18-03-2011

Interventi su yen e Libia: troppo poco, troppo tardi

LE NOTIZIE DEL GIOVEDI 17 MARZO

1. Coesione internazionale ritrovata di fronte al precipitare degli eventi: il G7 interviene sullo yen, e lo riporta sopra 80$, mentre le Nazioni Unite decidono (dopo settimane) di intervenire in Libia, ed il petrolio torna a 103$. In entrambi i casi, come detto, si tratta di interventi dettati dalla necessità. Entrambe le situazioni stavano per sfuggire dal controllo.

2. La realtà è che tanto in Giappone quanto in Libia non si vede alcuna soluzione di breve termine: le due vicende continueranno a condizionare i mercati finanziari per molte settimane ancora. E in tutto il mondo arabo la crisi sociale si diffonde. Ieri in Bahrein la situazione si è ulteriormente aggravata.

3. Il dollaro USA supera quota 1,4000: è il secondo test di questo livello, dopo quello di fine 2010.

4. Tra i dati economici USA di ieri, spicca il sondaggio della Fed di Philadelphia, ai massimi degli ultimi 30 anni. Il dato contrasta con quello della produzione industriale, che risulta in calo nel mese di febbraio. Mentre come previsto il dato per l’Inflazione di febbraio fa un balzo in alto: ora il tasso di Inflazione per gli ultimi 12 mesi supera il 2%. Infine il numero di disoccupati settimanali resta vicino a quota 400 mila, come in tutto l’ultimo anno.

Implicazioni operative a breve termine alle 07.35 del venerdì 18 marzo 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day. Per indicazioni più puntuali, si rimanda al Bollettino settimanale, che verrà inviato esclusivamente ai sottoscrittori dei nostri servizi a pagamento, a causa delle numerosi segnalazioni di utilizzo improprio che ci sono pervenute.

1. Abbiamo scritto per due giorni del comparto azionario, ieri sulle obbligazioni: ora tocca alle valute, ed in particolare all’euro contro dollaro, che ieri mattina ha superato 1,4000. Il dollaro paga l’atteggiamento della Federal Reserve, che secondo il mercato sfrutterà l’occasione offerta dalla tragedia in Giappone per proseguire nella politica di creazione di moneta. A fronte di questo sta il fatto che per l’Europa si avvicina la scadenza del 24 e 25 marzo, e la raffica di revisioni al ribasso dei ratings del debito per i paesi periferici, c’è da attendersi grande battaglia. Manteniamo perciò l’indicazione già espressa, che è favorevole a posizioni lunghe in dollari contro euro.

2. 2. Per Borse e tassi, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza


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