23-02-2018

Monte Paschi, Carige, Creval, Segnale Forte sulla Borsa

La borsa italiana è effettivamente uno dei migliori mercati al mondo per indici da un anno e tre mesi a questa parte ma gli indici ingannano: la borsa è stata sostenuta con il prezzo di tre o  titoli, Fiat, Unicredit, Intesa, che pesano molto sul FTSE Mib mentre gli indici nascondono enormi cadute.
I tre titoli che hanno sostenuto il listino sino a ora non possono scontare ulteriori sensazionalismi, su Unicredit la Bce tace sull'indagine aperta per la cessione dei diciassette miliardi di sofferenze ma certo non accetterà ulteriori operazioni simili. Su Intesa, oramai il bilancio è fatto con il risparmio gestito ed è chiaro che qui i margini sono insostenibili; anche se le banche stanno spostando i clienti sulle polizze assicurative, che non hanno vantaggi sulle eredità per i molti (sotto il milione per erede si è in esenzione comunque), non possono ledere le legittime e non è vero che siano insequstrabili e impignorabili quando servirebbe, ovvero nel caso di una Azione penale. Quelle a capitale "protetto" sono in assoluto i prodotti pù rischiosi in circolazione, perchè pagano il rendimento facciale delle cedole, ma con tassi che salgono, quando i titoli scadono ( e sono quasi tutti titoli di stato, gli unici a non assorbire il captale della compagnia) registreranno enormi perdite.
Su Fiat i risultati di stamattina sono decisamente sotto le attese.
Le banche che hanno fatto ricorso ad aumenti, anche se non si legge niente sulla stampa,sono ben sotto ai prezzi degli aumenti stessi creando nel caso di MPS un buco di qualche miliardo nel bilancio dello stato, (che però come fanno i gestori delle polizze assicurative "protette" non lo registrerà perché i titoli sono valorizzati a costo, non a mercato) e su Creval non ci pare che la gente si strappi di mano i titoli. 
Tra tassi che salgono, elezioni e aumenti di capitale, non cfrediamo si dovrebbe dedicare all'Italia, che si tratti di azioni o obbligazioni, più del dieci per cento del proprio portafoglio. Per la mggior parte dei rsparmiatori con cui ci confrontiamo, mediamente il portafoglio è tra i due terzi e la totalità investito in Italia.

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Commenta (0 commenti)

Devi effettuare l'accesso per vedere i commenti

Altri articoli da questa sezione

16-01-2023
Il rischio vero non è l'inflazione ma la enorme mole del debito pubblico complessivo
11-11-2022
Vestas a più trenta per cento in qualche giorno, obbligazionario a più cinque per cento in una settimana
26-10-2022
Chiudiamo con un giorno di ritardo oggi la nostra promozione per i tre portafogli Italia, Europa e Stati Uniti
26-09-2022
Gli effetti della vittoria delle destre non sono stati traumatici, l'Italia ha bisogno dei miliardi del Pnrr
28-07-2022
Esagerato l'aumento dei tassi ma oramai è nei prezzi