compagnie petrolifere dovrebbero beneficiare a scapito di quelle a aprtecipazione statale. Il titolo ha un dividendo di circa il quattro per cento ai correnti prezzi e non vi è storia recente di tagli nella sua distribuzione. Grande valore. http://www.finanze.net/news-Chevron_Prezzo_102_3-3824.html Mon, 15 Dec 2014 07:11:00 GMT Saipem, Prezzo 12,94 Decisa Occasione di Acquisto Impressionante la caduta  sui risultati che non rendono certo attraente il titolo sui risultati ma ora, con lo stato delle finanze statali ed un probabile reintervento del pubblico in Mps l'interesse di investitori esteri, ricordiamo che il Kuwait ha un accordo strategico con Cassa Depositi e Prestiti, si riaccenderà. http://www.finanze.net/news-Saipem_Prezzo_12_94_Decisa_Occasione_di_Acquisto-3792.html Wed, 29 Oct 2014 09:19:00 GMT Saipem, Prezzo 16,86 La scorsa settimana Saipem ha ricevuto un contratto da due miliardi di euro da una società olandese per la costruzione di viadotti che trasporteranno gas dal Mar Nero sino alla Bulgaria. Il contratto è quanto mai strategico dopo i fatti del fine settimana scorsa e mette la società nella situazione di beneficiare delle presumibili tensioni che si manifesteranno tra Russia e l'Occidente. L'italia dipende dal gas russo molto più di altri paesi europei e il fatto che sia una società italiana ad aggiudicarsi il contratto è rasscurante. Di tutte le improbabili coperture che il governo Renzi va snocciolando in questo periodo, la cessione della quota di Saipem in mano a Cassa Depositi e Prestiti sarebbe la più concreta, a prezzi probabilmente ben più alti delle attuali quotazioni. http://www.finanze.net/news-Saipem_Prezzo_16_86-3638.html Mon, 17 Mar 2014 13:26:00 GMT Eni Prezzo 16,3 E'stato negativo l'effetto della comunicazione del Tesoro in merito al possibile collocamento di una quota di Eni per rientrare nei parametri del 3%. La liquidità che gira sui mercati è talmente elevata che ha provocato un'apertura pesante di posizioni short sul titolo, nell'ipotesi che comunque il Tesoro dovrà vendere. Ora con un dividendo che vale circa il 3% del'attuale prezzo, il titolo è crediamo meno rischioso di un Btp Italia, anche se le prospettive della borsa italiana restano  complessivamente al ribasso. http://www.finanze.net/news-Eni_Prezzo_16_3-3557.html Mon, 16 Dec 2013 05:03:00 GMT Western Refining, Prezzo 27,7 Non durerà molto crediamo il rimbalzo delle borse europee, ma pensiamo che il movimento sull'oro dei due giorni scorsi e conferme dalla Cina che ll'operazione di parziale trasformazione dell'economia cinese da  prevalentemente esportatrice a potenziale bacino di consumatori forse inizia a funzionare, spingeranno sui prezzi delle altre materie prime. Il settore, oltre a quello minerario più falcidiato nelle recenti correzioni è stato quello della raffinazione petrolifera che in tempi di basso consumo tende a sopportare una compressione dei margini. Wester Refineries è una società statunitense attiva nella raffinazione e nella gestione di stazioni di rifornimento. Rispeto a Saras ha numeri decisamente più interessanti con multipli inferiori alle tre volte per il rapporto tra valore d'impresa e Ebitda. L'azienda ha inoltre un tasso di indebitamento contenuto, intorno al 60% dei mezzi propri. Il titolo viene da un meno 40% e sconta ampiamente la riduzione nelle stime degli analisti portate negli utlimi mesi. Risultati il primo agosto   http://www.finanze.net/news-Western_Refining_Prezzo_27_7-3320.html Tue, 9 Jul 2013 09:18:00 GMT Saipem, Con un Po'Di Coraggio Pesante revisione al ribasso da parte della societa'delle stime di utile operativo e previsione di una cospicua perdita per il 2013, dovuta alla situazione di difficolta'in Algeria e alla probabile perdita di alcuni contratti internazionali, soprattutto in Canada. L'azienda e'oramai entrata nel perimetro di Cassa Deposti e Prestiti con cui il Qatar ha fatto degli accordi, a nostro avviso la vera ragione per cui gli Arabi sono entrati nel progetto di Porta Nuova di Milano. La rete di distribuzione, che con le scoperte di Eni in Mozambico se potenziata potrebbe servire mezza Europa, e'di sicuro interesse per questi investitori. Ai prezzi di ieri la societa' capitalizza poco piu'di sei miliardi, contro un valore di impresa di circa sette e un patrimonio netto intorno ai cinque. Se la politica apre all'ingresso di stranieri in partecipazioni strategiche, secondo noi non ci sono alternative per il risanamento, con pazienza puo'essere davvero una buona occasione.   http://www.finanze.net/news-Saipem_Con_un_Po_Di_Coraggio-3297.html Tue, 18 Jun 2013 08:34:00 GMT Cf Industries Holding Prezzo 178,06 Previsioni oramai tutte a ribasso, gli analisti si muovono all'unisono come un branco spaventato, per i prezzi delle materie prime alimentari, in scia al crollo dell'oro e in misura inferiore del petrolio. La domanda di cibo è relativamente anelastica e crediamo che i produttori di fertilizzanti siano tra le aziende più ingiustamente penalizzate in borsa. Oltretutto parecchi fertilizzanti vengono estrattti dall'urea, un derivato del petrolio. Se il suo prezzo scende scende il prezzo delle materie prime. Cf produce fertilizzanti a base di notrogeno (in questa famiglia l'ammonia) e fosfati. Viene da una caduta verticale nel prezzo anche se ieri è uno dei pochi titoli a chiudere in controtendenza.. Il titolo, la trimestrale sarà pubblicata il'otto maggio, vende a sei volte gli utili, ha posizione finanziaria netta positiva e un valore di impresa su Ebitda di 3,5 volte. Nel corso del 2012 le vendite furono piatte ma gli utilii salirono del 20% . Secondo noi una delle situazioni più interessanti del listino americano. http://www.finanze.net/news-Cf_Industries_Holding_Prezzo_178_06-3229.html Fri, 19 Apr 2013 05:21:00 GMT Eni, Commenti di Giulia Bianchi ENI: Continua la strategia dell'Amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, di tessere importanti legami in Asia: l'ultimo tassello è stato concordato con il CEO di Petrochina Company Limited, società controllata da China National Petroleum Corporation (CNPC), per la vendita da parte di Eni a CNPC del 28,57% delle azioni della società Eni East Africa, titolare del 70% della partecipazione nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico.Con questa operazione, CNPC acquisisce indirettamente la partecipazione del 20% nell'Area 4, mentre Eni rimane proprietaria