02-11-2006

British energy, il futuro dell'energia

Oramai da un anno e mezzo, Finanze.net segue un gruppo di cento titoli azionari quotati su varie piazze internazionali che riteniamo rappresentativi dei futuri sviluppi dell'economia mondiale. I risultati di questa ricerca sono molto incoraggianti, se si pensa che sul periodo di un anno i portafogli composti dai nostri titoli raccomandati hanno più o meno doppiato la performance degli indici azionari mondiali. Ogni tanto decidiamo di escludere un titolo da questo universo per introdurne un altro.
In questo periodo in cui finalmente il prezzo del petrolio è tornato a livelli di guardia, ci pare sensato diminuire la nostra copertura di titoli petroliferi, escludendo Chevron, per sostituirla con British Energy.
L'azienda inglese, il cui titolo fa parte dell'indice di borsa Ftse 100, è attiva nel campo dell'energia nucleare e fornisce circa un quinto del totale dell'energia del Regno Unito. Al di la delle facili demagogie che hanno portato oramai da tempo nel nostro paese all'esclusione del nucleare (salvo poi comprarlo dalla Francia, con rischi identici), tale fonte di energia, se adeguatamente controllata, è pulita e costa meno.
British Energy ha un'attentissima politica di controllo sui reattori, al punto di avere recentemente lanciato una campagna di rinnovamento sui sistemi di sicurezza che ha molto pesato sulla performance del titolo. A luglio valeva 7,60 sterline, oggi 4,3; con un multiplo sugli utili storici di poco più di dieci (simile ad Enel, ma con tassi di crescita molto più alti) ci pare una grande occasione di investimento oltre che una corretta inclusione neò nostro universo investibile.


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