Nonostante quasi tutte le materie prime esprimano nuovi massimi,
nonostante la tragedia di Fukoshima abbia riacutizzato nellopinione
pubblica ansie e perplessità nei confronti del nucleare e nonostante la
fame di approvvigionamenti energetici duraturi, poco inquinanti e non
soggetti a rischi geopolitici sia crescente il gas naturale, quotato
negli Stati Uniti, è in continua discesa.
A differenza che per il petrolio, la distribuzione del gas è molto più
localizzata: per essere trasportato necessita in genere di essere
liquefatto. Il trasporto avviene per navi o per lunghi oleodotti,
evidentemente non concepibili per trasporti transatlantici. Ciò
determina la mancanza di un vero e proprio mercato globale che determina
a sua volta differenze, a volte significative, dei prezzi per aree
geografiche.
Questa argomentazione merita di essere approfondita in considerazione
del fatto che la convivenza con un rigassificatore suscita meno ansia di
quella con una centrale nucleare e che il gas ha lindubbio vantaggio
di costare meno, di non produrre scorie radioattive, di poter alimentare
centrali elettriche e di servire per lautotrasporto..
Sono le tecniche di estrazione del gas ad aver subito una forte
evoluzione. Attualmente si entra in faglie (shale gas) per estrarre non
più verticalmente, tramite perforazione, ma orizzontalmente, tramite
rottura. Il gas diventa dunque abbondante, e abbondante proprio nelle
aree a massima richiesta energetica, anche se le tecniche di estrazione
non sono sempre compatibili con esigenze di conservazione ambientale.
Lestrazione, infatti, utilizza molta acqua, per provocare fratture
idrauliche in rocce argillose e su vaste aree e recenti denunce negli
Stati Uniti hanno reso pubblico luso di tecniche di bombardamento più
selvagge.
Ma, come dice il petroliere texano T. Boone Pickens, che giura sul gas
naturale per il futuro energetico americano, in mancanza di un piano
energetico di lungo periodo (e in Italia la situazione è forse
peggiore), il gas naturale è una delle poche risorse abbondanti in grado
di sostituire il petrolio, del quale risulta essere meno inquinante.
La sua diffusione può quindi essere progressivamente estesa, oltre che
ai tradizionali usi domestici, ai trasporti. Energie alternative (della
scorsa settimana lacquisizione da parte di Total di un grosso
produttore di pannelli fotovoltaici negli Stati Uniti), che possono solo
supplire complessivamente a percentuali ridotte del fabbisogno
energetico e dubbi sul nucleare sembrano farne una facile scommessa. La
sua diffusione contribuirebbe inoltre a rompere gli equilibri fin qui
creatisi nelloligopolio dei paesi produttori (Russia, Iran, Algeria,
Quatar).
Il consumo mondiale di gas naturale è salito e lindice americano Henry
Hub è sceso di circa tre quarti del suo valore a partire dal 2008. In
Italia pochi investitori si sono avventurati nellacquisto dellETF
trattato alla borsa italiana (codice Bloomberg NGAS IM, isin
GB00B15KY04) che quota 0,21 euro contro i circa 2 del giugno 2008. Il
crollo del prezzo, più che proporzionale rispetto a quello della materia
prima, dovrebbe mettere in guardia dal partecipare al mercato delle
materie prime attraverso un ETF. Infatti, gli operatori che
impacchettano tali prodotti lo fanno di norma investendo sul mercato
future della materia sottostante: se, come nel caso del gas naturale, il
mercato rimane per lunghi periodi in contango (vale a dire i prezzi
per consegna futura sono inferiori dei prezzi spot) un ETF può perdere
molto più del mercato o addirittura perdere quando il mercato
guadagna.
Essendo l ETF espresso in euro ma trattato il gas in dollari, in
aggiunta al funzionamento dellETF, si dovrà valutare la variabile
della componente valutaria dellinvestimento.
Esistono però valide alternative su singoli titoli. In Italia, oltre
alla tradizionale Saipem, Landi Renzo produttrice di motori a gas.
Lazienda che è davvero a buon mercato è in joint venture con Toyota per
lo sviluppo di una linea di prodotti nel settore. Air Liquide, già
però cara a questi prezzi, è nel settore presenza di rilievo in Europa.
Interessante il mercato americano, dove la Cina ha acquisito il
controllo della canadese Encana. Per le interessanti valutazioni tra i
grandi produttori quotati statunitensi segnaliamo Questar (STR) e Atmos
Energy (ATO).
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