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17-03-2005

Allargamento della UE, approccio ai mercati

L’allargamento dell’UE porterà ad un maggior grado di efficienza e di convergenza dei mercati finanziari per i nuovi paesi , ma ciò avverrà in maniera graduale, senza particolari scossoni.
Gli attuali problemi strutturali potrebbero tuttavia tenere lontani i nuovi paesi dall’Unione Monetaria ancora per diversi anni, tanto che secondo la BCA Research , che a sua volta riprende una stima media, solo entro il 2010 almeno 22, degli attuali 25 paesi UE, saranno membri effettivi dell’UEM.

Sulla strada della convergenza europea restano problemi importanti, quali i deficit di bilancio e delle partite correnti dei nuovi paesi membri e il rispetto dei parametri di Maastricht. Altri problemi toccano l’ambito demografico e i flussi migratori, nonché l’ancora scarso consenso all’UEM.

Per quanto concerne i mercati azionari e obbligazionari, la convergenza si è già in larga parte concretizzata, ma per l’investitore resta fondamentale il criterio della selettività.
Al momento, poi, non sembrano esservi titoli azionari o settori specifici in grado di fornire potenzialità particolari, ma siamo convinti che in un’eventuale Opzione di titoli azionari, la scelta vada prevalentemente orientata su fondi specializzati dell’area.

Soprattutto per quanto attiene ai titoli obbligazionari di alcuni paesi, gli alti rendimenti offerti indicano anche evidenti fattori di Rischio, sui quali gravano l’ampliamento dei deficit gemelli e l’aumento della pressione inflazionista.

a cura di Corner Bank www.corner.ch


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