01-06-2012

Generali, Mediobanca, Storie di Bassa Cucina

Piuttosto coraggiosa la lettera di Perissinotto in risposta alle pressioni di Mediobanca, da cui sembra di poter evincere che il mancato supporto dell'amministratore delegato di Generali all'operazione Unipol/Fonsai, sponsorizzata invece da Mediobanca, sia alla base di quella che potrebbe essere una mozione di sfiducia alla direzione.
Davvero scandaloso che in un momento come questo Mediobanca non riesca ad abbandonare questo modo di ingerire, che ha contribuito largamente a rendere l'industria italiana e alcune delle principali banche non attraenti per gli investitori esteri. Questa visione autarchica non e' piu' sostenibile alla luce del dissesto delle finanze italiane e dovrebbe essere oggetto di intervento da parte delle autorita' di vigilanza, a partire dall'Antitrust.
Nel contesto di un tiro alla fune tra Germania e Italia e Spagna dall'altra, dove la prima chiede unificazione fiscale prima di allentare i cordoni della borsa, i secondi cassa prima di cedere autonomie in campo tributario, non sappiamo quando si arrivi finalmente a capire che qualcuno deve iniziare a comportarsi in modo maturo. In quel caso, forse Generali potrebbe diventare interessante a questo livello di prezzi mentre il titolo di Mediobanca dovrebbe essere abbandonato dagli investitori privati, perche' espressione di un modello destinato all'estinzione.

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