09-03-2011

Dove sono finiti i trend?

LE NOTIZIE DEL MERCOLEDI 9 MARZO

1. Gli indici USA sono fermi al livello di inizio mese, così come quelli europei: resta quindi da decidere che direzione prenderanno le Borse nel mese di marzo, dopo tre mesi di rialzi. Ieri era l’anniversario della chiusura minima a 676.53, nel marzo 2009. Tornando all’oggi, va sottolineato che il massimo dello S&P 500 fu toccato 20 giorni fa, il 18 febbraio, a 1 344. L’indice VIX della volatilità implicita nelle opzioni resta anch’esso fermo al livello 20.

2. Il problema del rally adesso è: “chi compra, di qui in poi?”. Due giorni fa, è stato diffuso il dato di Barcalys Hedge che misura la quota complessiva dell’esposizione azionaria di tutti i fondi hedge (compresi quindi obbligazionari ed altro).Il dato oggi sta al 33%, contro una media del 29% dal 2000. Il minimo, toccato nel giugno 2007, fu del 9,5%, il massimo al 66% nel agosto 2006. Va detto però che questo campione è poco omogeneo nel tempo, per effetto delle aperture e delle chiusure.

3. Ma il dato non equivocabile è quello prodotto da Societé Generàle: le posizioni corte sull’azionario USA pesano per il 11% del totale del fondi hedge quotati, e questo è il dato minimo degli ultimi 10 anni. Curioso, specie se messo a confronto con il rally del 100% in 2 anni. Nessuno, evidentemente, osa mettersi contro la Fed. Fino ad oggi.

4. Il Bund future giugno resta al livello che corrisponde al 123 del contratto di marzo che ha chiuso la sua vita ieri. Il dollaro resta poco sotto1,4000, il petrolio per il quarto giorno è fermo a 105. Pochi i dati macroeconomici nella giornata di ieri: si attendono, venerdì, le vendite al dettaglio USA. Prevale quindi una calma carica di tensione, con volumi ridotti ai minimi in tutti i comparti: attenzione a questo dato, perché innesca la reazione dei brokers

5. il Portogallo ha collocato titoli a 2 anni al 6%, in gennaio il 3 anni era stato collocato al 5,4%. Come è possibile conciliare questo dato e l’andamento della Borsa portoghese, ai massimi degli ultimi 12 mesi? Delle due cose, una è sicuramente non sostenibile.

Implicazioni operative a breve termine alle 22.43 della mercoledì 9 marzo 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day. Per indicazioni più puntuali, si rimanda al Bollettino settimanale, che verrà inviato esclusivamente ai sottoscrittori dei nostri servizi a pagamento, a causa delle numerosi segnalazioni di utilizzo improprio che ci sono pervenute.

1. Resta la sensazione di mercati fragili: un momento nel quale le scelte di investimento debbono essere guidate da rigidi criteri di ricerca di valore. Oggi si rimanda alla nota pubblicata ieri nella sezione “Analisi titoli”, sulla società Landi Renzo.

2. Per tassi e valute, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza


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