12-07-2013

Trimestrali Satunitensi, Oggi i Primi Test Importanti

L'aumento recente dei tassi non fa bene al mercato dei mutui statunitensi. L'immobiliare è stato il protagonista principale della ripresa statunitense, almeno quella indotta dalla compressione dei tassi conseguente alle politiche della banca centrale. Ci attendiamo oggi che l'istituto californiano, non tanto sui risultati quanto sulle aspettative, dipinga uno scenario non positivo. La congiunzione di tassi in risalita sul decennale e di futuro rallentamento negli acquisti da parte della Fed di titoli legati al mercato dei mutui non depongono certo a favore di una seconda parte dell'anno brillante. Il mercato nei giorni scorsi ha capito quello che voleva capire dalle parole di Bernanke, ma sospettiamo che i massimi storici raggiunti ieri rimarranno il punto massimo toccato da Wall Street per quest'anno. La volatilità, dopo i crolli dei giorni scorsi, dovrebbe rialzarsi velocemente. Anche se la maggioranza delle società statunitensi dovesse fare meglio delle aspettative del mercato di un dieci per cento medio sugli utili, la borsa stunitense rimarrebbe a multipli non lontani dalle diciotto volte, misura superiore a circa tre quarti delle rilevazioni nella r storia di borsa.
Dalle banche centrali d'ora in poi si possono solo aspettare messaggi confusi, come quello di Bernanke: ieri esponenti della Bce hanno dichiarato che la previsione  sulle prossime mosse dell'istituto, la cosiddetta "forward guidance" che dalla riunoine scorsa diffonde anche Draghi, sarà cambiata ad ogni riunione. Cambiare intenzioni ogni mese equivale a non avere intenzioni chiare.

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