19-09-2012

Euro, Troppo Forte per Consentire gli Aggiustamenti di Spagna e Italia

Altro fiume di nuova moneta dalla Banca del Giappone, preoccupata che l'ondata di denaro facile annunciata prima dalla Bce e poi dalla Fed porti a riversare nuovi capitali sulla divisa giapponese, aumentando le tensioni deflazionistiche interne. In tutto questo gioco le tre banche hanno operato ognuna per conto suo, senza preoccuparsi del vero meccanismo di trasmissione che dovrebbero analizzare: nuovo denaro, ad esempio, negli Stati Uniti, crea con tutta probabilità pressioni sul mercato immobiliare asiatico, non nuovi consumi e sicuramente contribuisce, attraverso il rafforzamento dell'euro, ad aggravare la crisi europea.
Purtroppo è stata la Bce ad annunciare per prima"acquisti illimitati di titoli", ma il mercato delle divise, almeno quello, ha capito che se per Stati Uniti e Giappone si tratta di nuovi dollari e nuovi yen in  circolazione, la Bce non stampa un euro in più perchè gli acquisti sono condizionati all'Azione del Meccanismo di Stabilità, dove adesso, avendo compreso gli effetti destabilizzanti delle dichiarazioni di Draghi sia la Ue con Juncker stamattina che Scheuble qualche giorno fa fanno di tutto per scoraggiare la Spagna a chiedere aiuti.

Per la Spagna è ora molto più difficile che quindici giorni fa accedere ad un piano di sostegno, perchè, visto che a differenza che per l'Italia la macchina pubblica è molto più snella, nuovi sacrifici richiedono o un taglio alle pensioni, che Rajoy ha già rifiutato, o un processo di svalutazione interna, ovvero di diminuzione del costo del lavoro. Ma il costo del lavoro oggi in Spagna è, per effetto della recente rivalutazione dell'euro  circa il dieci per cento più alto di  qualche settimana fa , in termini relativi a Stati Uniti e Giappone: tagliare sui salari oggi vorrebbe dire gettare la Spagna in una recessione ancora peggiore.

Ci si è molto preoccupati negli annunci delle ultime due settimane degli effetti sui mercati ma si sono trascurati gli effetti di trasmissione sull'economia. Con la conseguenza che ora l'euro può tornare a scendere o perchè i mercati azionari scendono oppure perchè la Bce stampa davvero moneta, ma questo richiede un cambiamento del suo mandato. Ritenendo la seconda impossibile c'è da augurarsi, per il bene dell'Europa, una forte correzione dei mercati.

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