03-06-2012

Banca Centrale Europea, Una Credibilita' Catastrofica

Non sono molti i giorni rimasti prima che l'Europa scivoli nella tragedia, in assenza di azioni incisive da parte della Banca Centrale Europea. I portavoci dell'istituto hanno ribadito negli scorsi giorni la propria opposizione ad un intervento diretto nel salvataggio di Bankia, perche' "minerebbe la credibilita' dell'istituto" mentre la Merkel ha fatto ancora una volta sapere che la Germania non appoggera' l'emissione di Eurobond, idea peraltro piuttosto bislacca partorita da Monti che sembra trascurare che questa via prevede un'assunzione diretta di un maggior onere del debito europeo da parte della Germania, senza nessuna garanzia sul piano dell'unificazione fiscale in cambio.
Si scrive molto su quali possano essere gli scenari egemonici che fanno si che nessuno, in queste ore drammatiche, siamo d'accordo con Krugman http://krugman.blogs.nytimes.com/2012/06/02/catastrophic-credibility/ nel ritenere che  vi siano non settimane ma giorni per agire, prenda decisioni. Pensiamo che  invece di nascondere grandi disegni la situazione testimoni piuttosto la piccolezza di personaggi troppo preoccupati di mettere a Rischio la propria testa. Gli espropri di Chavez e Kirchner in Sud America, le mosse di alcuni grandi dittatori del passato non hanno niente a che fare con una "visione" per quanto deviata del bene della nazione, sono solo altrettante difese di privilegi personali.

La Merkel dovrebbe ammettere il fallimento delle proprie politiche di rigore, Monti l'errore di valutazione che ha portato ad un aggravio del rapporto deficit/Pil nonostante un colossale aumento della pressione fiscale e la scandalosa protezione dei privilegi della politica, la banca centrale il danno creato con il concepire l'operazione LTRO, a favore di banchieri incompetenti invece che dell'economia reale.

Ma tutti danno la colpa agli altri, ora Monti dice che il suo governo ha fatto quello che poteva e che e' colpa dell'Europa se gli Spread risalgono. Ma du mesi fa era invece merito del suo governo se gli Spread erano in discesa. Persino Obama ieri ha attribuito i brutti dati sull'occupazione americana ai problemi europei. Perche' questa gente si muova bisogna prima che si convinca che il proprio ruolo e' piu' a Rischio oramai con questa politica dello struzzo.

In realta' manca ovunque una vera programmazione. Negli Stati Uniti l'occupazione non sale perche' la scuola produce studenti mediocri e nessuno pensa a come riqualificare i disoccupati che vengono dalle industrie che hanno licenziato, non perche' non si fa la terza operazione di quantitative easing.
In Italia Enel blocca con il suo monopolio qualsiasi piano energetico su cui non possa allungare i suoi tentacoli. Eppure proprio in Italia sono stati ripresi da Rossi gli esperimenti sulla fusione fredda, di cui i giornali si guardano bene dal parlare, che secondo operatori qualificati del settore gia' oggi potrebbe alimentare impianti per un Giga di energia. Se inoltre Eni, invece che far finta di liberalizzare le reti cedendo Snam alla Cassa Deposti e Prestiti avesse aperto all'azionariato estero, oggi potremmo pensare di  sfruttare i giacimenti di gas naturale scoperti in Mozambico creando un vero hub tecnologico per la distribuzione del gas liquido in Europa. Invece, per la poltrona di quattro politici, preferiamo far confluire la rete di distribuzione in un altro bisonte dello stato, che mai avra' i soldi per investire nelle necessarie infrastrutture. Mediobanca allunga poi la sua mano su Generali consegnando la gestione in mani "amiche", che sicuramente non si opporranno, anzi finanzieranno l'operazione Unipol/Fonsai, un gruppo squattrinato che ne compra un'altro fallito con soldi di terzi. Ridicolo infine l'appello di Bernabe' all'intervento statale per salvare Telecom da attacchi terzi, meglio mantenere il proprio monopolio e relegare il paese ad una situazione di telecomunicazioni da terzo mondo che aprire all'esterno.
 
In questo scenario quelli che hanno meno privilegi da perdere cambiando radicalmente corso sono proprio gli esponenti della BCE. Se nei prossimi giorni, crediamo davvero non vi siano settimane per decidere, fosse varato un intervento diretto a portare i tassi a zero  e  sostenere direttamente l'economia con prese di partecipazioni  in aziende a Rischio, non si sanerebbero certo i vuoti di programmazione economica di cui ancora piu' colpevolmente si macchiano governi "tecnici" come il nostro, ma  si eviterebbero le file davanti alle banche. 

Draghi e colleghi possono ancora salvare la poltrona e sperare in un cospicuo incarico a fine carriera, se agiscono questa settimana.

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