FINANZE - NEWS http://www.finanze.net NEWS it info@finanze.net info@finanze.net FINANZE RSS Feed Generator Banca Ifis, Oramai Problematiche le Cessioni di Crediti Utile dimezzato per questo istituto estremamente ben gestto ma che si è specilizzato in un segmento, quello della ristrutturazioni di pacchetti di sofferenze, che per la maggioranza non hanno poi trovato un mercato finale: i cento miliardi di sofferenze dismesse di cui parla la stampa finanziaria, ridotta in larga parte a ufficio pubbliche relazioni di finanza e politica sono in realtà cartolarizzazioni che a parte un pò di Pir e polizze assicurative non si è riusciti a piazzare a nessuno. Il rialzo dei tassi rende ancora più difficili le pratiche di recupero crediti e anche questo istituto, che consigliammo sulla precedente caduta in borsa, sembra ora avere prospettive di redditività molto dubbie.   http://www.finanze.net/news-Banca_Ifis_Oramai_Problematiche_le_Cessioni_di_Crediti-5311.html Tue, 7 Aug 2018 08:39:00 GMT Banca Popolare di Milano. Prezzo 0,28 Se salta l'operazione MPS, con un voto negativo sul referendum scomparirebbe il potenziale anchor investor, ovvero il fondo del Qatar, per ragioni che illustriamo nella newsletter di oggi, probabilmente si ritirerà. Non escluderemmo d'altra parte in quel caso che il Consiglio di Sorveglianza della BPM. cui è stata fatta digerire senza molti passaggi la fusione con Banco Popolare, chieda di rinegoziare i termini di concambio, a seguito delle sembra inconfutabili evidenze di maggiori accantonamenti richiesti dalla Bce a Banco Popolare. Se invece il referendum passa, tutto il comparto bancario volerà e sicuramente BPM rappresenta tra le banche di maggiore dimensione, il maggior valore. http://www.finanze.net/news-Banca_Popolare_di_Milano_Prezzo_0_28-4487.html Mon, 28 Nov 2016 12:46:00 GMT Stati Uniti, Verosimile Aumento a Luglio L'innovazione è una bella cosa ma fasce di lavoratori più anziani che hanno speso tutta la loro carriera in industrie moribonde, come l'automobilistico o il minerario, non sono facilmente riqualificabili. Gli Stati Uniti questo problema lo hanno come tutti, ma in assenza di uno stato sociale la condizione di questa fascia di popolazione è peggiore che in Europa, anche se un po' dappertutto costituisce la forza trainante dei movimenti populisti. In Europa si discute di reddito di cittadinanza ma il concetto di stato sociaile è lungi dalll'essere accettabile nel paese dei sogni. I tassi di interesse non hanno niente a che fare con questa dinamica. Crediamo quindi che nonostante i dati di occupazione della scorsa settimana i tassi saliranno a luglio, a meno di un esito negativo del referendum britannico. Ieri peraltro curiosamente la borsa inglese è salita nonostante le ultime rilevazioni diano in testa il partito dell'uscita: l'effetto sulla borsa  e l'economia britannica potrebbe non essere negativo, ha più da paerdere la UU da una eventuale uscita della Gran Bretagna. Nel comparto finanziario negli Stati Uniti interessante Goldman Sachs, che ha finalmente abbracciato un modello di business umanizzato ed aperto a clientela di dimensioni ridotte.   http://www.finanze.net/news-Stati_Uniti_Verosimile_Aumento_a_Luglio-4248.html Tue, 7 Jun 2016 06:33:00 GMT Intesa San Paolo, Prezzo 2,4 Le perdite sarebbero di 2 miliardi circa più alte se la banca non avesse contabilizzato rivalutazioni per circa due miliardi sulle quote di paretcipazione in Banca d'Italia e francamente, con una previsione di utili di sette centesimi per il 2013, sembra  enormemente cara. L'istituto ha fatto alcuni importanti passi avanti,  la restituzione dei prestiti alla BCE ottenuti con il programma LTRO e la possibilità di costituire una bad bank per i crediti incagliati. Guardando però avanti l'attività creditizia non puo' che peggiorare mentre gli utili sul portafoglio titoli di stato non hanno molti spazi per ulteriori spunti, con un decennale al 3,3%, tassi inferiori a quelli pagati da altri stati con rating molto migliori. Il programma di esuberi sarà difficile da realizzare per la resistenza dei sindacati. Ci sembra davvero da vendere. http://www.finanze.net/news-Intesa_San_Paolo_Prezzo_2_4-3647.html Fri, 28 Mar 2014 08:39:00 GMT Landi Renzo, Prezzo 1,48 Il titolo viene da una corsa straordinaria soprattutto negli ultimi due mesi, che lo rende estremamente caro sui parametri storici ma che potrebbe essere giustificabile su una spettaiva per i i risultati della trimestrale che verrà presentata a metà marzo (l'ultima a settembre fu molto pesante). Sulla base dello storico il titolo vende a 45 volte gli utili e ha un tassso di indebitamneto di circa 0,9 sul patrimonio netto. Per chi ha comprato il titolo da quqlche mese riteniamo sia il momento di vendere, ricomprando magari dopo la semestrale. http://www.finanze.net/news-Landi_Renzo_Prezzo_1_48-3620.html Mon, 24 Feb 2014 07:51:00 GMT BPM, Scontro Tra i Principali Azionisti Scontro sul rinnovo del consiglio di sorveglianza e confronto tra il primo azionista Bonomi, sostenuto da Castagna, designato alla successione di Montani e il secondo azionista Mincione, che considererebbe il piano industriale lesivo degli interessi di alcune categorie storicamente protette all'interno dell'istituto. Non era particolarmente chiaro perchè già Montani volesse lasciare per entrare in Carige, dove un vespaio forse ancora più rumoroso si annida. Ora il titolo, che comunque ha fatto circa cinquanta per cento dai suoi minimi, potrebbe essere vicino ai suoi massimi. http://www.finanze.net/news-BPM_Scontro_Tra_i_Principali_Azionisti-3518.html Wed, 6 Nov 2013 08:49:00 GMT Monte Paschi, lo Stesso Advisor dell'Operazione Antonveneta Ampia copertura da parte di Bloomberg stamane (sempre molto più critico all'estero che in patria)  http://www.bloomberg.com/news/2013-10-24/monte-paschi-born-out-of-black-death-struggles-to-survive.html sulle recenti vicende Monte Paschi. Dall'analisi emerge tra tanti un fatto sconcertante a prima vista ma che in una logica di gestione bizantina del potere ha molto senso: Orcel, lo stesso banchiere che  per Santander guidava il gruppo che si occupò dell'operazione Antonveneta è ora a Ubs come responsabile del dipartimento che guiderà l'aumento di capitale da tre miliardi dell'istituto senese. Il governo non ha nessuna intenzione di essere obbligato ad esercitare la sua opzione di acquisto che deriverebbe dalla conversione dei Monti bond e quindi affida l'operazione, impossibile che il vertice di una banca di fatto statalizzata non abbia messo al corrente i suoi esponenti di chi guida il consorzio, a qualcuno che è in qualche modo ricattabile: dovrà quindi assicurarsi che l'operazione di collocamento sul mercato vada a buon fine. Bazoli ha già detto che Banca Intesa non è disponibile a rilevare MPS per cui i fondi andranno cercati all'estero. Nell'anno dell'acquisizione di Antonveneta Orcel incassò circa trenta milioni di doilari: se questa operazione va a buon fine il suo bonus sarà ancora più significativo. Il titolo con ogni probabilità verrà sostenuto in borsa in vista dell'aumento, nonostante ieri arrivi la notizia che probabilmente invece che farsi pagare i danni da Nomura, MPS glieli dovrà pagare. Non dovrebbero tanto scandalizzarsi i governanti