del 50%. Le rimanenti quote nell'area sono detenute da Empresa Nacional de Hidrocarbonetos de Mocambique (ENH, 10%), Kogas (10%) e Galp Energia (10 %). Il prezzo concordato è pari a 4.210 milioni di dollari US. L'ufficializzazione potrà avvenire allorchè si otterranno le necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità del Mozambico.L'entrata di CNPC nell'Area 4 ha valenza strategica per il progetto in considerazione della rilevanza del nuovo partner nei settori upstream e downstream a livello mondiale. Contestualmente, Eni e CNPC hanno firmato un Joint Study Agreement per la cooperazione finalizzata allo sviluppo del blocco a shale gas denominato Rongchang, che si estende per circa 2.000 chilometri quadrati nel Sichuan Basin, in Cina.Quest'area, situata in prossimità dei principali mercati di consumo cinesi e della quale il rischio minerario è già stato ridotto da attività di ricerca e prove di produzione condotte in blocchi limitrofi, si è dimostrata a oggi la più promettente nel Paese. L'accordo consentirà lo studio dell'area che sarà condotto contestualmente ai negoziati per la stipula del Production Sharing Agreement.Titolo interessante, soprattutto perchè Eni si dimostra una società dinamica, in continua evoluzione e in perenne tensione verso l'ampliamento dei propri confini. http://www.finanze.net/news-Eni_Commenti_di_Giulia_Bianchi-3189.html Thu, 14 Mar 2013 12:53:00 GMT Enel Enel: Approvato  dal Cda di Enel il bilancio 2012. L'utile si attesta a 865 milioni a seguito della svalutazione di alcuni avviamenti per 2,575 miliardi, di cui 2,393 relativi alla controllata spagnola Endesa, la più grande società di energia elettrica spagnola. Al netto delle partite straordinarie l'utile ordinario del gruppo è stato di 3,455 miliardi, in flessione del 14,9%. E' quanto rende noto il gruppo in un comunicato, nel quale si precisa che il Cda ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per azione; è stato inoltre approvato l'aggiornamento del piano industriale 2013-2017, che prevede dismissioni per circa 6 miliardi ed emissione di bond ibridi per 5 miliardi entro il 2015, oltre alla conferma della politica di dividendo con un pay-out almeno al 40% dell'utile netto ordinario del gruppo lungo tutto l'anno. Nel piano si prevede un utile netto ordinario del gruppo a circa 3 miliardi nel 2013, circa 3,3 nel 2015 e tra i 4 ed i 5 miliardi nel 2017. Per l'anno corrente i vertici di Enel stimano un Ebitda a circa 16 miliardi nel 2013, a circa 16 miliardi nel 2015 e tra i 17 ed i 18 miliardi nel 2017. Fra le politiche tese a rafforzare la società si indica una semplificazione societaria, anche attraverso operazioni di minorities buy-out, che una volta finalizzate, si prevede possano incrementare la parte di utile netto consolidato di pertinenza del gruppo dal 65% del 2013 al 78% del 2017. Le iniziative volte a fare cassa, dismissioni e bond ibridi, rese necessarie dal peggioramento dei flussi di cassa attesi, conseguente ai provvedimenti regolatori emessi dal governo spagnolo nel corso del 2012, unitamente al deterioramento del quadro economico di riferimento, non possono essere nascoste e a questo le piazze finanziarie sanno già come reagire. http://www.finanze.net/news-Enel-3188.html Thu, 14 Mar 2013 09:40:00 GMT Enel Green Power ENEL GREEN POWER Ieri mattina Enel Green Power, società del Gruppo Enel nata nel 2008 in cui sono state raccolte tutte le attività riguardanti le energie rinnovabili, ha comunicato i risultati 2012 approvati dal CdA. Al netto dei proventi non ricorrenti rilevati nel 2011, tutte le principali voci di bilancio risultano in crescita. In particolare i ricavi sono saliti a 2,68 miliardi di euro (+6,4%), l’Ebitda ha raggiunto 1,67 miliardi di euro (+6,0%) e l’Ebit è salito a 972 milioni di euro (+6,5%). Il Gruppo chiude il 2012 con un risultato netto pari a 413 milioni di euro (+1,2% rispetto all’esercizio precedente) ma peggiora il suo indebitamento finanziario netto che cresce a 4,6 miliardi di euro (+13,2%), rimanendo tuttavia al di sotto dell’obiettivo di 4,7-4,8 miliardi di euro che la società si era prefissata. Il dividendo proposto dal CdA è pari a 2,59 centesimi di euro per azione “in linea con l’annunciata politica dei dividendi che prevede, a partire dal 2010, un pay-out non inferiore al 30% dell’utile netto consolidato”. L’amministratore delegato Francesco Starace si è detto molto soddisfatto dei risultati conseguiti soprattutto perché “sono stati raggiunti nonostante il perdurare del difficile contesto macroeconomico, confermando così la validità della nostra strategia di diversificazione nello sviluppo tecnologico e geografico”. L’assemblea degli azionisti è stata convocata per il 24 aprile e dovrà occuparsi non solo dell’approvazione del bilancio e del dividendo, ma anche del rinnovo del CdA e di una delibera non vincolante riguardante la politica di remunerazione dei principali manager della società. http://www.finanze.net/news-Enel_Green_Power-3186.html Wed, 13 Mar 2013 07:39:00 GMT Hera In data 27 Febbraio, si e' chiusa positivamente l'offerta pubblica di acquisto e di scambio di Hera nei confronti di Acegas. Con questa operazione, Hera ha raggiunto il 92,94% del capitale di Acegas - APS. Il 6 marzo 2013, Hera pagherà un corrispettivo di 4,16 azioni ordinarie Hera di nuova emissione più 0,27 € in contanti, per ogni azione ordinaria Acegas – APS.Tomaso Tommasi di Vignano, presidente di Hera, ha affermato che il successo dell’OPA è motivo di grande soddisfazione perché l’altissima adesione, anche dei piccoli risparmiatori, significa che il progetto industriale e di servizio proposto con l’aggregazione è stato compreso ed apprezzato, non solo dai mercati, ma anche dai territori. Gli obiettivi, adesso, sono quelli di portare avanti i processi di integrazione operativa e procedere al delisting di Acegas – APS Spa.Dal punto di vista tecnico, il titolo è molto vicino al supporto in area 1,26 €. Questa situazione potrebbe lasciare spazio a risalite dovuto alla conclusione positiva dell’OPA. Inoltre, l’RSI si è avvicinato molto all’area di ipervenduto per poi iniziare a salire e ci sono alti volumi in acquisto. Altro segnale long arriva dalle bande di Bollinger in quanto la candela della giornata di martedì è uscita quasi completamente dalle bande e quella di ieri è rientrate superandone il massimo: una strategia di breve potrebbe essere