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Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
04-02-2009

Crisi, è facile incolpare solo i banchieri

Una vecchia regola della politica è quella di addossare le responsabilità per eventi negativi a qualcuno che ne porti il peso senza potersi troppo difendere.
Da ieri l'amministrazione statunitense ha per fortuna imposto un tetto massimo di 500.000 dollari alle remunerazioni dei dirigenti di aziende che stanno ricevendo aiuti governativi.
Da noi nessuno ha messo in discussione gli stipendi degli amministratori di Eni ed Enel, che operano in condizioni di quasi monopolio e svolgono un lavoro con ogni probabilità alla portata di un giovane laureato con qualche anno di esperienza; i loro compensi, svariate decine di milioni di euro, basterebbero a mantenere qualche migliaio di famiglie.
Nessuno ha osato poi ridiscutere il compenso di Marchionne, dopotutto anche la Fiat sta ricevendo aiuto statale nella forma di prestiti garantiti..
I banchieri sono solo una parte del sistema di governo che ha portato a questa situazione. Le amministrazioni pubbliche sono piene di dirigenti che guadagnano stipendi che non meritano. Ma si sa che intorno ad esse ruota un largo bacino di voti.
Oltre ad un nuovo modo di fare politica ne servirebbe uno altrettanto innovativo di fare informazione. Cercare capri espiatori scarica la coscienza collettiva ma non facilita la risoluzione dei problemi.



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