europei al G8 (da cui l'Italia probabilmente uscirà avendo perso l'ottavo posto tra le potenze industrializzate) se vengono spiati dai loro alleati: oramai di regole non ve ne sono rimaste molte in politica. http://www.finanze.net/news-Monte_Paschi_lo_Stesso_Advisor_dell_Operazione_Antonveneta-3500.html Fri, 25 Oct 2013 09:06:00 GMT MPS, le "Buone" Notizie Ora Nel Prezzo Qualche giorno fa ipotizzavamo un rialzo del titolo sullo stralcio della banca dal processo Antonveneta. E' arrivato poi il piano industriale, ma soprattutto l'apertura di Profumo all'ingresso in azionariato da parte di altre banche, si parla di Intesa. Il governo come nel caso di Alitalia non ha nessuna intenzione di entrare nel capitale della banca con 2,5 miliardi: cercherà quindi di coinvolgere una delle principali banche italiane che nel frattempo potrebbero vedere  rivalutati i propri coefficienti patrimoniali dal maggior apprezzamento delle quote detenute in Bankitalia ( su cui tra l'altro lo stato effettuerebbe un prelievo). Più facile che come nel caso di Alitalia e Fs, la banca faccia da partner industriale e che lo stato trovi il modo di vendere i suoi Monti Bonds alle stesse banche, che poi potrebbero piazzarli alla clientela in attesa dell'aumento di capitale. Il piano industriale è fantasioso, arrivare a guadagnare 900 milioni nel 2017 vorrebbe dire essere in grado di rimborsare i poco meno di 30 miliardi delle operazioni Ltro, smettere di pagare centinaia di milioni di euro sui Monti bond (perchè appunto si trova un compratore diverso dallo stato) realizzare una plusvalenza sulle decine di miliardi di titoli di stato in portafoglio (per un commento esterno al piano http://ftalphaville.ft.com/2013/10/08/1660352/oh-the-sunny-uplands-of-italian-banking-turnarounds-thatll-be-e2-5bn-please/? Questo è un mercato dove salgono più le cattive società di quelle buone perchè è soprattutto su quelle che è necessario attrarre l'attenzione del popolo dei risparmiatori. Il titolo ha fatto il 20% in una settimana e a nostro parere non ha molto altro spazio di crescita. http://www.finanze.net/news-MPS_le_Buone_Notizie_Ora_Nel_Prezzo-3462.html Tue, 8 Oct 2013 10:55:00 GMT Banca Popolare di Milano, Prezzo 0,315 Molto criticato 'aumento di capitale di 500 milioni,cifra che a nostro parere potrebbe anche essere iin larga parte sottoscritta dagli attuali azionisti di maggioranza senza creare effetti particolari di diluizione se dovesse essere inoptato. L'aumento consente di rimborsare iTtremonti bond per un ammontare analogo. La banca non è particolarmente esposta al rischio di ulteriori rialzi nei rendimenti dei titoli ddi stato italiani, con un portafoglio che rappresenta circa due volte il capitale versato. Crediamo che difficilmente l'aumento avverrà a prezzi inferiori agli attuali, come invece sembrano pensare alcuni analisti, proprio perchè i correnti prezzi sono quelli a cui entrò Bonomi. http://www.finanze.net/news-Banca_Popolare_di_Milano_Prezzo_0_315-3307.html Fri, 28 Jun 2013 06:18:00 GMT Banca Popolare di Milano, Prezzo 0,32 Banca commerciale unica, fuoco sulla finanza locale, taglio di settecento posti con procedure di esodo responsabili, discontinuità con la gestione passata (con enfasi sul convertendo che ha bruciato tanti risparmiatori), i punti principali del piano industriale della banca guidata da Bonomi, imprenditore che senz'altro di numeri ne capisce. Banca Akros rimane fuori dal progetto di banca unica, come boutique di investimento del gruppo. E' molto difficile entusiasmarsi per un istituto italiano, soprattutto in questo momento, ma se si uscirà da questa tempesta BPM è senz'altro quella con la guida più credibile e piani, pochi e semplici, realizzabili. http://www.finanze.net/news-Banca_Popolare_di_Milano_Prezzo_0_32-2914.html Thu, 26 Jul 2012 03:18:00 GMT Nordea Bank Prezzo (Corone Svedesi 55) Come e' noto il metodo usato per compliare le liste Top 100 esclude banche e utilities perche' i parametri di valutazione non sono adatti a questi due settori. Sui servizi di pubblica utilita' abbiamo aggiunto alla sezione Italia un'apertura sulle aziende di piccole dimensioni che competono con Snam Rete Gas, anche se il modo in cui sta prendendo forma la separazione da Eni assomiglia piu' a una nazionalizzazione che a una liberalizzazione. Sulle banche, dove siamo negativi sul settore da due anni, ci sembra di avere trovato un criterio per includerne alcune europee nel nostro universo investibile. Si tratta di quelle che non hanno aderito alle operazioni LTRO, una prova a nostro parere di forza patrimoniale. Una banca si valuta piu' sulla qualita' del suo patrimonio, soprattutto in questo momento che sui margini e questa banca svedese, che oggi riporta i risultati in linea con le aspettative e fornisce uno scenario cauto, e' una di quelle. Gli svedesi sono un caso di successo da come si esce da una crisi bancaria, quella oramai di diversi anni fa. Meta' degli attivi, e dei ricavi viene dall'attivita' creditizia, ben diversificata anche se un fattore di rischio viene dall'esposizione ai paesi dell'est. Ha circa duecento miliardi in gestione e un tier one di oltre l'undici per cento (sui criteri di calcolo di questi coefficienti nutriamo piu' di un dubbio ma in quelle banche dove la liquidita' della BCE non e' entratata a finanziare titoli di stato ci sembrano piu' credibili). Volendo fare una scommessa sul settore ci sembra una delle alternative migliori. http://www.finanze.net/news-Nordea_Bank_Prezzo_Corone_Svedesi_55_-2809.html Tue, 24 Apr 2012 09:23:00 GMT Intesa San Paolo C'e davvero qualcosa di difficile da spiegare se non ricorrendo all'ipotesi di possibili azioni di sostegno, per giustificare gli andamenti euforici di alcuni titoli, in particolare nel finanziario. Ieri l'istituto ha annunciato dieci miliardi di svalutazioni su operazioni "carta contro carta" senza apparentemente alcun effetto su alcun coefficiente patrimoniale. Sembra difficile da credere, perche' nel calcolo del book value dell'azienda il goodwill dovrà pure essere contabilizzato da qualche parte. Il ricorso al dividendo da cinque centesimi, che viene annunciato come base minima per future distribuzioni, sembra inoltre contrastare con l'esigenza di detenere liquidita' che evidentemente e' ben presente all'istituto visto che ha preso altri ventiquattro miliardi di euro dalla BCE nella seconda tornata del LTRO, che apparentemente userà per comprare titoli di stato ed abbassare il costo del finanziamento.  Questo mercato, drogato dalla liquidità, ignora completamente che in Portogallo gli spread sono tornati a mileseicento punti e che l'Italia, sulla base dell'aumento dello stock di debito pubblico a gennaio è destinata a non rispettare il rapporto deficit/Pil previsto dal patto fiscale.   Siamo in una fase, lo capiamo parlando con clienti privati che timidamente si riaffacciano all'azionario, dove il piccolo risparmiatore arriva tardivamente in coda a rialzi che sono stati spinti quasi esclusivamente da denaro pubblico.   