21-02-2006

La settimana borsistica internazionale al 17 febbraio 2006

Cronache dai mercati finanziari

Il Punto
I principali mercati finanziari internazionali hanno evidenziato un andamento positivo nella settimana appena trascorsa. Sotto un profilo valutario, per le principali parità si è oscillato entro “range” piuttosto ristretti. Il dollaro americano ha mantenuto una posizione di relativa forza nei confronti delle altre divise.
I metalli, fra cui l’oro, hanno mostrato una tendenza al Consolidamento su livelli inferiori a quelli prevalenti negli ultimi tempi. Si sono anche confermate quotazioni minori di 60 dollari per il barile di petrolio, anche a causa della pubblicazione del dato sulle scorte Usa di greggio su base settimanale, che ha mostrato un incremento di gran lunga superiore alle aspettative.
Nell’atteso primo intervento del successore di Greenspan alla FED, Ben Bernanke, è stata sostanzialmente confermata la linea di condotta che la Banca centrale a stelle e strisce sta
perseguendo da diverso tempo. Il timore di un possibile rialzo inflazionistico derivante dall’attuale fase di crescita economica come pure dagli elevati costi energetici, potrebbe indurre l’organo centrale statunitense ad un’ulteriore stretta monetaria. Secondo il nuovo numero uno dell’istituto di emissione, malgrado un debole Pil divulgato per l’ultimo trimestre 2005, l’attuale trend rimane in atto, favorendo una moderata crescita congiunturale per il 2006. La propensione all’acquisto sull’azionario d’Oltreoceano ha trovato ragione d’essere in alcuni dati macroeconomici favorevoli, fra cui vendite al dettaglio e attività nel evidenza di un rallentamento della congiuntura in atto negli ultimi mesi. Una flessione registrata nell’indice tedesco che misura le aspettative degli investitori è coerente con il quadro testé delineato. L’indice guida della Borsa nipponica ha riportato una chiara minusvalenza. I timori legati ad un possibile mutamento nella politica monetaria da parte della Banca centrale del Paese del Sol levante, con un conseguente ritocco verso l’alto dei saggi d’interesse, hanno avuto il sopravvento fra gli operatori. A farne le spese, in via principale, sono stati i valori del settore immobiliare, particolarmente sensibili ad eventuali variazioni del costo del denaro. Scarso effetto è derivato dal fatto che, nell’ultimo quarto del 2005, il Pil giapponese sia cresciuto in misura superiore alle previsioni, facendo dunque registrare il quarto incremento trimestrale consecutivo.

fonte Cornèr Banca SA


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