10-03-2014

Giappone, il Pil Delude Ancora

0,7% la crescita annualizzata del Pil contro attese all'uno per cento. Marzo è il mese in cui chiudono i bilanci  di molte società giapponesi e coincide generalmente con il rimpatrio di una parte dei capitali, soprattutto legati all'attività estera delle multinazionali. La politica di Abe non sembra funzionare se non per un mero effetto di traslazione degli utili prodotti all'estero dalle società con attività produttive fuori dal Giappone. Parte della debolezza deriva anche dal rallentamento dell'economia cinese, per cui il Giappone produce tradizionalmente semilavorati per i prodotti ad alta tecnologia. A maggio verrà anche introdotto in Giappone l'aumento dell'Iva. Chi detiene fondi nell'area dei paese emergenti del sud est asiatico e in Giappone potrebbe usare i recenti trimbalzi per alleggerire. Sin tanto che dura il magico effetto di riduzione dei rendimenti su italia e Spagna, ora gli investitori dirottano findi dall'Asia all'Europa. Il cambio forte dell'euro è un veleno per l'industria del nostro paese ma agisce da catalizzatore per acquisti sui titoli di stato, perchè trasmette una percezione, non sappiamo dire quanto sostenibile, di stabilità dell'intera area. Oggi alcune banche greche torneranno sul mercato dei capitali.

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