06-05-2010

Svizzera, sull'orlo di un baratro

La crescente perdita di importanza del sistema finanziario per l'economia svizzera e la sua eccessiva concentrazione pongono due problemi enormi ai suoi governanti.
Il primo riguarda la percezione comune che il fatto di essere fuori dall'euro isoli dalle conseguenze della crisi greca e che quindi la divisa svizzera sia da considerarsi un bene rifugio. La Svizzera ha circa il 70% del suo scambio commerciale con l'area euro. Con un cambio a questi livelli l'industria svizzera esportatrice e' destinata al collasso (con eccezioni, quella del formaggio e del ciccolato vanno ancora bene).
Il secondo, che con la concentrazione del sistema finanziario su due istituzioni, UBS e Credito Svizzero, nessuna puo' fallire.
Lo spazio per una crescita enorme dell'indebitamento pubblico per fare fronte ad eventuali ulteriori situazioni di difficolta' di una delle due banche e' quindi molto ampio.
Se la Svizzera non interviene con forza ad indebolire il tasso di cambio per rilanciare la propria economia, sentiremo a breve parlare di problemi insospettabili per un paese da sempre simbolo di stabilita'.

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