27-06-2016

Risparmio, Che Cosa Non Fare in Questo Momento

L'industria del risparmio gestito è strutturata per essere sempre positiva sull'andamento dei mercati. Nessuno si fa davvero pagare a risultati, se i mercati salgono si possono consigliare prodottii costosi per i portafogli dei clientii altrimenti l 'industria non sta in piedi.
E'possibile che nel post elezione britannico si assista a brevi rimbalzi dove i media si affretteranno a dire che l'Europa è più forte di prima e che il risultato di un referendum voluto da un gruppo di isolani ignoranti, mai un voto popolare è stato stigmatizzato come questo, i "liberal" difensori dellEuropa, i maschi sessisti, anziani e ignoranti -lo si legge sulla stampa nostrana e non- pro Brexit, può essere ribaltato al momento dell'applicazione del trattato di Lisbona. Questo atteggiamento nasconde in realtà l'incapacità in seno alla UE di prendere una posizione comune. Tutte le cose che potrebbero salvare l'Europa, un cambiamento del mandato della BCE, la crezione di un fondo comune bancario, l'applicazione di politiche di sostegno diffuse (il piano Juncker sono noccioline), vogliono dire che la Germania si accolla una quota significativa del debito dei paesi periferici, cosa che non succederà: ieri la Merkel ha frenato sulla iniziale pressione messa alla Gran Bretagna per un' uscita veloce: La Germania ha tutto l'interesse a che questa separazione avvenga Il più tardi possibile, il solo ammontare di trasferimenti dalla Gran Bretagna alla UE ammonta a crca quattro miliardi di euro l'anno.
La prima cosa da non fare  è comprare fondi o polizze assicurative dove in questi momenti finiscono tutte le cose che non si riescono a vendere: meglio affidarsi a un consulente indipendente, senza presunzione diremmo come questa testata, per scegliere titoli individuali sia sui mercati obbligazionari che su quelli azionari.
La seconda cosa da evitare è la tentazione di "fare affari" Sulle banche italiane si cercherà di provocare un rimbalzo anche perchè con l'aumento del Popolare chiuso proprio il giorno prima di Brexit, un evidente sforzo di rimpinzare i risparmiatori di altra carta di bassa qualità prima che un eventuale voto negativo sulla Gran Bretagna vanificasse ogni sforzo, di risparmiatori che inizieranno a farsi domande sull'opportunità di una fusione con la BPM ce ne saranno. Ben difficilmente il fondo Atlante, che ha già speso due miliardi e mezzo, potrà fare una operazione sulle sofferenze bancarie di importo significativo prima dell'estate, cosa che invece era stata annunciata. Come suggerisce ieri il finanziaere ungherese, che tra l'altro esprime una posizione opposta a quella di Serra di cui è socio in Algebris, è probabile che almeno una banca di dimensioni significative salti in Italia.
La terza cosa da fare è capire dove sono depositati i propri risparmi. Le banche in questo momento utilizzeranno la liquidità dei clienti per finanziare operazioni di breve periodo, perchè la liquidità che arriva dalla Bce è troppo costosa per essere lasciata parcheggiata solo per migliorare i propri ratio patrimoniali. Chi può avvalersi di un depositario straniero solido con presenza in Italia dovrebbe farlo.Il patrimonio dei fondi è separato da quello della banca ma in questi momenti, come successe nel 2008 degli Stati Uniti, la tentazione di infilare debiti di casa nei portafogli dei clienti è forte.
La quarta cosa da fare è non credere a quello che si legge sulla stampa Finanziaria, che in Italia non si regge sulle copie vendute ma sulla capacità di influenza per conto di grandi gruppi di potere, soprattutto le banche e Confindustria.
Attendamo un paio di giorni ad aggiornare i portafogli proprio per evitare di indurre i lettori ad operazioni speculative. Da mercoledi' i prezzi saranno di nuovo aggiornati Nel frattempo vi invitiamo a scrivere anche per consigli sul proporio portafoglio attuale.

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