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01-06-2009

General Motors fallisce, il titolo sale del 20%

E' oramai un mese che insistiamo sul fatto che il mercato sia sopravvalutato, dove si sta purtroppo ripetendo lo stesso errore che ha portato al crack dell'anno scorso. Oggi il mercato sale su due notizie.
La prima che il reddito disponibile per le famiglie americane è leggermente aumentato; ci si dimentica di notare che è aumentato grazie ai sussidi di disoccupazione.
La seconda che l'indice manifatturiero diminuisce meno che nei mesi precedenti. Da qui a stabilire che tornerà a breve positivo c'è un sacco di speranza.
Il fatto che l'indotto General Motors, dai rivenditori ai fornitori, verrà fortemente ridimensionato non avrà certo un effetto positivo sull'occupazione e sul reddito disponibile.
C'è poi la situazione dei tassi a lunga, negli Stati Uniti, se depurati dall'Inflazione i più alti dell'ultimo trentennio. Quei tassi fanno da riferimento per il mercato dei mutui dove già un americano su otto è in ritardo con in pagamenti.
Vi è poi un nuovo drammatico squilibrio nei tassi di cambio che come notava stamane un premio Nobel per l'economia, mette l'area Euro in una condizione ancora più critica, spingendola, prezzo del petrolio a parte, verso una prolungata fase di deflazione.
Non siamo esperti di psicologia e ci siamo spesso stupiti di quanto i fenomeni di euforia collettiva possano durare ( di solito più di quelli di depressione).
Ma riteniamo che dagli attuali livelli gli indici, nel corso di quest'anno, possano ritornare ai minimi segnati a Marzo; magari per un motivo apparente altrettanto inspiegabile come quello che porta oggi General Motors a guadagnare il 20%.


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