http://www.finanze.net/news-Intesa_San_Paolo-2769.html Fri, 16 Mar 2012 06:37:00 GMT Unipol-Fonsai, Ancora Scatole Cinesi Chissa' se coloro che hanno sottoscritto l'aumento di capitale Unicredit si ricordano che di fronte ad un altro miliardo di perdite, quelle dell'anno scorso, la banca aveva aderito a sua volta senza fiatare all''aumento di capitale promosso dal gruppo di Ligresti. Ora ci troviamo di fronte all'ennesimo gioco di equilibrismo con Unipol che, questa è la sostanza, chiede 1,1 miliardi agli azionisti mentre Premafin vara un aumento riservato ad Unipol di quattrocento, che non bastano neanche per iniziare perchè in due anni il gruppo Ligresti ha accumulato due miliardi di perdite. Sarebbe interessante sapere come contabilizza Unicredit la partecipazione in Premafin. Eppure oggi Unipol sale. http://www.finanze.net/news-Unipol_Fonsai_Ancora_Scatole_Cinesi-2721.html Mon, 30 Jan 2012 11:13:00 GMT Unicredit (Forse) Un'Occasione di Trading Con il prezzo a più del doppio, anche considerando lo stacco del diritto, qualche giorno fa dicevamo che Unicredit non ci sembrava interessante. Le considerazioni che facciamo ora sfuggono alla logica di un'analisi fondamentale accurata ma ci preme di mettere in rilievo alcune circostanze: 1) seppure su una miriade di banche collocatrici, Unicredit riceverà i suoi sette miliardi 2) la banca capitalizza ora circa 7,5 miliardi contro 52 di patrimonio "contabile". Se svalutiamo il portafoglio titoli del 10 per cento (ovvero circa venti miliardi in meno) e il portafoglio crediti del cinque per cento (tra venticinque e trenta miliardi) e sottraiamo queste cifre dal patrimonio che appare in bilancio otteniamo la attuale capitalizzazione. O Unicredit è fallita oppure qua ci può stare un bel rimbalzo. Come detto non ci sentiamo di sostenere questa sensazione su base fondamentale, si tratta piuttosto di una sensazioni istintiva, basata pero' su almeno alcune considerazioni razionali. http://www.finanze.net/news-Unicredit_Forse_Un_Occasione_di_Trading-2706.html Mon, 9 Jan 2012 18:17:00 GMT Aumento Unicredit, Scarsa Adesione dei Soci Che l'aumento di capitale di Unicredit fosse insufficiente gia' sembrava dopo che per il terzo trimestre l'istituto aveva comunicato una perdita di oltre nove miliardi di euro, superiore ai poco piu' di sette miliardi che l'Associazione Europea delle Banche, EBA, aveva, prima di quei risultati, decretato come necessari. Unicredit capitalizza prima dell'aumento circa dieci miliardi o un quinto dei suoi mezzi propri contabili. Evidentemente il mercato ragiona sul fatto che gli oltre cinquecento miliardi di prestiti e i poco piu' di duecento milardi di posizione in titoli, non rispecchino i primi l'effettiva esigibilita' del credito, i secondi l'effettivo valore di mercato. Non e' impossibile pensare ad esempio che i titoli in portafoglio, probabilmente quasi tutti titoli di stato, abbiano un valore di mercato inferiore del 5/10% al prezzo di carico. Da qui la nostra stima, quando l'aumento di capitale fu annunciato, che la banca abbia bisogno di nuovi mezzi per cifre intorno ai venti miliardi, non i sette appena approvati. Poco importa se l'aumento di capitale avviene ad uno sconto significativo sul prezzo teorico dopo lo stacco del diritto, comunque inferiore a quello offerto dalla Popolare di Milano. Piu' orientata alla chiarezza sembra la Spagna, con il nuovo governo che aveva gia' annunicato negli scorsi giorni un probabile deficit di bilancio per il 2012 dell'otto per cento, mentre oggi il ministro spagnolo delel finanze chiede al sistema altri cinquanta miliardi di euro di accantonamenti. Per fortuna qualcuno inizia a capire che dire le cose come stanno ora aiuta a trovare soluzioni. L'atteggiamento dell'EBA, poco propensa a stabilire requisiti piu' stringenti per le banche europee nel timore che si instauri un circolo vizioso tra rischio del debito pubblico e bilanci delle banche appartiene a quella scuola di pensiero, prevalente in Europa, del cercare di guadagnare tempo sperando che qualcosa prima o poi succeda. Sino ad ora e' funzionato al contrario. Su Unicredit, solo circa il 25% degli attuali soci sembra intenzionato a sottoscrivere l'operazione che partira' il nove. http://www.finanze.net/news-Aumento_Unicredit_Scarsa_Adesione_dei_Soci-2703.html Thu, 5 Jan 2012 08:20:00 GMT Unicredit, Situazione Drammatica Tra le prime cose che il governo Monti dovrebbe fare è mettere mano alle pratiche contabili e alla comunicazione finanziaria delle banche. Sentire parlare stamane Ghizzoni è sconcertante. La banca presenta come al solito obiettivi molto ottimistici in anni in là a venire, dal 2013 in poi. Procede ad un aumento di capitale che era già ritenuto indispensabile in sede europea prima dei risultati di ieri e che ora è evidentemente non più sufficiente, più che compensato dalla perdita del terzo trimestre. Circa il sette per cento dell'azionariato è inoltre bloccato in mano libica, non si sa più in capo a chi, con un governo provvisorio che certo tanta simpatia per l'Italia non può avere. Fineco offre il quattro e mezzo per cento sui vincolati, ma non saremmo così tranquilli ad affidare soldi ad una banca di Unicredit, dove prestiti infragruppo non sono da escludere. In caso di insolvenza di un istituto italiano, dubitiamo molto che il Fondo di Garanzia possa essere capiente per tutti i depositi al di sotto dei centomila euro. http://www.finanze.net/news-Unicredit_Situazione_Drammatica-2666.html Tue, 15 Nov 2011 08:33:00 GMT Unicredit/Premafin un legame pericoloso Unicredit dovrebbe formalizzare oggi la presa di partecipazione in Fondiaria Sai che di fatto sancisce l'adesione all'aumento di capitale di Fondiaria-Sai, con rinuncia del gruppo Ligresti alla quota di partecipazione in Generali. Lontano dall'essere definibile come operazione industriale, si tratta invece di una effettiva conversione di crediti da parte dell'istituto milanese nei confronti di Premafin. Assisteremo purtroppo sempre più a conversioni di crediti non esigibili in partecipazioni, che poi le banche cercheranno di dismettere al più presto (significativo che Banca Intesa abbia venduto la propria partecipazione in Prada il giorno del debutto in borsa). Su Unicredit pesa poi l'incertezza sulla quota libica, di cui nessuno parla più. In questo mercato di follie è possibile che i titoli del gruppo Ligresti abbiano una fiammata in borsa, ma nè quelli nè tantomeno Unicredit costituiscon valide opportunità di investimento. http://www.finanze.net/news-Unicredit_Premafin_un_legame_pericoloso-2551.html Fri, 8 Jul 2011 08:46:00 GMT Monte dei Paschi, un'altra operazione d'immagine Piano industriale di fantasia per Monte dei Paschi che prevede di fare poco meno di due miliardi netto nel 2015 di gestione ordinaria (quest'anno ne fa circa uno con le componenti straordinarie) sostanzialmente "rimborsando", e' questo il messaggio subliminale, l'aumento di capitale in forma di dividendi agli azionisti nel medesimo periodo.Probabilmente anche in questo caso scendera' in campo la fondazione. Tremonti aveva ottenuto, parliamo oramai di circa un decennio fa, che le fondazioni bancarie uscissero in larga parte dal capitale delle banche per liberare risorse per il sistema (dopo tutto le fondazioni dovrebbero essere enti morali). Una delle poche sacche di ricchezza rimaste nel paese, che avrebbe potuto essere usata per piani industriali di interesse nazionale (parliamo di risorse di decine di miliardi di euro), torna ad