06-06-2011

Obbligazionario, spazio per un allungamento delle scadenze, portafogli disponibili a richiesta ai sottoscrittori del servizio di consulenza

La debolezza dei dati economici che arrivano un po' da tutto il mondo e questo nuovo salvataggio greco, che sara' considerato come un Default per detta di S&P nel caso in cui i termini di scambio proposti alle banche per le obbligazioni che matureranno nei prossimi due anni siano meno favorevoli di quelli prevalenti sulle attuali emissioni (tassi intorno al 22% sul biennale), intorno al 15% sul decennale, fanno pensare che nonostante le dichiarazioni della Banca Centrale Europea e le sue intenzioni di rialzare i tassi, la curva tendera'ad appiattirsi nel segmento lungo. Entriamo con ogni probabilita' in una fase assimilabile al "decennio perduto" giapponese: stagnazione e bassi livelli di Inflazione da domanda. Se il piano di aiuti greci dovesse poi essere trattato dalle agenzie come un Default la Banca Centrale Europea non prendera' con ogni probabilita' a collaterale le nuove emissioni, scatenando una riduzione nella quantita' di denaro disponibile alle banche ed aumentano quindi i rischi di recessione.
In questo contesto, allunghiamo le scadenze del nostro portafoglio obbligazionario nella parte piu' sicura mentre aumenta del pari il peso della componente valutaria. La forza dell'euro inizia ad assomigliare pericolosamente a quella dello yen: poiche' la politica monetaria e' ingessata la speculazione scommette sul mantenimento di questi differenziali di tassi con il dollaro, non importa se i fondamentali richiederebbero una pesantissima svalutazione della moneta unica. L'unico modo per uscire dalla crisi europea sarebbe quella di accettare un po' piu' di Inflazione, rinunciando a rialzi sconsiderati dei tassi, mentre si procede ad una ristrutturazione ordinata del debito greco e,s uccessivamente di quelli iralndese e portoghese. In questo senso e' auspicabile che i nuovi prestiti alla Grecia vengano trattati come un Default, perche' questo accellererebbe la consapevolezza delle cose che prima o poi comunque vanno fatte. Allora l'euro si svaluterebbe e le economie piu' indebitate, sollevate da tassi piu' bassi (compresa la nostra) potrebbero ritornare a situazioni di avanzo primario. MA come diceva venerdi' il premio noble Stglitz, questo piano non e' per salvare la Grecia, ma per aiutare le banche.



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