23-07-2021

Bce, un Mandato da Rivedere

Dalla riunione dello scorso mese la Bce ammette il superamento dell'obiettivo di Inflazione del due per cento ma sta di fatto che, ieri lo ha ribadito la Lagarde, si continua a tassi negativi nella speranza che l'Inflazione da domanda eventualmente appaia.

La struttura del Pil europeo è molto diversa da quella americana, dove la componente del consumo privato è molto più forte: là uno stimolo fiscale ha quasi immediato effetto  sul Pil, perché la gente consuma quasi subito di più.

Qui nonostante tutta l'enorme liquidità il tasso di Inflazione non sale, perché di fatto non esiste la possibilità di stimoli fiscali comunitari, dato che ogni paese ha la sua politica fiscale; nonostante l'enorme rialzo dei prezzi delle materie prime.

La Bce dovrebbe avere tra i suoi obiettivi anche quello della crescita economica; così sarebbe forzata a stimolare il meccanismo di trasmissione dalle banche alla economia reale: banche che invece imprestano sempre di meno, la loro gestione commerciale  è spesso negativa, compensata dai risultati della parte di gestione dei patrimoni.

In un processo di enorme concentrazione del settore, molto più acuto che negli Stati Uniti, le banche conoscono sempre meno i loro clienti commerciali e sono poco in condizione di valutarne il Rischio di credito, se non in presenza di garanzie reali. Tranne poi prestare a grandi gruppi su logiche non di mercato, più del novanta per cento dei crediti incagliati delle banche italiane è in capo a meno del cinque per cento dei clienti.

Le aziende piccole medie hanno ora a disposizione lo strumento dei mini Bond, ma non è per tutti, la qualità del credito richiesta alla azienda emittente è relativamente alta.

Una autorità fiscale centralizzata in Europa è impossibile per il prevedibile futuro, troppo diverse le strutture del debito dei vari stati.

Senza affidare alla Bce questa seconda responsabilità, che ne limiterebbe tra l'altro i contorni sempre più burocratici, a breve la Cina supererà il Pil dell'intera Europa (il tema riguarda anche la Banca d'Inghilterra).
E le borse europee continueranno a fare peggio di quella americana.
 

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