essere utilizzata per scopi politici.Sono moltissime le cose che non quadrano negli annunci ufficiali dell'istituto, anche se il mercato sembra "bere" di tutto di questi periodi (il titolo di Intesa e' salito invece che scendere alla notizia dell'aumento, non ci stupiremmo che lo stesso accadesse, almeno nel breve su MPS); ne citiamo alcune:1) la Banca deve ancora rimborsare i Tremonti bond (per un ammontare non lontano dall'aumento di capitale annunciato). I vertici ne avevano subordinato il rimborso, solo pochi giorni fa, a questa operazione di aumento, il che equivale a dire che almeno parte di queste risorse (se non tutte) saranno destinate ad esso;2) come nel caso di Banca Intesa, il piano di ricapitalizzazione porta, nelle dichiarazioni ufficiali, ad un Tier ratio superiore a quello richiesto da Basilea 3 per il 2019. Nessuno che sappia far di conto potrebbe mai pensare che un imprenditore metta piu' capitale del necessario in un'azienda. Ci sono allora solo due possibili spiegazioni: o il valore dell'attivo delle banche e' gonfiato rispetto al suo valore di mercato o quelli che hanno scritto le regole di Basilea non sono capaci di fare i conti;3) le previsioni di utile del piano industriale contrastano, oltre che con il buon senso, con quelle di tutte le grandi banche internazionali, che prevedono utili in diminuzione, non in crescita per i prossimi cinque anni. Se parte dell'aumento, comunque necessario va a rimborsare i Tremonti bond, con quali soldi verranno pagati i dividendi? Qualche giorno fa leggevamo che il numero uno di Pimco, il piu' grande gestore obbligazionario al mondo (posseduto dalla tedesca Allianz) considerava molto attraente il debito delle banche europee. Se gestori come questi, che sono regolarmente sentiti dal tesoro americano in sede di emissioni sul mercato obbligazionario, dovessero partecipare al gioco, sarebbe l'ennesimo caso in cui il rischio di un settore bancario non riformato, lo dimostra il piano varato ieri nel Regno Unito, viene passato sulle spalle degli investitori. http://www.finanze.net/news-Monte_dei_Paschi_un_altra_operazione_d_immagine-2429.html Tue, 12 Apr 2011 00:00:00 GMT Ubi Banca, forse le banche italiane non sono così sane Aumento di capitale di Ubi di un miliardo circa per elevare il tier ratio, il rapporto tra mezzi propri ed attività, di circa un punto percentuale dall'attuale sette circa.Nello stesso giorno Monte dei Paschi annuncia utili record ma, poco risalto dato alla notizia, pur chudendo con un miliardo circa di utile, subordina il rimborso di 1,9 miliardi di euro di Tremonti bond, emessi al culmine della crisi finanziaria ad un'operazione di aumento di capitale.Unicredit continua a trattare per la cessione di Pioneer (strana cosa cedere una società nel risparmio gestito, se non se ne ha necessità).La normativa comunitaria ha reso più difficile nel frattempo per le compagnie di assicurazione detenere ampie quote di prestiti bancari, che quindi troveranno in futuro collocazione più problematica.Riteniamo che le operazioni di aumento di capitale si moltiplicheranno e non solo in Italia.Secondo noi, non controcorrente per principio, ma soprattutto in questo caso per convinzione, rimane un settore molto, molto rischioso. http://www.finanze.net/news-Ubi_Banca_forse_le_banche_italiane_non_sono_cos_sane-2409.html Tue, 29 Mar 2011 00:00:00 GMT HSBC, come vengono fatti gli "utili" delle banche Ieri il mercato ha trovato nuovi stimoli per crescere su "utili" delle banche, in particolare di HSBC che non hanno niente a che fare con la gestione caratteristiche. L'utile e' raddoppiato portandosi a poco meno di 12 Miliardi, sostanzialmente su due elementi: 1) oltre un miliardo di "utili" derrivanti da una minore valutazione delle proprie obbligazioni. In altre parole quando il proprio debito vale di meno, la banca registra un utile, e il suo passivo diminuisce2) minori accantonamenti per crediti dubbi di circa 6 miliardi.Eliminate queste due poste, pure finzioni contabili che non generano alcun flusso di cassa, l'utile sarebbe diminuito di stimiamo circa il 15%, cio' che infatti e' riflesso nel minor utile generato da commissioni ed altre poste di gestione caratteristica.Puo' darsi che come alcuni psicologi del comportamento sostengono per chi fa il nostro lavoro, la nostra sia solo una affannosa ricerca di conferme ad una tesi che nelle ultime settimane viene smentita dal mercato, ma prima o poi, questi trucchi risultano in un ulteriore caduta di fiducia e delle quotazioni.Non ci sarebbe da stupirsi se la trimestrale di Unicredit fosse costruita nello stesso modo. http://www.finanze.net/news-HSBC_come_vengono_fatti_gli_utili_delle_banche-2154.html Tue, 3 Aug 2010 00:00:00 GMT Finanziari, come posizionarsi per un eventuale ribasso Di tutte le operazioni di "ingegneria finanziaria" architettate in questi anni quella con maggior beneficio potenziale per l'investitore privato consiste nella creazioni di strumenti sintetici, gli E.T.F. (si veda il glossario), che consentono di puntare al ribasso oltre che al rialzo, di un mercato o di un settore,Come spesso dice Greenblatt nel suo libro, anche per partecipare al rialzo al mercato, o si dispone di capacita' particolari di selezione titoli oppure glie ETF sono un'alternativa quasi invariabilmente piu' redditizia e certo piu' economica dei fondi. I gestori dei fondi che fanno come il mercato, cio' che un ETF si propone, sono infatti solo un'esigua minoranza. Vanno selezionati a nostro parere quelli non a leva ovvero dove l'ammontare investito non eccede il capitale messo a disposizione dall'investitore.Attraggono il nostro grande interesse in questo momento quelli che scommettono sul ribasso del comparto finanziario.Esiste ad esempio un E.T.F. per cui fa mercato Deutsche Bank che punta, con un rapporto di circa 1 a 1 sul ribasso di un paniere di 600 banche europee (incluse le svizzere che per i motivi indicati nell'articolo "Svizzera sull'orlo di un baratro" sono a nosto parere le piu' a rischio).Su quando questo movimento potrebbe innescarsi, ci sbaglieremo senz'altro di settimane o magari di mesi, ma il piano di salvataggio messo in campo dall'unione europea lo scorso fine settimana e' un piano di salvataggio delle banche. Come ricordava l'economista Roubini ieri, oltre a Grecia sono a rischio Spagna, Portogallo e Italia (dell'Italia sui quotidiani italiani non si parla mai). Roubini, oggi uno di due o tre economisti che vale la pena di ascoltare perche' indipendenti ha fatto la Bocconi: l'Italia la conosce bene.Se come l'economista sostiene i sacrifici imposti alle popolazioni per erogare il poco meno di un miliardo di euro sono insostenibili - secondo noi lo sono - i primi titoli a risentire pesantemente di un eventuale taglio dei fondi sono i bancari. http://www.finanze.net/news-Finanziari_come_posizionarsi_per_un_eventuale_ribasso-2093.html Wed, 12 May 2010 00:00:00 GMT Banca Popolare di Milano L'operazione di presa di partecipazione da parte dell'istituto francese appartiene alla precedente gestione (Mazzotta); il Credit mutuel sarebbe disposto ad acquisire un ulteriore 10% dell'istituto milanese attraverso la conversione del prestito obbligazionario di 180 milioni. E' come dire che i francesi valutano a 1800 