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27-11-2012

Ilva, ad Ognuno le Proprie Responsabilita', Se Si Vogliono Riaprire i Battenti

L'operazione di acquisto delle acciaierie fu  finanziata da Cariplo.  Nel periodo di gestione del ministro Passera ad Intesa l'istituto fu il finanziatore di riferimento del gruppo Riva. In quel periodo, operazione inspiegabile per un industriale acuto come Riva, il suo gruppo compro' il dieci per cento della Alitalia, operazione che Intesa seguiva da vicino.
Lo stesso Passera ha dichiarato a settembre scorso che la chiusura di Taranto comporta una diminuzione del Pil di circa otto miliardi, circa lo 0,5% del Pil, di cui oltre sei di maggiori importazioni, il resto in gran parte ammortizzatori sociali. Il calcolo non tiene conto dell'effetto  sui consumi, ovviamente cinque mila operai a casa e l'indotto che dipende da Ilva bloccato non sono conteggiati nella cifra.
Per riaprire le acciaierie occorre effettuare i necessari interventi ambientali. La perdita per cassa che l'Italia subira' da oggi sui prestiti alla Grecia (l'Italia contribuisce per il 18% dei finanziamenti dove con l'ultima trovata europea presta ad un tasso molto inferiore al proprio costo di finanziamento) sono  svariate centinaia di milioni di euro, sul periodo del prestito (anche ammettendo che i prestiti vengano restituiti, ma sembra davvero impossibile). Basterebbero a rendere Taranto una delle acciaierie piu' "verdi" d'Europa. Mentre nel nuovo piano greco vanno a finanziare l'ennesima illusione.
 

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