l’ingresso long con stop-loss tre tic sotto il minimo di ieri e target sulla mediana. Accanto a questi segnali positivi, però, c’è anche una divergenza ribassista del MACD che indica un possibile movimento al ribasso. In caso di movimento al ribasso, potrebbe essere perforato il supporto. Questo genererebbe ulteriori segnali short.Dall’analisi, quindi, emerge uno scenario incerto. Sembrerebbe saggio aspettare ulteriori indicazioni dallo svolgersi della giornata di oggi, prima di prendere posizione sul titolo. http://www.finanze.net/news-Hera-3169.html Fri, 1 Mar 2013 07:32:00 GMT Sma Solar Technology, Prezzo 24,27 Trimestrale un po'sotto le attese degli analisti ma previsioni per l'intero anno migliori sia in termini di fatturato che di margini. L'azienda tedesca fabbrica convertitori, che trasformano la corrente continua assorbita dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata. E'l'unica azienda al mondo ad avere registrato il proprio prodotto in Giappone, dove i tassi di crescita dopo i problemi con il nucleare sono enormi: gli analisti temono la concorrenza cinese, ma i processi di autorizzazione non sono così veloci. Anche negli Stati Uniti il prodotto è considerato il più efficiente in commercio. L'azienda vende molto vicino al proprio patrimonio netto contabile, superiore a 23 euro, non ha debiti e sulla base delle previsioni dell'azienda vende a dieci volte gli utili netti del 2012. Ha quasi metà della propria capitalizzazione in cassa. In questo mercato che oramai non trova punti di riferimento, con pazienza si possono trovare grandi occasioni. http://www.finanze.net/news-Sma_Solar_Technology_Prezzo_24_27-2934.html Thu, 16 Aug 2012 09:34:00 GMT C&J Energy Services, Prezzo 20,39 Ottimi risultati stamattina per la nostra scelta al portafoglio Xetra ExtrAdvice, Sma Solar, nel fotovoltaico, e per questa azienda statunitense, che opera nel settore delle macchine per frattura idraulica del terreno, per l'estrazione in prevalenza di gas naturale. L'azienda ha altre due divisioni, una che produce tubi a spirale per il trasporto l'altra pompe ad alta pressione. La trimestrale comunicata ieri sera porta l'azienda a circa un dollaro di utile trimestrale, che pone il titolo a poco più di cinque volte gli utili, in assenza completa di debito. Esistono preoccupazioni ambientali per l'utilizzo di questa tecnica di estrazione, alcune recentemente espresse dalla commissione sismica degli Stati Uniti che però vi stanno puntando da alcuni anni per raggiungere autosufficienza energetica. Da quello che abbiamo visto dell'azienda sembra che queste preoccupazioni siano tenute in debito conto, anche se gli effetti di queste nuove industrie sul suolo magari si vedono solo dopo molti anni. http://www.finanze.net/news-C_J_Energy_Services_Prezzo_20_39-2929.html Thu, 9 Aug 2012 07:31:00 GMT Terra Nitrogen, Prezzo 227,95 Mancava solo una nuova potenziale crisi nella produzione agricola a complicare il quadro macroeconomico. Una siccità senza precedenti recenti sta colpendo i raccolti negli Stati Uniti di cui tra pochi i produttori di fertilizzanti non possono che beneficiare. Terra Nitrogen è un produttore di prodotti a base di urea, un derivato del petrolio, adatti soprattutto a far"respirare" le piante. E' molto concentrato sugli Stati Uniti e ha registrato una prima trimestrale molto brillante, con crescita del fatturato del 65% e reddito netto raddoppiato. Poichè il costo della materia prima è legato al petrolio, i margini dovrebbero beneficiare nel secondo trimestre, per cui la società comunicherà i risultati il tre di agosto, del calo nel prezzo del greggio. Il titolo è poco soggetto ai nervosismi dei piccoli investitori perchè ha un prezzo unitario volutamente molto alto. L'azienda vende a circa 14 volte gli utili stimati per il 2012, non pochissimo, ma opera in un settore che sta diventando, paradossalmente, ad alta crescita. Ha inoltre posizione finanziaria netta positiva.         http://www.finanze.net/news-Terra_Nitrogen_Prezzo_227_95-2910.html Fri, 20 Jul 2012 10:48:00 GMT Statoil, Prezzo in Dollari 23,73 Contrariamente a quanto pensa larga parte del mercato, riteniamo che una nuova tornata di immissione di moneta la Fed potrebbe già deciderla il primo agosto. Due dei componenti il comitato che prende questa decisione, tradizionalmente sfavorevoli alla misura, hanno espresso di recente opinioni meno marcate; il loro voto sarebbe sufficiente ad ottenere la maggioranza per un nuovo "quantitative easing". Bernanke è stato molto prudente negli scorsi giorni ma è cosciente che molti repubblicani intenderebbero la decisione come un aiuto ad Obama. E' necessaria collegialità. In anticipazione di tali misure, che tutti vedono arrivare, solo alcuni dopo le elezioni americane, ci sembra che il settore petrolifero inizi ad esprimere valutazioni interessanti. Statoil è l'azienda a partecipazione statale norvegese e come Eni ha ottenuto importanti concessioni dalla Russia per lo sviluppo di giacimenti nelle regioni a nord del paese. Ha subito recentemente una forte caduta nei corsi del titolo anche a causa di prolungati scioperi, che però non avranno impatto sulla seconda trimestrale, che sarà pubblicata il 26 luglio. Vende a meno di sei volte gli utili, paga un dividendo di circa il quattro per cento netto e ha un livello di indebitamento che è frazionale rispetto a quello di Eni, molto premiata dal mercato sulla cessione di Snam, operazione più di forma che di sostanza. Il titolo è meglio comprarlo a new York dove è quotato con il simbolo STO.N http://www.finanze.net/news-Statoil_Prezzo_in_Dollari_23_73-2909.html Thu, 19 Jul 2012 07:29:00 GMT YPF, Prezzo 29,49 Piu' sedici per cento per questo titolo argentino quotato a New York il giorno dopo della sua inclusione nel nostro portafoglio paesi emergenti. L'azienda e' la piu' grande compagnia petrolifera operante in Argentina, posseduta per la maggioranza dalla spagnola Repsol e in minoranza dal governo argentino. Il titolo era sceso moltissimo nelle scorse settimane perche' il governo argentino lamenta il fatto che la compagnia investa poco nel paese, il prezzo del petrolio a questi livelli e' insostenibile per economie ancora fragili, forse piu' di quanto l'opinione pubblica percepisca e che invece distribuisca in dividendi larga parte, se non tutto il suo utile. Da qui l'ipotesi che, in una mossa analoga a quella compiuta da Chavez in