Ha del paradossale il comportamento dei titol MPS e Unicredit delle ultime tre sedute. La cosa più incredibile è che la Consob non decida di regolare il flusso di informazioni che escono dall'istituto senese. Da martedì circolavano voci che l'amministratore delegato fosse andato a richiedere un allungamento dei termini, poi solo ieri sera confermato dall'istituto, il che prevederebbe che la conversione dei subordinati sia bloccata. Ieri però Yahoo ha comunicato Bond-retail-upper-tier-ii-per-205218343.html">https://it.finance.yahoo.com/notizie/mps-riacquista-Bond-retail-upper-tier-ii-per-205218343.html che la banca avrebbe riacquistato due miliardi di subordinate, il che non è compatibile con il prolungamento dei termini. Non una riga sulla stampa italiana. Su Unicredit, se la cessione della quota in Pekao, a prezzi decisamente inferiori a quelli che erano circolati, aggiunge come si legge cinquanta punti base ai rapporti di Capitalizzazione, vuol dire che la banca, una volta effettuate le svalutazioni di sette miliardi ne deve trovare una quindicina sul mercato. Da qui forse l'Azione concertata per sostenere il titolo. Anche qui nel silenzio di Consob e certo per alcuni giorni non si potrà contare su pronunciazioni del nuovo governo. Le voci che danno Renzi di nuovo a capo dell'esecutivo sarebbero piuttosto compatibili con una nazionalizzazione in tempi brevi, in modo da non poter addossare la colpa al prossimo esecutivo. Situazione gravissima, ma per nente seria. |