02-08-2005

La settimana borsistica internazionale al 29 luglio

I principali mercati finanziari internazionali hanno mostrato una buona
predisposizione nell’ottava appena trascorsa. Un indubbio fattore di supporto è stato costituito dal positivo tenore medio di numerose cifre di bilancio trimestrali pubblicate nel periodo, relative anche ad importanti aziende.

Sul versante valutario, è da registrare un leggero calo del dollaro Usa. Fra i metalli, l’oro ha guadagnato qualche posizione. Dal canto suo, il petrolio ha esercitato nuovamente una certa pressione, essendo risalito di poco sopra quota 60 dollari al barile: si è avuta in proposito una flessione delle riserve americane di greggio in misura superiore alle attese.

Le Borse del Vecchio continente hanno rinnovato i livelli massimi da tre anni a questa parte sulla scia dei positivi spunti trimestrali aziendali, della tonicità dei listini newyorchesi e delle conferme sulla tenuta congiunturale Oltreoceano. Da non trascurare poi un aumento superiore alle stime in luglio dell’indice Ifo tedesco sulla fiducia delle imprese, che ha alimentato le speranze di ripresa nella prima economia della zona euro. L’indebolimento della moneta unica, il cui tasso di cambio reale ha perso circa il 6% nei confronti del dollaro dall’inizio dell’anno, è stato l’elemento prioritario citato dagli analisti per spiegare la crescita nella fiducia delle società germaniche. L’Ifo è salito per il secondo mese consecutivo e, aspetto da sottolineare, ha registrato un progresso anche nella componente delle aspettative.

Negli Stati Uniti, pure avulsi dai negativi contraccolpi correlati ai recenti gravi attentati in Egitto, decisamente positivo si è rivelato il Beige Book della Fed, che ha confermato come la crescita interna stia proseguendo ad un ritmo solido, l’Inflazione rimanga contenuta ed il mercato del lavoro riesca a confermare i miglioramenti già evidenziati negli scorsi mesi.

L’indice guida della Borsa nipponica ha riportato una plusvalenza, muovendosi intorno ai massimi dall’aprile scorso. Le buone notizie provenienti
da oltrefrontiera hanno fatto da favorevole sfondo. I contenuti dei risultati di bilancio divulgati da diversi gruppi del Paese hanno determinato più da vicino le oscillazioni dei corsi dei relativi titoli.
(a cura di Corner Bank)


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