Milioni, contro una capitalizzazione di circa 2250, il valore della azienda. Ma perchè mai se la Popolare di Milano, se è in grado di onorare il proprio debito dovrebbe accettare una presa di partecipazione che di fatto ne diminuisce il valore? http://www.finanze.net/news-Banca_Popolare_di_Milano-1967.html Mon, 26 Oct 2009 00:00:00 GMT Unicredit Come è noto questo sito non si occupa di finanziari ma le valutazioni di Unicredit fanno davvero paura. La settimana scorsa Moody's ha ulteriormente peggiorato la sua valutazione sulla situazione finanziaria dell'istituto. La banca ha poco più di 54 Miliardi di euro di capitale con attivi per circa 1000. Di questi solo 200 sono costituiti da prestiti, mentre circa 600 miliardi di euro sono invece costituiti da portafoglio titoli, sulle cui valutazioni ci sarebbe da discutere.Anche dando per buoni i risultati per il secondo trimestre comunicati da poco, Unicredit vende a più di 20 volte gli utili per il 2009.Nella correzione che prima o poi - ragionevolmente prima della fine dell'estate - coinvolgerà le borse i titoli del comparto finanziario con maggiore esposizione al trading saranno a nostro parere tra quelli a soffrire di più. http://www.finanze.net/news-Unicredit-1927.html Mon, 10 Aug 2009 00:00:00 GMT Unicredit, arriva il salvataggio Su una capitalizzazione di 12 Miliardi di Euro 4 Miliardi di Tremonti bond equivalgono alla nazionalizzazione della banca. Il mercato è evidente non l'ha capito perché, è stato così anche per il Banco Popolare, i titoli salgono alla notizia dell'emissione. Quanti dei quattro miliardi di utili siano rappresentati da cassa - aspettiamo i bilanci definitivi -è da vedere. Se si trattasse di utili a fronte della gestione caratteristica perché mai la banca dovrebbe emettere un equivalente ammontare di obbligazioni? http://www.finanze.net/news-Unicredit_arriva_il_salvataggio-1835.html Wed, 18 Mar 2009 00:00:00 GMT Swiss Re Il sito si sa si ispira ad una formula che esclude finanziari,assicurativi e servizi di pubblica utilità. Ora però le valutazioni di alcuni titoli del comparto finanziario sono proprio interessanti. Swiss Re, il più grande gruppo di riassicurazione al mondo ( sono quelli che assicurano i premi delle assicurazioni) ha comunicato una perdita di circa 2 Miliardi venerdì scorso e la necessità di reperire altri due Miliardi di capitale oltre ai tre conferiti da Warren Buffett. L'amministratore delegato non brilla per trasparenza, non è la prima volta che il gruppo comunica perdite inattese. Il titolo venerdì ha perso sino circa il 20% al valore più basso, 18,5 franchi di cui ci ricordiamo. Il portafoglio dell'azienda è ora per più di metà in liquidità - difficile quindi ipotizzare ulteriori forte perdite. Il capitale è di oltre quattro volte il valore attuale del titolo che vendeinoltre a circa un terzo del suo book value. Il dividendo è stato ridotto a 10 centesimi ma sulla base di questi prezzi il titolo è davvero a buon mercato http://www.finanze.net/news-Swiss_Re-1812.html Mon, 9 Feb 2009 00:00:00 GMT Barclays Nelle ultime due settimane, ai prezzi di chiusura di Venerdì scorso tutte le principali banche britanniche hanno perso circa tre quarti del loro valore in borsa sulla notizia della più grande perdita contabile mai registrata da una società del Regno Unito, finanziaria o non, Royal Bank of Scotland.Si è subito innescata la speculazione, nonostante le dichiarazioni dell'amministratore delegato - ma si sa che ai banchieri non crede più nessuno - che la banca dovesse essere nazionalizzata. costretta quindi a ricorrere ad un nuova emissione, il nominale è 40 pence, per non diluire gli investitori arabi, sceicchi di Abu Dhabi e ricchi investitori del Qatar. Stamane la banca anticipa i risultati 2008, che saranno uffiicializzati nella prima di Febbraio, con utili pari alla attuale capitalizzazione di borsa, dopo avere contabilizzato minusvalenze di 8 Miliardi di sterline.Il titolo fa il 35% ma se tornasse a 2 sterline, 4 volte il valore di chiusura di venerdì, venderebbe a quattro volte gli utili. Non è impossibile. http://www.finanze.net/news-Barclays-1804.html Mon, 26 Jan 2009 00:00:00 GMT Banche, il rialzo dei tassi non aiuta Le banche di solito guadagnano di più sull'attività creditizia quando i tassi salgono; sono infatti lente ad adeguare i tassi di rimunerazione sui depositi mentre applicano le nuove condizioni ai debitori quasi in contemporanea. La situazione questa volta è forse diversa. Tassi più alti significano maggiori tassi sui mutui e probabili più alti livelli di insolvenza; lo stesso vale per il credito al consumo, dove la differenza tra tassi attivi e passivi e cosi' alta da far pensare difficile che le banche riescano a passare, senza conseguenze negative, i nuovi rialzi dei tassi su chi ad esempio si compra il frigorifero a rate.Le banche italiane sono poi molto esposte verso le società immobiliari peggio messe (non è un caso che si parli di dimissioni del direttore generale di Popolare di Milano, che l'anno scorso incassava il migliore bonus di tutto il suo mandato). Se queste società, a noi appaiono poco concreti gli interessamenti dei vari investitori finanziari, guarda caso tutti stranieri ( ieri si parlava di dismissione dell'area Falck per Risanamento, sospesa diverse volte al rialzo, voci analoghe passavano su Aedes qualche giorno fa, anch'essa sospesa al rialzo per due sedute e poi al ribasso per le due sedute successive) non riescono a mettere velocemente in vendita pacchetti cospicui le banche si troveranno in forte difficoltà.Senza contare il crollo dell'industria del risparmio gestito, in Italia in mano alle banche anche dopo i tentativi di Banca d'Italia per separare le attività creditize da quelle di gestione.La formula che usiamo non seleziona comunque titoli del comparto finanziario, ma, dando qualche credito alle affermazioni del segretario del Tesoro americano secondo cui le banche statunitensi hanno fatto emergere il 90% dei crediti inesigibili mentre il processo è solo a metà per quelle europee (dove il grosso delle svalutazioni sono state fatte da banche inglesi e svizzere), ci sembra vi siano validi motivi per evitare il settore. http://www.finanze.net/news-Banche_il_rialzo_dei_tassi_non_aiuta-1643.html Fri, 4 Jul 2008 00:00:00 GMT Swiss re Abbiamo parlato molte volte di Swiss Re in queste colonne (gli articoli possono essere rintracciati con il motore di ricerca oppure accedendo alla sezione finanziari ed assicurativi), in un solo caso, l'ultima con toni negativi: la società annunciava qualche tempo fa una svalutazione di un Miliardo di dollari circa, solo qualche giorno dopo aver presentato la sua trimestrale; la domanda spontanea che sorgeva era se davvero il management non ne fosse al corrente la settimana prima. Il titolo veniva punito, nell'aspettativa che le svalutazioni fossero solo la punta dell'iceberg. Il fatto che Buffett questa settimana abbia acquistato una quota nel gruppo riassicurativo svizzero, con una opzione ad aumentare sino al 9% in futuro, ma, ancora più significativo, che abbia ceduto quote in Berkshire contro la partecipazione in SwissRe, ci induce a pensare che il grande investitore abbia guardato bene i conti. Il titolo non è certo