passato, ma in Venezuela parliamo di regimi mentre in Argentina si respira aria di democrazia, il governo procedesse alla sua statalizzazione. Esponenti del governo spagnolo sono allora volati a Buenos Aires, sui dividendi gli argentini non hanno torto ma anche gli spagnoli fanno cassa dove possono e ieri sera e' giunta smentita sulla possibile nazionalizzazione della compagnia. Alcuni analisti hanno affernato che anche nel caso in cui la compagnia fosse ritirata dal mercato lo sarebbe a prezzi superiori agli attuali. A noi sembra in ogni caso una ottima opprtunita'. il titolo vende a otto volte gli utili, e' liquidissimo per chi intenda comprarlo a New York ed ha un rapporto di indebitamento del diciassette per cento sul patrimonio. http://www.finanze.net/news-YPF_Prezzo_29_49-2757.html Fri, 2 Mar 2012 09:47:00 GMT Separazioni delle Reti Gas, Qualche Buona Opportunita' (Acegas, Prezzo 3,62) Questo sito non copre con il metodo di analisi che utilizza i servizi di pubblica utilita' perche' ritenuti soggetti a logiche non di mercato, ma la separazione delle reti di distribuzione costringera' le reti a competere sul mercato. Includeremo quindi nelle nostre liste Top100 Italia e successivamente anche nei nostri portafogli quelle aziende che si occupano di distribuzione gas. Conviene quindi guardare a quelle piccole aziende presenti su aree del territorio dove la produzione industriale alimenta ancora la domanda di energia e  che possibilmente abbiano un tasso di indebitamento accettabile. Se poi sono anche differenziate su altri segmenti tanto meglio. Acegas opera nelle province di Trieste e Padova. Oltre a distribuire gas naturale e' anche presente nei segmenti del trattamento e distribuzione dell'acqua e del trattamento rifiuti. Ha un rapporto tra indebitamento e mezzi propri dell'80%, contro il 120% di Snam e vende a nove volte gli utli, poco piu' della meta' di Snam. Paga un dividendo lordo che per il 2012 e' stimato in venti centesimi. Ne scambiano una media di diecimila al giorno ma se queste aziende hanno capacita', anche nel piccolo di sottrarre quote a Snam, i volumi potrebbero aumentare. http://www.finanze.net/news-Separazioni_delle_Reti_Gas_Qualche_Buona_Opportunita_Acegas_Prezzo_3_62_-2726.html Thu, 2 Feb 2012 10:47:00 GMT Freeport McMoRan, prezzo 40,6 Chiude un brutto trimestre ma prevede forte ripresa il piu' grande produttore di alluminio. Abbiamo la sensazione che, data l'importanza relativamente inferiore delle economie dell'area euro si possa assistere nel 2012 ad un parziale smarcamento delle economie emergenti e in qualche misura anche degli Stati Uniti dai problemi europei. Freeport e' invece il piu' grande lavoratore di rame al mondo oltre che tra i maggiori  estrattori nell'industria aurifera. Il nostro scenario europeo, di inflazione unita a recessione, dovrebbe comunque portare ad un rialzo nei prezzi dell'oro, se non subito almeno all'intervento della BCE, che vista la contrapposizione tra Francia e Italia da una parte e Germania dall'altra ci sembra inevitabile. Intanto il resto del mondo forse potrebbe tornare a correre. Sul titolo, che comunque ha corso un bel po'recentemente, vende a circa otto volte gli utili, senza debito. Ha un rendimento del 3% ed un valore tangibile di quindici dollari. Magari a limiti di prezzo vicini a dove noi l'abbiamo recentemente inserito nel portafoglio statunitense, intorno ai trentotto dollari, ci sembra buon valore.       http://www.finanze.net/news-Freeport_McMoRan_prezzo_40_6-2707.html Wed, 11 Jan 2012 12:44:00 GMT Questar, prezzo 19, 31 Societa' che viene dallo spin-off dalla rete di distribuzione, ora Questar Gas, che estrae e processa gas naturale negli Stati Uniti. ha comunicato ieri sera risultati sensibilmente superiori alle attese e previsioni molto ottimistiche. Il prezzo del petrolio e' salito nei giorni scorsi in base alle previsione dell'EIA agenzia specializzata nel settore energetico, che prevede 38 triliardi di dollari di investimento nel settore (a noi sembrano troppi) per far fronte, nel corso dei prossimi decenni, alla crescente domanda di energia. I titoli di fonti di energie alternative al petrolio, come il fotovoltaico e il gas naturale reagiscono bene ad incrementi nel prezzo del greggio e per alcuni ex petrolieri, come Boone Pickens, il gas naturale e' per gli Stati Uniiti l'unica alternativa concreta al petrolio (anche se i metodi di estrazioni moderni, che tendono a rompere delle faglie di terreno in orizzontale per liberare i gas li imprigionati sollevano piu' di una questione ambientale). Intorno a 19 dollari a noi sembra, data la debolezza del dollaro, una buona occasione, in un settore stabile. Oggi anche i risultati di Gruma, azienda messicana nel mais, principale elemento per la nutrizione bovina e di Harris, che si occupa principalmente di materiale di comunicazione per conto di agenzie dello stato, una specie di Sirti di casa nostra.   http://www.finanze.net/news-Questar_prezzo_19_31-2650.html Wed, 26 Oct 2011 15:26:00 GMT Prezzo: 11,40, Nuova Selezione ai Portafogli Paesi Emergenti Oggi il mercato statunitense aprirà con ogni probabilità più debole ma riteniamo che su diversi titoli di paesi emergenti quotati a new York vi siano occasioni di acquisto. Sterlite è un'azienda indiana che si occupa principalmente della produzione ed estrazione di metalli non ferrosi. Da anni si è resa autosufficiente nella produzione di energia elettrica necessaria alle proprie lavorazioni, che ha poi iniziato a vendere all'esterno. L'azienda, del gruppo Vedanta, ha miniere in Australia (rame) Sud Africa e Namibia (zinco) dove ha comprato da Anglo American la divisione zinco. Al netto della cassa l'azienda non ha debiti e vende a circa sei volte gli utili attesi per l'anno corrente che saranno comunicati ad ottobre (le aziende indiane hanno un anno fiscale diverso). La scorsa notte in India il titolo ha perso circa il 2,6%, aprirà quindi negli Stati uniti intorno a 7,10 dollari, un livello che, potendo magari rimanere investiti almeno un anno, è davvero interessante. http://www.finanze.net/news-Prezzo_11_40_Nuova_Selezione_ai_Portafogli_Paesi_Emergenti-2610.html Tue, 6 Sep 2011 08:29:00 GMT Eni (prezzo 13,5) Ricadrà su ENI l'effetto della Robin tax in particolare per le controllate (la Robin tax è una specie di accisa su servizi resi al cittadino in regime quasi monopolistico: c'è da aspettarsi che