30-06-2005

Come evolve l'occupazione nel 1 trim 2005

Cresce il lavori dipendente, nelle forme dell''atipico.
Soprattutto nel nord.
La previsione e'' al peggioramento.

L''Istat ha diffuso i dati della rilevazione delle forze di lavoro relativa al I trimestre 2005 (riferita al periodo 3 gennaio-3 aprile 2005).
Nella valutazione dell''ISAE, i dati disegnano un quadro generale ancora favorevole, soprattutto se si tiene conto della performance negativa dell''economia italiana negli ultimi due trimestri, ma presentano nel contempo elementi di debolezza, con riferimento alla situazione occupazionale nell''industria e nel Sud del paese.
Alla crescita dell''occupazione dipendente ha contribuito in misura significativa il lavoro atipico (a tempo parziale e determinato).

Nel complesso l''occupazione, corretta per i fattori stagionali, è risultata, ancora in espansione rispetto al precedente trimestre (+0,4% dopo il+0,2% del IV trimestre 2004), mentre il tasso di disoccupazione è tornato a scendere, riducendosi di due decimi di punto e attestandosi sotto quota 8%. La crescita dell''occupazione si è fortemente concentrata nel Nord del paese (+0,8% nei dati detagionalizzati) a fronte di una modesta crescita nel Mezzogiorno +0,1% (dopo due trimestri di contrazione) e un calo nel Centro (-0,4%). I dati al netto di influenze stagionali evidenziano inoltre una marcata differenziazione settoriale, con una sensibile espansione nelle costruzioni (+2,4%. A dispetto del calo di attività registrati in questo settore nello stesso periodo), una soddisfacente performance nei servizi (+0,6%) e una rilevante contrazione nell'' industria in senso (in questo caso a conferma della debolezza congiunturale del settore).

Le inchieste Isae evidenziano una previsione da parte degli imprenditori, per i prossimi due-tre mesi, di un peggioramento della situazione occupazionale nel settore dei servizi ed un proseguimento della contrazione dei posti di lavoro nell''industria manifatturiera. In generale, sul risultato occupazionale ha influito ancora una volta l''aumento dei cittadini stranieri nella popolazione residente (+1,2 su base annua). L''espansione occupazionale ha beneficato la sola componente dipendente (+ 2,7% il dato tendenziale) a fronte di un calo di quella autonoma (-1,9%).

Nell''ambito dell''occupazione dipendente si è registrato un significativo incremento dell''occupazione atipica: i dipendenti a tempo parziale sono cresciuti nel complesso del 9,1% (180 mila unità), rispetto allo stesso trimestre dell''anno precedente. La crescita degli occupati part-time ha coinvolto in misura significativa anche la componente maschile ed ha interessato soprattutto il terziario. L''occupazione a tempo determinato è aumentata del 10,9% (+187 mila unità) ed ha riguardato tutte le circoscrizioni territoriali e i settori produttivi. Per quanto riguarda le singole componenti della forza lavoro, la crescita tendenziale dell''occupazione (+1,4% pari a 308 mila occupati in più rispetto al primo trimestre del 2004), ha beneficiato sia la componente maschile (+1,5%), sia quella femminile (+1,3%).

l dato Istat relativo al quarto trimestre evidenzia, al netto di influenze stagionali, una ripresa della discesa del tasso di disoccupazione che si attesta, in termini destagionalizzati, sotto quota 8% (7,9 al netto di influenze stagionali, 8,2% grezzo), confermandosi inferiori alla media dei paesi dell''area dell''Euro (8,9% ad aprile nei dati al netto di influenze stagionali). Il dato relativo al Mezzogiorno appare peraltro influenzato da fenomeni di scoraggiamento della ricerca di lavoro. La diminuzione della disoccupazione ha riflesso una riduzione delle persone in cerca di occupazione. Nel confronto rispetto ad un anno prima, spiccano le contrazioni registrate al Centro (-9,2%) e nel Mezzogiorno (-13,7%). In quest''ultimo caso è aumentato anche il segmento di inattivi che "cercano lavoro non attivamente" ovvero il numero di persone che pur cercando lavoro, non eseguono azioni di ricerca tali da soddisfare i requisiti per essere inclusi tra i disoccupati.
Nel Nord del paese il numero di persone in cerca di lavoro è aumentato (1,4%).
cortesia uninews.unicredito.it

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