15-03-2011

Dal disastro naturale al disastro nucleare: forte impatto sulle Borse

LE NOTIZIE DEL LUNEDI 14 MARZO

1. Le Borse hanno tenuto ieri, con l’eccezione del Giappone, ma oggi sono attesi ribassi del 3% in apertura in Europa dopo il -10% del Giappone. I mercati reagiscono al disastro nucleare, che nei primi giorni era stato minimizzato dalle autorità.

2. La rottura delle soglie tecniche fa pensare ad una correzione prolungata, al di là degli sviluppi in Giappone.

3. Ieri forte short covering sui Titoli di Stato dei Paesi periferici europei, indotto dagli accordi parziali di venerdì (Grecia che paga 100 punti in base in meno sui finanziamenti, e vede esteso il periodo di rientro da 3,5 a 7 anni). Ovvio che l’Irlanda adesso spinga per non dovere sottostare ad un trattamento più penalizzante.

4. In aggiunta, i fondi nelle casse del Fondo EFSF aumenteranno a 440 miliardi e successivamente a 500 (dopo il 2013),e lo stesso EFSF potrà intervenire sul mercato primario dei singoli Stati ed acquistare titoli emessi dal Tesoro: e questa è la parte chiara. Tutto da decidere invece in merito al le misure di compensazione, ovvero le misure restrittive sull’autonomia dei Paesi membri in merito a spesa pubblica e suo finanziamento.

5. Da notare che non c’è alcuna reazione tra le valute maggiori: tutto fermo a 1,3950 dollari per euro e 82 yen contro dollaro. Si veda a questo proposito la nota che abbiamo pubblicato ieri nella sezione “FX”. In rialzo invece la parte lunga delle curve. Questa mattina, il decennale USA rende il 3,25%.

6. Da notare una seconda cosa: che il rialzo delle materie prime si è fermato, e non soltanto negli ultimi giorni. Il rame si trova sotto del 10% rispetto al 1/1, mentre l’ argento in marzo si è fermato poco sopra 3,50$; e lo stesso petrolio, prima della Libia, era sceso a 85$. Ieri l’esercito dell’Arabia Saudita è entrato nel vicino Bahrein per calmare la rivolta, nello Yemen si parla di rivoluzione, il nucleare viene messo da parte in Germania, ma il prezzo del petrolio Nymex scende sotto 100$.

Implicazioni operative a breve termine alle 08.12 del martedì 15 marzo 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day. Per indicazioni più puntuali, si rimanda al Bollettino settimanale, che verrà inviato esclusivamente ai sottoscrittori dei nostri servizi a pagamento, a causa delle numerosi segnalazioni di utilizzo improprio che ci sono pervenute.

1. Abbiamo scritto ieri in merito alla scelta dei singoli titoli. Oggi ci occupiamo della vostra "asset allocation" (anche se il termine è in conflitto con la filosofia di questo nostro lavoro quotidiano). Con le rotture di eri negli USA, siamo entrati in una fase nuova, anche da un punto di vista tecnico, e la cosa è particolarmente evidente se si guarda al grafico del DAX tedesco e al FTSE di Londra (meno se si guarda al CAC francese). Cosa succederebbe, se oggi la Fed cambiasse, anche di poco, tono? I mercati potrebbero, entro un periodo di tempo non lunghissimo, cancellare gran parte del rialzo da agosto ad oggi, e tornare così in un’area di valutazione più “neutrale”. Quindi proviamo a dare una risposta a due delle più ricorrenti domande

a. Comprare qualche cosa per mediare prezzi di carico? Si, se si ha la capacita di operare intra-day, ovvero in una stessa giornata, sia in acquisto sia poi in vendita, entro poche ore.

b. Aumentare a questi livelli l’esposizione al Rischio azionario? No, si vedranno presto prezzi più interessanti

2. 2. Per tassi e valute, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza


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