22-11-2011

Stati Uniti, un Comitato non Troppo Super

Da entrambe le parti dell'Atlantico la politica sta dando davvero il peggio di se stessa. Dalle proposte sugli eurobond, una forma di "socializzazione" dei debiti pubblici dei paesi a Rischio al fallimento del Supercomitato statunitense costituito qualche mese fa per ridurre il deficit pubblico, ci sembra davvero che la politica non abbia ancora preso coscienza della gravita' della situazione.
Ora negli Stati Uniti lo scenario piu' probabile e' che si metta mano agli incentivi fiscali all'occupazione, l'effetto, secondo alcuni economisti di Goldman Sachs, sarebbe di ridurre la crescita attesa per l'anno venturo, negli Stati Uniti, allo 0,5%. La Leva fiscale sarebbe decisamente disponibile in America, dove i grandi ricchi pagano coefficienti di tassazione inferiori al 20% sui loro redditi personali. Ma in questa fase di accesa competizione tra democratici e repubblicani, dove l'amministrazione Obama sta incassando un altro paio di batoste, una il fallimento nell'opera di "moral suasion" nei confronti dell'Europa (da un po' di tempo, per fortuna non si sente piu' parlare di Geithner e delle sue improbabili ricette), l'altra il riaccendersi dei focolai di violenza in Egitto,dove e' completamente mancato un presidio pacifico dell'Occidente nella fase di transizione (sara' cosi' anche in Libia), nessuno vuole alienarsi altri voti.
In questo scenario quello che ci sembra difficile da prevedere e' una nuova fase di"quantitative easing". Secondo noi il dollaro e' destinato a fare un balzo significativo nel corso dei prossimi dodici mesi.
 

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