Iniziano le trimestrali pesanti, oggi alcune banche americane tra cu JP Morgan in un contesto dove è difficile, sin quando la Fed tarderà a rialzare i tassi, vedere come il comparto finanzario possa tornare a redditività significative. La composizione del governo britannico ci sembra non deponga particolarmente bene, la nomina di Johnson agli esteri fa pensare che la May voglia trovare un possibile capro espiatorio nel caso in cui le discussioni su Brexit diventino difficili. Avere agli esteri qualcuno che la pensa all'opposto dal primo ministro non è certo un gran inizio. Sulle banche italiane, la più a Rischio in termini di prezzo ci sembra Unicredit per cui complice una stampa che dà come fatti compiuti gli accordi con la UE, la Cartolarizzazione di MPS e nel caso specifico la possibilità che a Unicredit non vengano richiesti aumenti di capitale dopo le dismissioni dei giorni scorsi, il mercato ci sembra sconti il miglior scenario possibile. Sui portafogli, ha fatto molto bene nei giorni scorsi Shire, società farmaceutica inglese che appartiene al portafoglio mondiale e che potremmo dismettere in questi giorni. Per chi ha conti online. una posizione short di dimensioni non enormi rispetto al proprio portafoglio su Unicredit ci sembra un modo sensato per controbilanciare il Rischio. Sulle divise crediamo assisteremo ad un indebolimento della sterlina e ad un rafforzamento dello yen soprattutto se le borse iniziano a correggere |