caro. http://www.finanze.net/news-Swiss_re-1447.html Thu, 24 Jan 2008 00:00:00 GMT Citigroup, quaranta miliardi di crediti dubbi a bilancio Dopo molte discussioni sull'opportunità di costituire un megafondo che raggruppasse i crediti di varie istituzioni, promossa dal Tesoro statunitense, Citigroup va nella direzione di provare a risolvere i propri problemi dall'interno. I 40 Miliardi di crediti dubbi portati a bilancio rappresentano però poco meno del 40% dei mezzi propri dell'azienda. Il nuovo management sta mostrando un atteggiamento responsabile, che dovrebbe anche contemplare il taglio del dividendo, per cercare di mantenere i coefficienti di adeguatezza del capitale della banca entro limiti tollerabili. Il mercato si sforza di interpretare in modo positivo ogni segno che indichi la volontà di risolvere i problemi (l'iniezione di liquidità delle banche centrali di due giorni fa è stata in un primo momento accolta con entusiasmo, ma i dati sull'inflazione usciti poco dopo stanno a testimoniare che non vi è più spazio per una politica monetaria accomodante), ma a nostro giudizio sono molte ancora le istituzioni che dovranno muoversi in questa direzione, con problemi ancora più seri di quelli di Citigroup. L'atteggiamento di Citi, per quanto apprezzabile, sta ad indicare che sarebbe stato peggio per il colosso americano mettersi in compagnia di altre istituzioni dove il problema dei crediti incagliati è ancora più grave http://www.finanze.net/news-Citigroup_quaranta_miliardi_di_crediti_dubbi_a_bilancio-1387.html Fri, 14 Dec 2007 00:00:00 GMT Banche americane, adesso non sono tutte uguali Nel generale tracollo cui le azioni delle banche statunitensi sono state sottoposte, inizia a spiccare a nostro parere la valutazione di Merrill Lynch.Il titolo vale ora 53 dollari (ne valeva oltre 95), ha un patrimonio di 38 Miliardi, ha già fatto svalutazioni di portafoglio per circa 6 Miliardi e, secondo studi di RBS ha in portafoglio crediti di difficile liquidabilità nell'ordine di 10/12 Miliardi di dollari. Anche ipotizzando un'ulteriore svalutazione, la banca ha circa 46 Miliardi di liquidità. Il titolo da qui ha probabilmente del potenziale, mentre eviteremmo in particolare (per motivi legati ai rapporti tra crediti illiquidi e patrimonio) Morgan Stanley e Goldman Sachs. http://www.finanze.net/news-Banche_americane_adesso_non_sono_tutte_uguali-1364.html Wed, 28 Nov 2007 00:00:00 GMT Svizzera, banche e assicurazioni nella bufera A distanza di pochi giorni dalla presentazione della trimestrale chiusa a Settembre, in cui l'amministratore delegato del gruppo annunciava risultati migliori del previsto e la decisione di avere investito parte dellla liquidità idell'azienda in obbligazioni a più alto rendimento, Swiss re annuncia di dover svalutare per circa 800 Milioni di Euro titoli che in funzione dell'abbassamento di rating operato dalle società specializzate del settore, sembrano ora valere molto meno. La svalutazone si riferisce al mese di ottobre.Il fatto è gravissimo perchè è veramente difficile pensare che in occasione della presentazione della trimestrale, avvenuta pochi giorni fa in novembre, fatti del mese precedente fossero del tutto sconosciuti.In questo periodo ci siamo abituati alla perdita di credibilità delle banche di oltre oceano, ma quando i problemi del credito iniziano a toccare istituzioni che il risparmiatore identifica da sempre come pilastri portanti, è probabile che il rischio sistema sulle istituzioni del vecchio continente sia ben più grave di quanto sin ora percepito.. http://www.finanze.net/news-Svizzera_banche_e_assicurazioni_nella_bufera-1351.html Tue, 20 Nov 2007 00:00:00 GMT Le banche italiane si muovono a difesa dell'establishment Se la cordata Santander/Fortis /RBS dovesse riuscire nel tentativo di battere in volata Barclays per l'acquisizione di ABN, le conseguenze sullo scacchiere italiano sarebbero significative. Innnanzituttto a sentire le dichiarazioni del consorzio, la quota detenuta da ABN in Capitalia, poco meno del 9%, verrebbe ad essere posta sul mercato. Inoltre Antonveneta farebbe con ogni probabilità rotta su Santander. Santander giocherebbe a questo punto a nostro parere a fianco di Banca Intesa per tentare di contrastare l'influenza determinante che per l'effettocongiunto delle partecipazioni già detenute singolarmente Unicredito e Capitalia arriverebbero ad avere in Generali e Mediobanca.A questo punto entra in campo Popolare di Milano, che in una dimostrazione di fedeltà al salotto buono dichiara stamane di essere pronta ad entrare in Mediobanca. http://www.finanze.net/news-Le_banche_italiane_si_muovono_a_difesa_dell_establishment-1275.html Wed, 30 May 2007 00:00:00 GMT Unicredito utili triplicati Utile triplicato a circa 900 Milioni di Euro, con crecsita al 10% sia nell'attività creditizia che nell'investment banking. Unicredit è l'unica tra le banche italiane a potere vantare una vera presenza europea. fatto ancora più importante ora che il governo Prodi ha varato misure per limitare alcuni tipi di addebiti sui conti correnti dei clienti. Il titolo ha avuto una performance circa doppia del settore bancario a livello europeo durante gli ultimi dodici mesi e riflette già a nostro parere, nei prezzi attuali, l'ottimo andamento dei conti dello scorso anno. Target di prezzo nella nostra sezione utenti registrati. http://www.finanze.net/news-Unicredito_utili_triplicati-1199.html Thu, 22 Mar 2007 00:00:00 GMT Generali, risultati in linea con le attese Risultati di 1,87 euro per azione e previsione di un aumento degli utili a 2,33 euro nel 2007, con un dividendo alzato ad 1,05 euro. I dati sono in linea con le nostre attese el a crescita prevista di quest'anno deriva prevalentemente dall'espansione nel settore previdenziale e pensionistico. Il titolo tratta molto sopra il suo Embedded Value (si veda il glossario per la definizione) e a parte eventuali ulteriori speculazioni sulla catena partecipativa ci sembra prezzato adeguatamente a questi livelli e non ne consigliamo l'acquisto. Target e risultati nella sezione utenti registrati. http://www.finanze.net/news-Generali_risultati_in_linea_con_le_attese-1198.html Wed, 21 Mar 2007 00:00:00 GMT Barclays, alla conquista di Abn Amro Con una mossa che accelererebbe il suo percorso di espansione nell'Europa continentale, Barclays starebe per acquisire Abn Amro. La mossa oltre che estemamente sensata, dimostra come le recenti preoccupazione per il coinvolgimento di Braclays nel mercato dei mutui statunitense sia oltremodo esagerata. Aspettiamo di vedere i termini dell'offerta ma siamo estremamente positivi sul titolo. Il nostro traget di prezzo alla sezione utenti registrati. http://www.finanze.net/news-Barclays_alla_conquista_di_Abn_Amro-1194.html Mon, 19 Mar 2007 00:00:00 GMT Swiss Re, risultati raddoppiati Oggi Swiss re, ha publibcato utili per il 2006 raddopiati rispetto all'anno scorso, un ritorno sul capitale al 16,3% un aumento del dividendo a 3,5 franchi svizzere ed un programma di riacquisto delle proprie azioni di 6 Miliardi di Franchi. Vale la pena di utilizzare questi giorni di incertezza per accumulare azioni di questo riassicuratore, anche beneficiando di un franco svizzero sottovalutato. Risultati e target price nella sezione utenti