26-01-2017

Min Economia, alla Regia di una Gigantesca Bisca

E' difficile che la sentenza della Consulta di ieri sui premi di maggioranza porti a un mutamento delle regole della politica perchè di partiti, o movimenti che possono superare la soglia del 40% forse non ce ne sono. Si ricostituiranno con ogni probabilità, elezioni anticipate o no, intricate alleanze. Con un ministero dell'Economia sempre più occupato a nascondere sotto il materasso bubboni che comunque scoppieranno.
La Consob, i cui componenti sono nominati con decreto del ministero, è scomparsa: l'operatività su Unicredit prima dell'aumento di capitale è chiaramente funzionale al buon esito dell'operazione e sarebbe facile da dimostrare: i sostegni ai titoli ora si fanno con quello che viene definito il sistema bancario ombra, ovvero con i soldi dei clienti delle stesse istituzioni che poi partecipano ai vari consorzi di collocamento. Certo questa Azione sta avendo l'effetto di convincere molti risparmiatori, ne riceviamo conferma diretta, che le valutazioni sono interessanti. L'operazione riesce quasi sempre, i risparmiatori vengono convinti prima dell'aumento (Poste, Enav, i vari aumenti delle banche) poi il titolo inizia a scendere dopo l'esercizio della Greenshoe da parte dei partecipanti al consorzio.
L' emissione dei sette miliardi di obbligazioni di MPS è un gioco delle tre tavolette degno dei migliori biscazieri dei carruggi di Genova. Le due emissioni, scadenza 2018 e 2020, con tassi ridicoli, 0,5% e 0,75% sono sottoscritte dallo stesso emittente che poi cerca di piazzarle sul mercato oppure metterle a garanzia per l'ottenimento di liquidità. Nel frattempo l'istituto dovrà portare a sofferenze  altri crediti inesigibili, vanificando sin da subito il futuro aumento di capitale. Ci avevano pensato alla Parmalat di Tanzi a questi incroci, ma senza la garanzia statale.
Sulla operazione di scambio proposta da Intesa, pare evidente che non si tratta di una difesa da attacchi stranieri, Axa ha detto che non ha interesse. Il paradosso è che si invocano economie di scala per l'operazione e poi si ipotizza che Generali venga frantumata in tante parti, quella tedesca sembrerebbe in mano ad Allianz. L'operazione non ha nessun senso per il sistema paese ma lo ha in particolare per le due più grosse fondazioni italiane, Cariplo e San Paolo, che così vedrebbero i loro forzieri rimpinguati dopo il salasso del fondo Atlante. E si che le fondazioni bancarie, sin dal tempo del progetto di riforma di Tremonti all'inizio del millennio, avrebbero dovuto dismettere le partecipazioni nei principali istituti, per liberare risorse da investire nel territorio. 
In uno dei libri che appartengono alla collana che viene presentata nel sito si dice che per prevedere dove va il mercato azionario quando in contrasto con l'obbligazionario, bisogna guardare a quest'ultimo: la ragione sta nel fatto che i flussi sull'obbligazionario sono molto meno facili da manipolare perchè i volumi sono più grandi. Il decennale italiano sta dando, a nostro avviso il segnale di dove andrà la borsa.

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