Non abbiamo sensibilità per materie politiche ma diremmo che le forze che hanno perso alle elezioni a questo punto hanno deciso avrebbero avuto ancora più da perdere da nuove elezioni. Reddito di cittadinanza o comunque lo si voglia chiamare e abolizione della Fornero costano molti miliardi e l'Italia è già sotto lo scacco della Commissione Europea per l'eventuale aumento dell'Iva conseguente alla attivazione delle clausole di salvaguardia. Altra parte delle risrse viene in realtà reperita, nll intenzioni dei Cinque Stelle aumentando la misura del Pil potenziale, dato che con il reddito di cittadinanza vengono considerati forza lavorativa un maggior numero di lavoratori. Questo è solo unartificio contabile, che speriamo non eviti misure immediate sulla spesa pubblica. E' difficile prevedere le reaioni di borsa in mercati dove su quello americano, ad esempio le società che hanno fatto peggio in questi mesi sono paradossalmente quelle che hanno comunicato i migliori risultati https://www.marketwatch.com/story/dont-panic-when-the-stock-market-punishes-companies-for-good-earnings-2018-05-07 mentre contnuano a prosperare in borsa quelle con bilanci disastrosi come Tesla o Netflix. Diremmo però che le risorse verranno probabilmente reperite con una incisione significativa sulla spesa pubblica e qui pare che le due forze che sembra si apprestino a formare il governo sembrano essere d'accordo. E se così fosse soprattutto gli investitori internazionali guarderebbero con grande favore alla manovra. Se così sarà, gli effetti principali si sentiranno sulla macchina delle partecipate, da cui lo stato incassa lauti dividendi. Meno spazio, se il governo fa sul serio per manipolazioni sul prezzo di titoli come Poste che vengono fatti salire solo perché lo stato deve piazzare in borsa altre quote e liberare CdP che ora partecipa alle due reti di Enel e d Tim, di alcune partecipazioni (dubitiamo molto che si interverrà con forza sui conflitti di interesse in capo al settore, qualche rassicurazione Berlusconi la avrà ottenuta). La razionaltà direbbe che da oggi l'euro si rafforzi e le piccole e medie capitalizzazioni, fuori da possibili rimescolamenti nel sstema di potere delle cassaforti dello stato, in particolare delle partecipate che fanno capo a Cdp (che forse a questo punto potrebbe non vedere rieletto il management in scadenza), facciano meglio del mercato. Ammesso appunto che le promesse elettorali siano mantenute. Certo per la borsa è comunque meglio ora avere un governo politico che un governo neutro, che avrebbe trascinato inutilmente questioni aperte. |