Il taglio delle tasse doveva essere finanziato con la controriforma sanitaria, che non è andata in porto. Servono circa mille milardi di dollari per fare quello che Trump ha promesso e che ora pensa di reperire con una specie di scudo fiscale, cioè facendo pagare una penale del dieci per cento a quelle aziende che detengono ampia liquidità all'estero. Tutto il diritto internazionale è d'accordo nel ritenere che la liquidità di aziende come Amazon, Google, Facebook, non possa essere reimpatriata perchè generata grazie a favorevoli accordi fiscali, in paesi come l'Irlanda, conclusi con il governo locale dietro posti di lavoro. Il rimpatrio equivarrebbe ad una negazione degli accordi con effetto retroattivo. Al nostro portafoglio amercano e mondiale rimaniamo fuori dai settori a più alto utilizzo di capitale per cui davvero nessuno capisce da dove potrebbero arrivare i fondi. L'ultima fonte di finanziamento possibil sono i dazi, ma anche qui non vi è molto che si possa fare perchè gli Stati Uniti hanno bisogno di materiali, come l'acciaio, per rilanciare l'industria pesante. Non a caso Trump ha annunciato ieri un'altra marcia indietro: per ora l'accordo Nafta, che riguarda gli scambi commerciali con Canada e Messico rimane in piedi. L'Occidente è pieno di politici che fanno promesse che non possono rispettare. |