verrà ribaltata sugli italiani in termini di maggior costo dei servizi pubblici: più che una Robin Hood tax è una Riccardo Terzo tax) ma la possibile fine del conflitto libico crea sicuramente un'opportunità per alcune compagnie europee, in particolare per Eni, BP e Royal Dutch Shell. La stampa riporta indiscrezioni in base alle quali il management della società starebbbe trattando con i ribelli libici. A noi non è assolutamente chiaro quale sia l'atteggiamento del possibile nuovo establishment nei confronti dell'Italia, dopo anni di alleanze con Gaddafi. Ma ci sembra più preoccupante la situazione di Unicredit, che non ha la forza di rilevare la quota azionaria in mano ai libici, che quella di Eni, dopotutto sempre un buon cliente della Libia. La società ha annunciato a luglio un dividendo parziale di 52 centesimi che verrà distribuito a settembre. Il Tesoro ha bisogno di fare cassa, c'è quindi da aspettarsi che i dividendi delle pubbliche siano difficlmente oggetto di tagli. A questo livello il titolo rende circa il 7%. La società ha una situazione debitoria accettabile (intorno alla mezza volta i mezzi propri) e vende a sette volte gli utili che anche se diventano otto per effetto della minore redditività prospettica delle controllate sono comunque pochi. Ci sembra una delle idee più di buon senso su un mercato, quello italiano, da cui staremmo generalmente alla larga, attendendoci un iter travagliato per la finanziaria ed una possibile revisione delle condizioni alla Grecia dove, come ipotizzava Milesi nel corso della trasmissione di venerdì scorso, alcuni stati potrebero non ratificare gli impegni (già oggi la Finlandia anticipa di volere maggiori garanzie per aderire alla sua quota di garanzie). http://www.finanze.net/news-Eni_prezzo_13_5_-2603.html Tue, 23 Aug 2011 09:29:00 GMT Enel Green Power, quello che si dice meno La settimana scorsa Bloomberg riportava un'agenzia in base alla quale Enel Green Power avrebbe rifiutato i consigli di diversi intermediari che ritenendo l'offerta cara spingevano verso una forchetta di prezzo inferiore a quella fissata dalla societa'. Il gruppo ha bisogno di incassare presto denaro per ridurre l'indebitamento (i soldi vanno nelle casse di Enel non di Enel Green Power) e ne cerca di incassare quanto piu' possibile, dopo la disastrosa acquisizione di Endesa.Alcuni elementi: il prospetto fa un confronto con i multipli a cui vendono EDF Energies Nouvelles, Iberdrola Renovables e EDP Renovaveis in Portogallo. Queste aziende vendono su multipli tra le 11 e le 16 volte l'Ebitda, cio' che porta a giustificare un multiplo per Enel Green Power superiore alle 10. Al di la' del fatto che i suoi principali concorrenti sono cari perche' hanno tutti visto una pesante riduzione dei margini, non perche' stanno crescendo a tassi forsennati, il confronto e' comunque fuorviante perche' poco meno della meta' del fatturato di Enel Green viene dall'idroelettrico. Si potrebbe pensare che i 5,5 miliardi di investimento previsti sino al 2014 vadano a ridurre questa quota ma non sara' cosi' perche' la societa' ha annunciato che larga parte di questi mezzi andra' per la manutenzione e potenziamento degli impianti esistenti, niente ad esempio a nuovo fotovoltaico.Altro punto fondamentale, il rapporto tra debiti e patrimonio netto e' sceso a 0,4 nel primo semestre perche' la controllante ha rinunciato ai suoi crediti nei confronti della controllata, non perche' la redditivita' sia aumentata. Con gli investimenti previsti, l'indebitamento tornera'a livelli pesanti.Sulla bonus share (che comunque ha solo un effetto estetico, perche' il titolo perde in relazione all'emissione di nuove azioni) forse non tutti i sottoscrittori sanno che e' prevista solo per tre lotti minimi ovvero sino a sei mila azioni di investimento iniziale.La settimana scorsa e' stato reso noto che sia Conti che Gnudi hanno prenotato 100 mila azioni. Con gli stipendi che spuntano, 200 mila euro non sono certo un grande sacrificio. Inoltre o l'investimento e' davvero un grande affare, allora il management dovrebbe rinuciarvi a favore dei risparmiatori, o non lo e' allora l'opera di sostegno del management dovrebbe essere di altra entita'. http://www.finanze.net/news-Enel_Green_Power_quello_che_si_dice_meno-2221.html Mon, 25 Oct 2010 00:00:00 GMT Sterlite Del gruppo Vedanta, Sterlite estrae e lavora metalli non ferrosi, rame, alluminio, zinco-piombo (ed argento come derivato dei processi di lavorazione di quest'ultimo).Ha acquistato una miniera di rame in Australia; il rame è uno dei migliori conduttori e viene dunque usato nelle cablature per le telecomunicazioni. Completamente riciclabile, trova anche crescente appplicazione negli impianti di generazioni eolica, fotovoltaica e solare termica.L'azienda ha sviluppato una sua competenza interna nella produzione e distribuzione di energia, principalmente a carbone pulito, che ora vede anche all'esterno (1500 MW di potenza installata). L'India ha introdotto da qualche anno il commercio di energia tra le varie provincie, in un mercato che è sempre meno regolato.L'azienda vende a meno di cinque volte gli utili 2009 ed ha un comunque modesto multiplo di 13 per gli utili previsti dalla direzione per il 2010, ed ha un rapporto tra debiti e patrimonio netto di meno del 15%.Liquidissimo, il titolo, che viene da un massimo di 20 dollari di pochi mesi fa è trattato a new York con il simbolo SLT. Prezzo obiettivo in acquisto tra i 13 ei 14 dollari http://www.finanze.net/news-Sterlite-2195.html Fri, 17 Sep 2010 00:00:00 GMT Petrolio, mercato in "contango" Stamane Bloomberg nella home page del sito, disponibile a tutti, spiega che il petrolio per consegna fisica a data futura ha oggi un prezzo inferiore a quello dei future per le prossime scadenze. Questa situazione, conosciuta come contango, va compresa da chi intende accostarsi all'investimento in materie prime attraverso l'uso di ETF. Borsa Italiana fornisce diverse indicazioni sui prospetti di quelli quotati in Italia. Se come spesso accade con molti di essi legati alle materie prime l'ETF e' costituito da una serie di contratti futures sugli indici puo' accadere di non guadagnare soldi anche se il mercato sottostante sale. Per questo, come spiega oggi la testata americana, gli investitori professionali stanno comprando petrolio fisico, che parcheggiano da qualche parte in attesa che i prezzi salgano. Non sappiamo