15-05-2009

Previsioni, perchè non serve a niente seguirle

Come ipotizzavamo nella comunicazione spedita ai nostri sottoscrittori Mercoledì, i dati sul Prodotto Interno Lordo europeo per il trimestre concluso a Marzo diffusi oggi sono molto brutti, i peggiori da quando tali statistiche vengono compilate.
Proprio all'inizio di questo mese la Commissione Europea rivedeva al ribasso le proprie previsioni per il 2009 ad un meno quattro percento.
Il dato per il solo trimestre segnala una contrazione del 2,5% assoluto, 4,6% per gli ultimi dodici mesi e per il modo in cui sono costruiti i numeri, perchè l'Europa perda "solo" il 4% per tutto il 2009, occorrerebbe che per il resto dell'anno il Pil tornasse a crescita zero o positiva.
O quindi la Commissione Europea non sa fare le previsioni - la storia sembrerebbe puntare a questa conclusione- oppure le previsioni tendono ad essere invariabilmente edulcorate; difficile pensare che a inizio maggio la commissione non avesse sufficienti elementi per dedurre che i dati sino alla fine di marzo sarebbero stati dell'ordine di quelli pubblicati oggi.
Può darsi, come in molti sostengono, che i mercati azionari stiano anticipando una possibile ripresa per la seconda parte di quest'anno, ma su quali dati si fondi questa ipotesi non è proprio possibile capirlo.

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