24-02-2010

Biesse

Qualche dubbio sull'inserimento al vertice di Berra, proveniente dal gruppo Fiat e senza nessuna esperienza del settore (macchine per levigatura) l'abbiamo ma è certo che una delle debolezze principali della azienda marchigiana è sempre stato il rapporto con gli investitori ,soprattutto nell'ultima generazione dei Selci.
Dopo un 2007 ottimo, l'azienda ha visto una contrazione del 47% del fatturato nei primi nove mesi del 2008 (a circa 180 milioni, quindi con una proiezione a circa 240 per l'anno) ed una perdita di oltre 20 milioni di euro.
Le previsioni diffuse l'altro ieri dal gruppo sono per una crescita sequenziale del 13% circa per i prossimi tre anni (fatturato stimato a 284 milioni e 346 milioni per il 2010 e il 2011) e margini operativi in decisa crescita rispetto al 2009.
La importante diversificazione internazionale del gruppo (forte la presenza in Australia, una delle aree più resistenti a nuove inversioni del ciclo economico) rende le stime credibili (speriamo che l'amministratore delegato non abbai ereditato dal gruppo Fiat la tendenza ad un certo ottimismo nelle previsioni).
Rapporto di indebitamento molto equilibrato, con debiti a circa la metà dei Mezzi propri.
L'azienda ha tra l'altro annunciato a dicembre un programma di riacquisto di azioni proprie sino al 10% del capitale.

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *