01-12-2006

Mercato italiano, l'amore per l'intrigo

Dopo le voci su Generali di un possibile riassetto della compagine societaria, arrivamo in serata di ieri quelle di una possibile cessione della divisione gas da Eni a Enel. L'operazione, secondo l'analista del caso (Lehman), porterebbe eventualmente a valorizzare le attività nel gas di Eni; attraverso la cessione a valore di mercato, il prezzo di Eni potrebbe salire sino a 31 Euro.
E' interessante notare come tutte le principali speculazioni sul mercato, ma è la storia della borsa italiana, si fondino sul presupposto che non l'andamento della società ma pure operazioni finanziarie portino ad un maggior valore dei titoli in borsa. E' vero per l'ipotesi di incorporazione di Ifil in Ifi, per la fusione Intesa San Paolo, per la possibile opa di Eurizon, per Generali ed infine per tutte le banche che ancora non sono state oggetto di interessamenti da parte di altri operatori.
Quello che manca in queste considerazioni è un effettiva valutazione del vero valore delle aziende. In questa dimensione, sia Generali, che Ifil, che ad esempio, Banca Popolare di MIlano sono sopravvalutate. Eni poi non è certo economica rispetto ad altre Utilities paragonabili sul mercato europeo.

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