se i prezzi saliranno o scenderanno ma e' certo che in una situazione di contango, il prezzo dei future deve convergere verso il basso a scadenza con quello del fisico. Se i prezzi non cambiano non puo' che scendere. http://www.finanze.net/news-Petrolio_mercato_in_contango_-2188.html Wed, 8 Sep 2010 00:00:00 GMT Questar L'azienda estrae e distribuisce gas naturali in alcuni stati occidentali degli Stati uniti. A differenza che per il petrolio, il gas non ha un prezzo globale perche' la distribuzione e' locale, attraverso viadotti che liquefano il metano portandolo a bassa temperatura.Il prezzo negli Stati Uniti e' vicino ai minimi storici e solo per effetto della stagione che si sta avvicinando e' possibile che si assista ad una certa ricostituzione di scorte da parte dei servizi di pubblica utilita' obbligati per statuto a detenere un certo livello di riserve.L'azienda ha appena aumentato il dividendo, vende a circa sette volte gli utili ed ha un rapporto debito a lungo su patrimonio netto inferiore all'unita', basso per un settore a cosi' alta intensita' di capitale.Ci aspettiamo ancora debolezze sui mercati, ma a prezzi leggermente inferiori agli attuali il titolo ci sembra una buona occasione http://www.finanze.net/news-Questar-2187.html Tue, 7 Sep 2010 00:00:00 GMT Gamesa Gamesa costruisce turbine e installa parchi eolici in molti paesi, tra cui la Cina. Il fatturato e' motlo concentrato in Spagna (per circa due terzi), dove il taglio degli incentivi statali ha causato un crollo della domanda. Il fatturato e' diminuito del 42% nei primi sei mesi dell'anno, l'utile del 65%.L'azienda pero a questi prezzi ha un valore di libro di circa cinque euro (al netto delle immobilizzazioni immateriali), vende a 18 volte gli utili storici e paga un dividendo del.Per quanto grigie possano essere le prospettive del settore, a questi prezzi (la meta' di qualche mese fa) e' davvero buon valore. http://www.finanze.net/news-Gamesa-2166.html Sun, 15 Aug 2010 00:00:00 GMT Saipem Del gruppo Eni, Saipem fornise impianti chiavi in mano per l'industria del petrolio e dei gas naturali.Ha stupito larga parte degli analisti la scorsa settimana con utili migliori del'8% delle aspettative, su ricavi migliori del 3%.Non ha debiti, una diffusa presenza internazionale e paga un dividendo di circa il 2% sugli attuali prezzi.La caduta generalizzata degli incentivi al rinnovabile in giro per l'Europa rende a nostro parere il settore dei gas naturali molto attraente.Obiettivi di prezzo in acquisto intorno ai 26 euro http://www.finanze.net/news-Saipem-2149.html Sun, 1 Aug 2010 00:00:00 GMT Gamesa Gamesa produce sistemi di genrazione per l'eolico e gestice parchi eolici, quelli con le pale che girano, in tutti i continenti. Diffusa la presenza in Cina.Nel corso del 2009 il gruppo ha visto diminuire del15% il fatturato, del 35% l'utile netto: netta la riduzione della domanda per i servizi del gruppo in Cina.A 21 volte gli utili il titolo non e' particolarmente a buon mercato anche se l'azienda, al netto del cassa, non ha praticamente debiti.Il dividendo e'di 31 centesimi.L'eolico incontra due difficolta' di sviluppo: la prima, che e' brutto da vedere: ha maggiori probabilita' di diffondersi in aree poco popolate dove poi aumenta il problema della trasmissione dell'energia generata.La seconda, che trova migliore diffusione lontano dall'Europa (in Nuova Zelanda una parte rilevante del fabbisogno energetico nazionale e' soddisfatta attraverso questa fonte). Per un'azienda europea non e' facile penetrare su questi mercati.Il titolo pero' viene da un massimo di dicassette euro a giugno scorso e da allora e' solo sceso. http://www.finanze.net/news-Gamesa-2068.html Sat, 27 Mar 2010 00:00:00 GMT ATMOS ENERGY Atmos Energy distribuisce gas naturali in dodici stati dell'unione sia in regime di tariffe che di libero mercato. Nel corso dell'ultimo trimestre 2009, il fatturato è diminuito del 25% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, soprattutto a causa del basso livello di prezzi dei gas naturali. Il reddito netto è però cresciuto del 23%, e la società ha confermato stime di crescita e dividendo per il 2010 che rappresenta più del 5% del prezzo attuale del titolo, che ha perso circa il 15% dai massimi del 2009. Il livello di indebitamento è molto ragionevole per un'azienda del settore (intorno a una volta il patrimonio),i multipli circa 12 volte gli utili netti. http://www.finanze.net/news-ATMOS_ENERGY-2037.html Thu, 11 Feb 2010 00:00:00 GMT Tenaris Il gruppo guidato dalla famiglia Rocca ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un decremento del fatturato del 28% e del 40% nell'utile netto. Il produttore di tubi di acciaio, in prevalenza per il comparto energetico, vende ora a circa 13 volte gli utili stimati del 2009, non poco per un'azienda del settore. Bassissimo l'indebitamento, ma il titolo e' piu' che raddoppiato dall'inizio dell'anno http://www.finanze.net/news-Tenaris-1997.html Wed, 23 Dec 2009 00:00:00 GMT Vallourec Vallourec produce principalmente tubi in acciaio per l'industria estrattiva e dei gas naturali. La scorsa settima Nucor, titolo delle nostre selezioni (si veda la sezione analisi titoli per informazioni sulla societa'), ha dichiarato che il fondo per l'industria dell'acciaio, in articolare per i prodotti lunghi e' gia arrivato, nel corso del secondo trimestre. La previsione e' sensata: se anche le economie, come ipotizziamo, cresceranno nei prossimi anni a ritmi molto blandi, l'industria energetica tradizionale si concentrera' sull'esplorazione, dando impulso quindi ai produttori di acciaio che le forniscono materiali. I risultati del primo trimestre sono stati motlo buoni (-5% il fatturato e -3% le vendite) se paragonati a quanto e' successo. Come per tutti gli altri titoli che selezioniamo (ricordiamo che ai cirteri della formula vincente aggiungiamo il livello di indebitamento), la posizione finanziaria e' molto solida, cio' che esclude il possibile ricorso del gruppo al mercato dei capitali. La societa' ha invece da poco annunciato un piano di riacquisto delle proprie azioni di circa il 10% del proprio capitale sino ad un prezzo massimo di 145 euro per azione (contro gli 87 della chiusura di venerdi' scorso). A meno di sei volte gli utili stimati per il 2009 da parte della societa' , il titolo dovrebbe tenere bene nella forte correzione che prima o poi, da qui alla