26-11-2007

Risparmio gestito, solo con gestori puri

Come abbiamo più volte ricordato, dal 15 Novembre è operativa una nuova normativa contabile negli Stati Uniti (Fasb 157) che prevede che i crediti di di dififcile liquidabilità ricevano una valorizzazione di mercato. Nei crediti illiquidi non ci sono solo i prestiti subprime, ma ad esempio le cartolarizzazioni di vari settori legati al credito al consumo. Alcune banche amricane hanno, secondo statistiche diffuse da Royal Bank of Scotland, un rapporto tra crediti illiquidi e patrmonio vicino alle 2 volte. Se quindi i crediti vengono svalutati a metà, il patrimonio si azzera. Il problema si riverbera sulle banche europee, perchè se un credito viene svalutato ad esempio a 80 da una banca statunitense, non può certo rimanere sui libri di una banca europea a 100. Di qui la corsa ad impacchettare quese postei illiquide in fondi speciali dal progetto americano di Paulson, all'operazione di salvataggio da 45 Miliardi di dollari effettuata da Hsbc oggi su due cosiddeti SIV, special investment vehicles, fondi che investono in crediti illiquidi. Dopo un po gli operatori si accrogeranno che questi salvataggi sono solo un modo per prolungare l'agonia. Prima o poi questi crediti dovranno infatti essere svalutati. In questo contesto, chiunque affidi il proprio denaro da gestire ad un istituzione Finanziaria, dovrebbe a nostro avviso rivolgersi a banche di sola gestione e non anche di intermediazione. Altrimenti, il Rischio che parte di questi crediti finiscano sui portafogli dei clienti appare più che attuale.

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