registrati. http://www.finanze.net/news-Swiss_Re_risultati_raddoppiati-1165.html Thu, 1 Mar 2007 00:00:00 GMT Capitalia, vince l'establishment Giudicavamo forse male l'atteggiamento di Arpe, nei giorni scorsi, in merito al possibile ingresso di soci stranieri nel capitale di Capitalia. Lo scontro oramai aperto con il presidente Geronzi, che controlla il patto di sindacato, e purtroppo larga parte dei sostegni politici all'istituto sta portando alla probabile uscita del giovane amministratore delegato, che forse avrebbe invece voluto una ventata di aria fresca nell'istituto capitolino.Come accade in altri casi di giovani messi a capo di istituzioni vetuste (Passera per tutti), la loro stella brilla sin tanto che rimangono supportati dall'appoggio politico che in primo luogo li ha lanciati. http://www.finanze.net/news-Capitalia_vince_l_establishment-1148.html Wed, 21 Feb 2007 00:00:00 GMT Barclays, grandi numeri La banca inglese ha oggi riportato risultati in parte attesi ma che confermano le più ottimistiche previsioni. Il margine lordo cresce armonicamente per il contenuto delle tre aree principali (margine di intermediazione creditizia, investment banking, trading). L'espansione prosegue su due vettori, la crescita su servizi tradizionali in mercati emergenti (tra le ultime acquisizioni il Sud Africa) ed una strategia concentrata sulla consulenza (quindi non necessariamente la gestione, un po' come cerca di fare questo sito) su mercati più maturi, tra cui l'Italia. Insieme a Credit Agricole è a nostro avviso la banca europea più interessante, anche securiosamente le due banche hanno strategie diametralmente opposte. Confermiamo il nostro obiettivo di prezzo che trovate, insieme ai numeri di bilancio della società, nella sezione utenti registrati http://www.finanze.net/news-Barclays_grandi_numeri-1147.html Tue, 20 Feb 2007 00:00:00 GMT Goldman Sachs Ieri sera Goldman Sachs ha chiuso a 200 dollari, 60 in più di quando l''avevamo raccomadata a giugno di quest''anno. La banca di investimento ha riportato utili per il trimestre di 6,60 dollari per azione ed ha annunciato che pagherà stipendi e bonus per una media di oltre 600.000 dollari per ognuno dei 24.000 dipendenti, segno che queste istituzioni vivono esclusivamente sulla motivazione delle persone. Sul piano dei multipli Goldman è ancora a buon mercato, ma ci aspettiamo un rallentamento nel corso del 2007 per tutta la attività di investment bankin, per cui consigliamo, a coloro che avessero acquistato il titolo sei mesi fa, di prendere profitto dalla straordinaria performance. http://www.finanze.net/news-Goldman_Sachs-1098.html Wed, 13 Dec 2006 00:00:00 GMT Generali, le solite speculazioni Ieri sera sul finale Generali si è infiammata su speculazioni di sostanziali acquisti da oltre oceano. Il management ha come al solito smentito ma è probabile che il titolo risenta ancora positivamente delle voci diffusesi in questi giorni. Non riteniamo ci sia niente di sostanziale sull''assetto proprietario dell''azienda, ma in molti scommettono oramai sulla sempiificazione delle catene partecipative di alcuni grandi gruppi quotati, dopo che, in adempimento alle nuove norme contabili europee, Pirelli è stata costretta a svalutare la partecipazione in Telecom. L''altra scommessa sul mercato è quella che Ifil venga finalmente assorbita da Ifi. In tutti e tre i casi si tratta comunque di meccanismi contabili, non di veri mutramenti nella gestione delle aziende sottostanti. http://www.finanze.net/news-Generali_le_solite_speculazioni-1092.html Wed, 29 Nov 2006 00:00:00 GMT Banca Lombarda Nell'articolo del 7 luglio su Banca Lombarda, con il prezzo del titolo sotto i 13 euro indicavamo nell'istituto bresciano un possibile candidato per un'acquisizione da parte di gruppi più importanti, ed una corretta valutazione del titolo ad almeno 15 Euro. Ieri il titolo ha chiuso a 15,4, con una performance dalla nostra indicazione superiore al 20%, e stamattina il Sole 24 Ore riporta la notizia che apparentemente MPS sarebbe interessata all'acquisto. Probabilmente, dopo l'operazione Banca Intesa San Paolo, è prematuro ora aspettarsi altre aggregazioni ma sta di fatto che crediamo nessuno sul mercato avesse previsto una tale ipotesi ai tempi del nostro articolo. http://www.finanze.net/news-Banca_Lombarda-1013.html Fri, 1 Sep 2006 00:00:00 GMT San Paolo - Intesa nasce la decima banca in Europa L'approvazione da parte dei rispettivi consigli di amministrazione dell'operazione di fusione tra San Paolo e Intesa accellera il processo di consolidamento nel settore bancario e crea ulteriore pressione a che le piccole banche alternativamente si specializzino in nicchie molto particolari oppure confluiscano in gruppi più grandi.L'operazione ha in se alcuni aspetti di gestione tipica del potere che non ci entusiasmano; la guida del nascente gruppo a Passera, oggi amministratore delegato di Banca Intesa e con un passato non brillante alla gestione di vari enti ed aziende (Poste Italiane, Olivetti), ci fa pensare che il disegno nasca piuttosto nei palazzi di Roma che nelle sale operative delle aziende. Tuttavia tale operazione metterà senz'altro il turbo al processo di esuberi necessario per portare a standard europei la redditività dei due gruppi, in particolare di Banca Intesa.In questo contesto vale ancora la pena di tenere d'occhio Banca Lombarda, protagonista di un + 15% circa dal nostro recente profilo e tra le poche italiane ad avere un rating di alto profilo dalle principali agenzie internazionali. http://www.finanze.net/news-San_Paolo_Intesa_nasce_la_decima_banca_in_Europa-1008.html Mon, 28 Aug 2006 00:00:00 GMT Fortis, ottime conferme Ottimi i risultati del grupp bancario assicurativo belga. La strategia di sviluppo all'estero continua ad essere concentrata sui paesi emergenti, con l'acquisto di una compagnia vita in Ucraina, dopo gli accordi sul mercato indiano. Le previsioni fornulate nel nostro precedente articolo, da cui il titolo ha già messo a segno una performance del 6%, sono del tutto confermate. A 29 Euro stimiamo ancora un potenziale di rivalutazione del 15% per la fine dell'anno anche per la forte redditività derivante dal dividendo (4,5%). Le nostre previsioni di bilancio pe la fine dell'anno in termini di dati di bilancio rimangono confermate. http://www.finanze.net/news-Fortis_ottime_conferme-997.html Thu, 10 Aug 2006 00:00:00 GMT Banca Lombarda, boccone pregiato In questa grande rincorsa al consolidamento nei settori energetico, tecnologico e finanziario, continuano a stupirci le basse valutazioni di Banca Lombarda, il cui presidente, Corrado Faissola è stato recentemente nominato alla guida dell''Abi. Le principali agenzie di rating mondiali hanno recentemente alzato il loro giudizio sulla banca ad A (rispetto alle terrminologie specifiche di ogni singolo istituto), uno dei livelli di credito più elevati nel panorama delle banche italiane. La banca ha inoltre appena terminato un aumento di capitale volto a migliorare la propria capacità di erogazione. Nel parabancario Banca Lombarda ha lanciato un accordo con una società di asset management in Cina che è molto promettente nel suo avvio.Sta infine proponendo formule innovative di risparmio alla clientela con la compartecipazione