fine dell'estate, dovra' iniziare. http://www.finanze.net/news-Vallourec-1919.html Mon, 27 Jul 2009 00:00:00 GMT Exxon Di nuovo il mercato dopo la recente correzione corre con la fantasia, ma anche in presenza di una correzione più seria di quella del mese scorso, sulla qual senz'altro scommetteremmo, il tema dell'energia rimane centrale a qualsiasi processo di investimento. Exxon, sempre tra le prime cinque società del mondo per fatturato non sta, a differenza di Eni - che per questo si sta attraendo critiche pesanti dalla comunità internazionale - cercando di trattare con governi non democratici, come quello della Nigeria per lo sfruttamenti di nuovi giacimenti.La società ha posizione finanziaria netta positiva, un'eccezione nel settore, viene da un primo trimestre difficilissimo (riduzioni degli utili superiori al 50%) e sta investendo pesantemente nel settore dei gas naturali, ancora però costoso.Di tutte le discussioni sull'impatto ambientale quella più sensata sembra quella su come immagazzinare permanentemente le emissioni di anidride carbonica in modo che non vengano più rilasciate nell'ambiente. I fossili del carbonio rimarranno per larga parte di questo secolo la fonte di energia più importante. Più che discutere, come fa qualche volta Greenpeace in modo un po'accademico sulle nuove alternative (l'esempio spesso portato della Nuova Zelanda che va al 70% con l'eolico non è molto sensato perchè si tratta di un isola con molto vento e quattro milioni di abitanti), è meglio concentrarsi su come consumare meno energia e come appunto catturare le emissioni di CO2 in modo che non vengano più rilasciate nell'ambiente.Su questa ricerca Exxon sta investendo, come la sua controparte europea Royal Dutch Shell http://www.finanze.net/news-Exxon-1913.html Mon, 20 Jul 2009 00:00:00 GMT Total La discesa violenta del prezzo del petrolio ha naturalmente avuto un impatto significativo sull'andamento dei titoli del comparto, ma è probabile che con le nuove regole proposte negli Stati Uniti per il controllo dell'attività dei trader in materie prime, il prezzo del greggio si avvii verso una fase storica di minore volatilità. I grandi gruppi privati non beneficiano particolarmente di queste fasi di alta volatilità perchè l'attività di estrazione è spesso subappaltata da società a capitale statale, che concedono maggiori quote di sfruttamento alla compagnie private solo quando il prezzo del greggio diminuisce. Non è un caso che da qualche settimana Total stia trattando per aumentare le proprie concessioni in Venezuela: sotto gli 80 dollari al barile larga parte dei produttori con una macchina statale pesante, come appunto il Venezuela o la Russia, producono in perdita. In questo scenario sono a nostro parere le compagnie private integrate verticalmente che possono beneficiare. Con multipli vicino ad Eni, il livello di indebitamento di Total è però molto inferiore. Il titolo ha un minimo di 31 euro ad Ottobre dell'anno scorso (oggi ne vale poco meno di 36) e viene da una trimestrale gennaio-marzo disastrosa (-35% nell'utile netto). Quella chiusa a giugno, che verrà presentata il 31 Luglio, potrebbe non essere altrettanto drammatica. http://www.finanze.net/news-Total-1909.html Mon, 13 Jul 2009 00:00:00 GMT Enel, l'aumento di capitale da evitare Leggiamo stamane le dichiarazioni di Conti secondo il quale l'aumento di capitale sta attraendo grande interesse. L'operazione prevede l'assegnazione di diritto per l'acquisto di tredici nuove azioni ogni venticinque detenute al prezzo di 2,48. Il capitale aumenta quindi circa di 8 Miliardi. Se dividiamo il prezzo di chiusura di Venerdi, intorno ai 3,8 euro (un rialzo non lontano dal 30% da marzo) per 38 azioni , quelle che ogni sottoscrittore avrà dopo l'aumento e moltiplichiamo per 25 arriviamo proprio a circa 2,5 euro. Le nuove azioni non hanno però diritto al dividendo di 29 centesimi che staccherà a Giugno per il semestre concluso il 31 DICEMBRE 2008 per cui di fatto le azioni vengono sottoscritte ad un premio superiore al 10% rispetto al prezzo di chiusura di Venerdì modificato per il nuovo rapporto azionario. Perchè un investitore dovrebbe pagare in aumento di più qualcosa che sul mercato vale di meno è difficile da comprendere. In aggiunta ci si potrebbe domandare perchè un azienda che cerca di aumentare il proprio capitale di 8 miliardi, cui si agggiunge l'auspicata vendita della rete gas per 1,5 Miliardi di Euro, che ne capitalizza ventitre e ha debiti per sessantacinque dovrebbe pagare un dividendo semestrale che è, se annualizzato circa pari all'utile stimato per tutto il 2009; se non per distribuire cassa allo stato. Al di là delle valutazioni fondamentali sul titolo - non seguiamo il settore ma ad un prezzo che è circa sei volte l'EBITDA ci sembra molto caro- sottoscrivere questo aumento, invece che comprarsi le azioni sul mercato se uno proprio è convinto che salgano, è un atto di autolesionismo. http://www.finanze.net/news-Enel_l_aumento_di_capitale_da_evitare-1876.html Wed, 3 Jun 2009 00:00:00 GMT Enel Varare un aumento di capitale per pagare i dividendi, che finiscono per una quota sostanziosa nelle casse del Tesoro, è un operazione non sensata sul piano della gestione d'azienda e fiscalmente inefficiente.Dopo la separazione da Acciona a seguito dell'operazione Endesa appare chiaro che il livello di indebitamento è troppo alto.Certo che se in un mercato già disastroso si diluiscono gli azionisti per scopi non del tutto condivisibili è difficile ricostruire fiducia nei risparmiatori. http://www.finanze.net/news-Enel-1823.html Fri, 6 Mar 2009 00:00:00 GMT Salzgitter In una nota diffusa ieri la società ha dichiarato che la riduzione drastica dei magazzini da parte dei clienti potrebbe portare a breve ad una ripresa della domanda e con essa ad un unmento dei prezzi. Il titolo vende a questi livelli a meno di sei volte gli utili, rende oltre il 5%, non ha debiti ed ha un book value doppio rispetto al prezzo attuale di borsa. Sembra proprio che no ci saia denarfo da investire perchè a queste valutazioni l'azienda avrebbe dovuto in altri tempi ricorrere ad un piano massiccio di buy-back, per non essere acquistata in borsa da investitori ostili. http://www.finanze.net/news-Salzgitter-1794.html Thu, 15 Jan 2009 00:00:00 GMT Total Qualcosa di sostanziale è cambiato nell'industria estrattiva. Gli anno scorsi di alti prezzi del greggio avevano