03-05-2011

ECB, Wellink apre alla ristrutturazione

Purtroppo la BCE sta diventando un fattore di disordine sui mercati. In una agenzia dffusa ieri da Reuter ieri l'olandese Wellink, membro del comitato direttivo, ha dichiarato che un allungamento delle scadenze sul debito greco è possibile.
E'difficile vedere un disegno in questa tecnica di prima negare e poi ammettere un po' per volta, come è successo per i tre salvataggi di grecia, Irlanda e portogallo ma un segnale arriva forse dall conferenza stampa di Deutsche bank, dove Ackermann ha dichiarato che l'istituto da lui guidato ha nulla o quasi in debito greco. Ora siccome le banche tedesche ne detenevano qualche decina di miliardi alla fine del 2010, ed è improbabile che se non ne ha Deutsche bank altre banche siano messe molto diversamente, vuol dire che le banche tedesche hanno scaricato in questi mesi debito dei paesi periferici. Chi può averlo comprato sono la stessa Banca Centrale Europea e le banche greche, magari con la prima tranche dei fondi che arrivano dal salvataggio (visto che i conti pubblici greci sono peggiorati molto più del previsto) che così sarebbero ancora messe peggio.
Così si spiegherebbe anche la pressione tedesca sull'aumento dei tassi (non una parola sull'uscita da Bundesbank di Weber), ribadita dal nuovo capo della banca Centrale Tedesca che naturalmente arriva da Goldman Sachs e soprattutto della BCE, che deve fare cassa.
E' pur vero che i problemi greci nascono dal fatto di avere truccato i conti al momento dell'ingresso dell'euro (con la complicità di Goldman Sachs), ma la gente di questo non ha colpa. Giusto procedere con le privatizzazioni, ma con questo cambio dell'eurola Grecia non esporta più nulla.
Non ci sembra un disegno per l'Europa ma di graduale accaparramento di quote di mercato sempre più ampie, nel continente, per istituti troppo grandi per fallire, prevalentemente tedeschi ed olandesi.
Quando le istituzioni iniziano a comportarsi come operatori di mercato lo scenario è davvero inquietante.




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