22-11-2011

Btp Day, che Inutile Ipocrisia

Si moltiplicano le iniziative a sostegno dell'acquisto volontario di titoli di stato da parte dei cittadini, su sollecitazioni ad uno spirito patriottico cui dovrebbero rispondere i cittadini in nome non si sa bene di quale scambio. Le banche rinunceranno alla commissione, che puo' andare dallo 0,1 allo 0,5 per cento sull'acquisto, ma non sulle vendite. Oltre che inutile, la misura non e' molto intelligente: nei momenti di grande pressione sullo Spread la curva dei tassi tende ad invertirsi: se proprio si vuole spingere i cittadini ad una operazione di sostegno bisognerebbe incentivarliĀ  ad allungare le scadenze: sul decennale crediamo che non ci siano grandi problemi di rimborso, in dieci anni l'Italia sara' gia' passata attraverso la necessaria razionalizzazione, volontaria o forzosa, mentre nei prossimi due anni i tassi sul breve potrebbero impennarsi ulteriormente. Sulle brevi scadenze, piuttosto, bisognerebbe obbligare i cttadini ad un acquisto forzoso, ma in cambio di una promessa certa di restituzione. Tale promessa puo' solo venire da un rinnovo completo delle regole di rappresentazione della classe politica, nella quale invece non vediamo questo anelito riformista.
Incentivare cittadini che non si fidano del sistema (in quanti non hanno intuito che il censimento, non siamo in India, fosse un'operazione di mappatura fiscale?) a comprare titoli che poi potrebbero perdere ancora molto in assenza di riforme strutturali sul funzionamento della politica non e' solo ipocrita, e' anche autolesionista.

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