portato le compagnie statali a limitare i contratti con le grandi aziende private. Ora che il prezzo è molto sceso, mentre le nuove scoperte di giacimenti prevedono tutte processi di estrazione molto complicati ( il giacimento trovato da Petrobras al largo delle coste del Brasile è ha un paio di migliaia di metri sotto il mare ed è sovrastato da circa due cento metri di sale) non sempre i governi sono disposti a sostenere gli ingenti costi di estrazione. Le compagnie private che più si avvantaggeranno di questo mutamento epocale sono quelle con la migliore integrazione tra processi di estrazione e raffinazione.E' il caso di Total, che vende a due volte il suo valore di libro, otto volte gli utili e un livello di indebitamento quasi nullo. La gestione del circolante è ottima, con un ciclo di cassa che vede termini di pagamento ed incasso analoghi. A differenza di altre aziende del settore come Eni, che pagano alti dividendi per rimunerare lo stato, Total sacrifica il dividendo ad una migliore gestione finanziaria. http://www.finanze.net/news-Total-1777.html Mon, 5 Jan 2009 00:00:00 GMT Saipem Saipem è nell'industria della fornitura di impianti per l'esplorazione e l'estrazione di petrolio e gas naturali. Il titolo si è dimezzato nel corso dell'ultimo mese. La società ha un valore di libro di circa 5 Euro e un livello del debito a lungo che se l'attività creditizia riprenderà a fluire è del tutto contenuto. Vende a sei volte gli utili e rimane non cara anche se gli utili dovessero dimezzarsi.E' difficile dire se il rischio di crisi sistemica sia passato ma questo tipo di società, magari meno profittevoli, non spariranno. Per quello che vale, in settimana Morgan Stanley è uscita con un prezzo obiettivo più che doppio rispetto ai livelli attuali.A questo livello sembra più economica della sua controllante Eni che è però paga un forte dividendo. http://www.finanze.net/news-Saipem-1735.html Tue, 21 Oct 2008 00:00:00 GMT Nucor Nucor (il nome è di origine biblica) è il secondo produttore statunitense di acciaio dopo Us Steel ed ha fatto nell'acciaio quello che Wal Mart ha fatto nella grande distribuzione. Ha iniziato ad insediare le sue attività produttive nelle aree meno ricche degli stati del sud ed ha introdotto l'utilizzo di minifornaci, che senza trasportare per lunghi tratti le rottamazioni processano sul luogo la materia prima. Dopo anni straordinari le previsioni per il terzo trimestre sono di un certo rallentamento.Al netto della cassa la società non ha quasi alcun debito, vende a circa sette volte gli utili, ha un dividendo del 4% ed un book value di 25 dollari per azioni. In tempi di rivendicazioni sindacali, che stanno affliggendo in particolare Arcelor Mittal, i produttori più flessibili ne ricaveranno con ogni probabilità un vantaggio competitivo. http://www.finanze.net/news-Nucor-1688.html Fri, 29 Aug 2008 00:00:00 GMT Total, la compagnia meglio integrata a valle Non è un caso che Total non abbia partecipato al grande rialzo del comparto energetico e che invece, ai primi segni di possibile cedimento nel prezzo del greggio il titolo dia segni di ripresa. Total ha una forte competenza nelle attività di raffinazione ed invece che competere con le società a partecipazione statale per l'accaparramento di nuovi giacimenti ha pensato bene di allearsi con la compagnia petrolifera dell'Arabia Saudita per effettuare in joint venture le attività di raffinazione. Si tratta di un approccio opposto a quello delle grandi compagnie americane. Dato che i margini di raffinazione sono in questo momento compressi dall'alto prezzo del greggio e la qualità di quello estratto in Arabia non è alta, richiedendo quindi tecnologie sofisticate di raffinazione, riteniamo che alla probabile caduta dei prezzi del greggio corrisponderà un aumento notevole dei margini della compagnia francese. Dividendo interessante ad oltre il 4%. http://www.finanze.net/news-Total_la_compagnia_meglio_integrata_a_valle-1647.html Tue, 8 Jul 2008 00:00:00 GMT Trevi finanziaria if (typeof (summaryTable) != "undefined") { summaryTable.collapseAllGroups(); } Trevi-Finanziaria Industriale SpA. è presente nei due settori dell'ingegneria del sottosuolo e delle fonti rinnovabili. Opera attraverso cinque divisioni; Trevi che si occupa di ingegneria delle fondamenta (processi di consOlidamento del suolo nella costruzione di dighe, ponti ed infrastrutture., Solimec che produce macchinari per il primo settore, Drillmec che produce macchinari per l'estrazione, Petreven che si occupa del processo di estrazione. Trevi Energy che è nel campo delle fonti rinnovabili . La società fa capo alla famiiglia Trevisani ed ha sede a Cesena. Per l'anno chiuso al 2007 ( i dati della nostra tabella sono quindi aggiornati alla recente chiusura del bilancio), il fatturato della società è aumentato del 30% ed il reddito netto è più che raddoppiato a circa 56 Milioni. Vi sono peraltro alcune componenti straordinarie legate agli effetti del tasso di cambio (per questo nelle nostre tabelle usiamo misure di EBIT che escludono le componenti straordinarie, ma il miglioramento viene da tutte le divisioni. Il livello di indebitamento è molto basso ed il dividendo vicino al 4%. Il titolo è uno dei pochi ad essere salito e molto, negli ultimi due mesi, ma nonostante questo le valutazioni sono interessanti. . http://www.finanze.net/news-Trevi_finanziaria-1536.html Fri, 4 Apr 2008 00:00:00 GMT RWE, anche nucleare Come è noto, la formula vincente non considera per i propri calcoli i titoli finanziari e quelli legati alla pubblica utilità. Per i primi la ragione dell'esclusione sta nel fatto che la formula usa, per calcolare l'utile, EBIT o utile prima di interessi e tasse, il risultato della gestione caratteristica. Per le banche invece gli interessi passivi sono proprio una componente della gestione caratteristica e pertanto l'EBIT non rappresenta un indicatore significativo. Per i servizi di pubblica utilità l'esclusione deriva dal fatto che spesso operano in regime di prezzi amministrati. Non è il caso di RWE, leader tedesco nella produzione di energia, (impianti idroelettrici, biomasse, impianti a carbone, nucleare).. Presenza significativa in tutta l'Europa continentale e nel Regno Unito, dividendo di rilievo e possibile politica di acquisizioni sopratutto in Inghilterra http://www.finanze.net/news-RWE_anche_nucleare-1528.html Fri, 28 Mar 2008 00:00:00 GMT