05-10-2011

Italia, Altra Bocciatura da Moody's



Arriva un altro declassamento per l'Italia, che il governo si affretta a definire atteso. Ci sembra oramai che con l'opinione pubblica che continua a pensare in larga parte che si tratti di un periodo passeggero ed una classe politica disperatamente attaccata alla propria poltrona (in entrambe gli schieramenti, stupisce l'opposizione di molta sinistra al referendum sul maggioritario), non vi siano più alternative ad una crisi di proporzioni "sudamericane". L'Unione Europea ha  preso tempo sino all'incontro previsto per fine mese a Cannes per trovare propopste concrete, ma la realtà è che di proposte non ne possono arrivare. C'è solo da augurarsi che la Germania, che ha contribuito con la sua intransigenza sull'euro forte ad aggravare la crisi, possa ora imporre l'inevitabile Default della Grecia ed un piano sostanziale di ridimensionamento della macchina pubblica in Italia.
Può darsi che durante questo mese di ottobre si assista a rimbalzi delle borse europee, ma sia l'investimento azionario che quello obbligazionario dovrebbe essere a nostro paere in divise estere.
Una possibilità relativamente difensiva, nel settore azionario, è costituita da alcuni titoli del settore farmaceutico americano, come Bristol Myers e Eli Lilly.
Continuiamo inoltre a credere che assisteremo ad operazioni straordinarie nel campo della tecnologia, in particolare su aziende come Research in Motion e Hewlett Packard.
Per l'obbligazionario puntiamo decisamente ad emissioni a breve in dollaro canadese, che aggiungeremo oggi ai nostri portafogli intra-day.
Abbandoneremmo invece il dollaro australiano, che riteniamo non beneficierà dell' oramai inevitabile rallentamento cinese.
Riteniamo infine chiusa la fase di forza del franco svizzero, che potrrebbe addirittura indebolirsi contro euro.
 
 
 


 
 

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