04-04-2011

DUOYAN GLOBAL WATER (aggiornamento)

Putroppo anche questo lavoro oramai è viziato da un bombardamento mediatico che spesso non consente di stabilire dove vi è notizia e dove si cerca di fare scandalo.

Ieri un sito di due persone chiamato Muddy Waters ha affermato che la società sarebbe in sostanza inesistente e che il fatturato sarebbe solo frutto di artifici contabili. Hanno dichiarato di avere una posizione al ribasso sul titolo e cosa strana, hanno scelto per questo attacco il giorno dei festeggiamenti in Cina (lunedi' e martedi' festa nazionale). Anche se avesse voluto la società' non avrebbe potuto rispondere.
Non abbiamo alcuna evidenza di come stiano le cose, ma ci limitiamo a segnalare alcuni fatti.
1) Un amministratore di una società dello stesso gruppo, Duoyuan Printing, era stato qualche mese fa ritenuto responsabile di brogli contabili; da lì è partita una revisione interna e di Grand Thornton, che ha appena accettato il mandato sui conti del gruppo, presentati la scorsa settimana e la cui approvazione definitiva dipende dall'esito di quella revisione, annunciato entro la fine di questo trimestre. Il processo prosegue da mesi: non ci vogliono mesi per verificare i conti di una società fantasma.
2) Stanotte la società ha annunciato che Park, che nella società si occupa della parte Finanziaria, lascierà l'incarico dopo la fine della revisione. La società enfatizza che la ricerca punterà su qualcuno con esperienza sulle relazioni con gli investitori. Se ci fossero dei brogli forse l'amministratore sarebbe rimosso seduta stante.
3) Per ogni venditore vi è un compratore. Ieri è passato di mano un quarto del capitale. Possiamo anche ipotizzare che sia la società con la propria cassa a ricomprare, ma allora non sarebbe una società fantasma come questi signori dichiarano.

Muddy Waters è gia stata protagonista in passato di casi analoghi: ci domandiamo davvero se sia ragionevole che affermazioni del genere su società quotate non portino a responsabilità penali quando, è stato il caso su altri attaccchi del medesimo sito, si rivelano infondate.

Se invece fossero fondate, questo porterebbe alla fine di Grand Thornton, uno dei più grandi revisori al mondo (come fu per Andersen con Enron) e a nuove grane per la Sec, la Consob americana, che avrebbe ammesso in Quotazione una società che non esiste. Ci sembra davvero che sarebbero in troppi a perdere da questa situazione.




Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *