16-10-2018

Monte Paschi, Dove la Bce Può Fermare Questo Folle Decreto Fiscale

Una offesa innanzitutto all'intelligenza il decreto fiscale votato ieri: accedono al condono, di pace fiscale non è il caso di parlare, non tutti, ma solo quelli che hanno presentato le dichiarazioni. E' chiaro che chi non le ha presentate non ha ricevuto cartelle, dunque tutti quelli che sono conosciuti al fisco sino ad un certo importo accedono. I contribuenti sanno che è praticamente impossibile contestare le cartelle, prima si paga e poi si contesta dunque giuste o sbagliate che siano accederanno in massa al condono: con una mano ti do con l'altra ti levo. Gli evasori totali continuano a rimanere tali.

Non vi sono spinte interne, sembrava Tria potesse offrirne una dopo il confronto su Alitalia ma ieri è rientrato nei ranghi, che possono fermare questa ondata di fanatismo, è solo dall'esterno che possono arrivare degli stop. Bruxelles non avrà troppa voglia di arrivare a toni minacciosi, se si lascia la trattativa alla politica andiamo avanti mesi.

Ma il Tesoro ha quasi azzerato il suo "investimento" in MPS (che fine ha fatto Morelli?) e se tra i tanti cadaveri si salva Alitalia è lecito supporre che il governo decida di "salvare l'occupazione" anche a MPS.

Per farlo bisogna ributtare dentro altri cinque miliardi (che non basteranno, la banca non ha dismesso il suo portafoglio di sofferenze, lo ha solo conferito a un veicolo che partecipa Cartolarizzazione-241-miliardi/">http://www.gonews.it/2018/05/10/mps-completa-Cartolarizzazione-241-miliardi/) e chiederli a quelli che prima sono stati diluiti poi hanno subito la conversione forzosa poi hanno di nuovo perso ancora l'ottanta per cento sulle azioni convertite è impensabile.

Solo la Bce, nel richiedere una ricapitalizzazione immediata può fermare il processo: e qui non si potrà dare la colpa all'Europa di Juncker, che pure molte colpe ha.

Il rifiuto di ricapitalzzare l'istituto porterebbe il rendimento dei titoli di stato a livelli molto pù alti degli attuali e per quante colpe si possano attribuire al governo precedente sulla vicenda MPS, non si potrebbe evitare parte delle responsabilità.

Altro per fermare questa incoscienza non crediamo ci sia, così l'Italia si avvia verso il commissariamento. Si può certo decidere di prendere le sanzioni in nome di una fantomatica crescita del 4% ma i debiti sono in euro e quelli vanno rimborsati.
 
 

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Commenta (0 commenti)

Devi effettuare l'accesso per vedere i commenti

Altri articoli da questa sezione

16-01-2023
Il rischio vero non è l'inflazione ma la enorme mole del debito pubblico complessivo
11-11-2022
Vestas a più trenta per cento in qualche giorno, obbligazionario a più cinque per cento in una settimana
26-10-2022
Chiudiamo con un giorno di ritardo oggi la nostra promozione per i tre portafogli Italia, Europa e Stati Uniti
26-09-2022
Gli effetti della vittoria delle destre non sono stati traumatici, l'Italia ha bisogno dei miliardi del Pnrr
28-07-2022
Esagerato l'aumento dei tassi ma oramai è nei prezzi