23-04-2013

Apple, Prezzo 398

Stasera i risultati di Apple, che al di là di tutte le valutazioni tecniche sul titolo, ha smesso di essere innovativa con la scomparsa di Jobs: i tre progetti su cui l'azienda sta lavorando, l'orologio multifunzione, la televisione e gli schermi pieghevoli aggiungono in realtà pochissimo alle capacità di connessione che già portano larga parte degli eternamente in linea all'impossibilità di sostenere una conversazione per più di cinque minuti. Però l'azienda copre davvero tute le reali necessità di connessione per chi con la tecnologia non gioca solo. A prescindere dai risultati di stasera, molti gli analisti che si attendono il primo decremento sequenziale negli utili, il titolo è estremamente a buon mercato anche rispetto ad aziende come Microsoft prima in crescita e ora mature: nove volte gli utili e cinque volte il rapporto Prezzo/EBITDA sono valutazioni da società petrolifere, non tecnologiche.
C'è però da attendersi, dopo il brutto dato cinese di ieri, vedremo stamattina quelli sul manifatturiero europeo, che se le previsioni di decrescita degli utili saranno confermate, il titolo è spesso usato dagli speculatori per far chiudere bene l'indice negli utlimi dieci minuti di borsa,  possa scatenarsi una corsa al ribasso al mercato.
Che le armi delle banche centrali siano oramai spuntate lo dimostrano il comportamento dell'oro e l'ultimo messaggio, demenziale, del governatore della Banca del Giappone che sembra intenzionato nella prossima riunione del suo istituto ad aumentare le previsioni di Inflazione per quest'anno: non perchè vi sia alcuna evidenza che il suo piano stia funzionando ma per provare ad indurre i consumatori a correre ai supermercati in attesa di una impossibile corsa dei prezzi.

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