dell''istituto (nel bene e nel male) ai risultati di gestione.E'' evidente che la banca ha ambizioni di rimanere autonoma, ma le sue dimensioni la rendono estremamente interessante per un istituo straniero che voglia entrare in Italia insieme ad un socio con una mentalità già rivolta ai mercati internazionali. Riteniamo che una corretta valutazione del titolo sia almeno intorno ai 15 euro, o il 20% circa superiore a quella attuale. http://www.finanze.net/news-Banca_Lombarda_boccone_pregiato-954.html Fri, 7 Jul 2006 00:00:00 GMT Il girotondo della finanza L''operazione di acquisto da parte del gruppo francese Axa di Winthertur assicurazioni dal Credit Suisse, stigmatizza, se ancora c''è n''era bisogno, quanto le strategie dei grandi gruppi finanziari siano più dettate dall''interesse dei consigli di amministrazione di dimostrare che qualcosa cambia piuttosto che dalla vera tutela degli azionisti. Credit Suisse ha per un decennio spinto sul concetto di banca assicurazione e sulla segmentazione della clientela per canali di vendita. Oggi abbandona l''assicurativo e pubblicizza il concetto di "One Bank" (tutti i clienti nello stesso posto), tornando esattamente dove era dieci anni or sono. Axa che viene dall'assicurativo ha per anni spinto per convertirsi verso l'asset management ed ora fa una mega acquisizione nel settore da cui proviene, in una società con un portafoglio piuttosto tradizionale.Negli Stati Uniti si discute a livello normativo dell''opportunità di legare i bonus dei consigli a risultati pluriennali e non più all''evento sporadico; i capi d'azienda tornano inoltre ad avere i capelli bianchi, dopo il decennio dei trenta/quarant''enni. Anche l'Europa deve avviare la medesima discussione http://www.finanze.net/news-Il_girotondo_della_finanza-925.html Thu, 15 Jun 2006 00:00:00 GMT Goldman Sachs Iniziamo a riprendere i titoli del mostro universo investibile con una nuova inclusione, in attesa di ultimare la revisione della nostra sezione consulenza.Ieri Goldman Sachs ha chiuso con un segno negativo di circa il 4%, nonostante risultati record di 3,2 Miliardi di dollari per lo scorso trimestre. La più potente e famosa casa di investimento al mondo, il cui numero uno è recentemente uscito per diventare il nuovo segretario del tesoro, ha avvertito che una fase di prolungata debolezza dei mercati finanziari potrebbe portare ad auna contrazione significativa dei volumi di negoziazione. Noi siamo piuttosto convinti che la debolezza dei mercati di queste settimane sia piuttosto ingiustificata e che a breve assisteremo ad una ripresa significativa. Il nostro giudizio sul titolo, a meno di 140 dollari, è estremamente positivo. http://www.finanze.net/news-Goldman_Sachs-924.html Wed, 14 Jun 2006 00:00:00 GMT Axa Axa e' uno dei piu'grandi gruppi assicurativi d'Europa, con un fatturato di circa 72 Miliardi di Euro diversificato in tutto il mondo, oltre alla Francia che ne e' il paese di origine.Circa due terzi del fatturato e'costituito da piani finanziari assicurativi, tipo piani di accumulo, fondi pensione, polizze individuali. La parte di assicurazione danni rappresenta circa il 27% del volume di affari mentre la gestione patrimoniale, segmento ad alti margini, copre la rimanente parti. E' proprio questa l'area di maggiore sviluppo sulla quale il gruppo sta contando per incrementare la propria profittabilita'.Durante l'anno scorso l'azienda ha raccolto circa 56 Miliardi di euro di nuovo denaro, portando la massa gestita totale a quasi 1000 Miliardi. Il gruppo ha una propria rigida politica di sostenibilita' ed il titolo appartiene ai principali indici del settore. Il gruppo ha un embedded value (si veda la definizione nel glossario) di circa 29 Miliardi di euro, contro una capitalizzazione di borsa di circa 52.I principali numeri del 2005 sono (Milioni di euro):Fatturato 72.000Ebit 3.258Utile netto 4.108Price earnings 12Dividend yield 2,6%Il titolo sconta pero' a nostro parere a 29 Euro le piu' rosee aspettative con un rapporto tra capitalizzazione di borsa ed embedded value di 1,8 (per Generali tale rapporto e' di poco superiore a 1). Il nostro giudizio e' negativo. http://www.finanze.net/news-Axa-843.html Thu, 27 Apr 2006 00:00:00 GMT Juilus Baer Si tratta di una delle banche svizzere di gestione di più lunga tradizione, con una forte presenza regionale da qualche anno in Asia, dove l'ufficio di Singapore è stato recentemente rinforzato. La situazione non brillante in cui versano Francia e Italia spingerà di nuovo a nostro parere a dirottare parte dei propri capitali verso mete più tranquille a favore in particolare della Svizzera.La banca attualmente gestisce circa 300 MIliardi di Franchi Svizzeri, di clientela sia privata che istituzionale. L''organizzazione è stata recentemente razionalizzata in due divisioni, l''asset management che segue anche la clientela istituzionale ed il private banking. I principali numeri per il 2005, in milioni di franchi svizzeri, sono:Attività in gestione 304000Ebit 2520Utile netto 640Price earnings 06 40Dividend yield 0,8%Il titolo ha raddoppiato durante il 2005 ed agli attuali 120 Franchi è caro. Eventuali ridiscese sotto i 100 franchi rappresenterebbero occasioni di acquisto. http://www.finanze.net/news-Juilus_Baer-834.html Tue, 25 Apr 2006 00:00:00 GMT Morgan Stanley Morgan Stanley è ai vertici delle classifiche delle banche d'affari per varie attività di intermediazione tra cui la compravendita di azioni ed obbligazioni, la consulenza in attività di fusioni e acquisizioni, la quotazione in borsa di nuovi titoli. Il 22 Marzo ha pubblicato una trimestrale record, con utili annuali che si portano a circa 4,60 dollari. Le banche d'affari avevano subito un forte rallentamento nella crescita degli utili a seguito dell'11 settembre di cinque anni fa, ma il recupero è stato altrettanto sorprendente.I principali numeri per il gruppo, in milioni di dollari sono (bilancio 2005):Fatturato 51800Ebit 31550Utile netto 4950Price earnings 06 12Dividend yield 1,8%Agli attuali 61 dollari il nostro giudizio sul titolo è positivo. http://www.finanze.net/news-Morgan_Stanley-782.html Mon, 27 Mar 2006 00:00:00 GMT Citigroup Con la sostituzione del leggendario presidente della prima banca americana Weill e la sostituzione con l'attuale amministratore delegato si chiude probabilmente un'era di grande espansione nei servizi ad alto valore aggiunto quali l'asset management per tornare a dare enfasi ai prodotti tradizionali di credito in un ambiente di tassi di interesse che sarà tendenzialmente più favorevole all'attività di trasformazione della raccolta classica.La banca dovrebbe avere oramai lasciato defintivamente alle spalle i problemi relativi alle varie azioni legali intentate da clienti conseguenti allo scandalo Enron. I principali numeri per il 2005, in milioni di dollari, sono:Ricavi 121.000Ebit 66.000Utile netto 24.500Price earnings 06 11Dividend Yield 4,15%Il titolo è anche supportato da un ottimo dividendo e rappresenta a nostro parere una buona alternativa per chi ha realizzato buoni guadagni sui finanziari italiani (coprendo il rischio di cambio). Il titolo appartiene all'indice Dow Jones di sostenibilità. http://www.finanze.net/news-Citigroup-776.html Wed, 22 Mar 2006 00:00:00 GMT