02-07-2008

Tassi, cosa può far cambiare idea alla Bce

La Bce ha uno staff di economisti di prima qualità cui non può essere sfuggito l'effetto devastante che la completa mancanza di coordinamento con gli omologhi statunitensi, segnalata ieri per fortuna anche da Draghi comporta.
Da mesi sembra chiaro che l'operato dell'istituto centrale sia influenzato in modo prevalente dalla posizione della Bundesbank: per i tedeschi, almeno fino a qualche tempo fa, l'euro forte destava meno preoccupazione che nel resto dell'Europa. Il trattato di Lisbona, ora per fortuna in dubbio dopo il no degli irlandesi, avrebbe dato più influenza all'interno dell'Unione agli stati forti, in primo luogo la Germania. E' nostra opinione che la posizione della Bundesbank in materia di tassi e quella politica, favorevole alla ratifica del trattato, siano espressione di una stessa volontà. Da qualche giorno però lo stesso ministro delle finanze tedesche, che qualche mese fa dichiarava senza imbarazzo che l'Euro forte gli sembrava una manifestazione di forza dell'Europa, ha assunto un atteggiamento critico nei confronti della Bce. Se vi aggiungiamo i dati sulla disoccupazione tedesca diffusi ieri, oltre il 7% c'è qualche speranza che gli stati meno forti inizino ad essere più ascoltati. Ci sembra l'unica possibilità che l'istituto centrale inizi a dare una ma mano alla ripresa europea e che quindi domani non proceda all'irragionevole decisione di alzare i tassi.

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Altri articoli da questa sezione

07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione. Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
27-10-2021
Eccessiva la forza della divisa britannica, alla luce anche della nuova emergenza pandemica apriamo posizione in acquisto euro sterlina
18-10-2021
I tassi sono saliti più che in qualsiasi altro posto e la ripresa è più lenta del previsto
14-07-2021
I dati di inflazione di ieri in America mostrano rialzi diffusi dei prezzi dei fornitori, non a incontrare una maggiore domanda ma a cercare di compensare per le perdite pregresse. Invece hanno corso i titoli del comparto semiconduttori che anticipano di solito la ripresa economica. Ancora valore al titolo del comparto al nostro portafoglio mercato emergenti.
18-06-2021
Nessun effetto sulle borse dalle decisioni della Fed ma finalmente l'euro sembra imboccare una strada discendente. Apriremo posizioni al portafoglio cambi contro altre divise, che hanno ancora più potenziale di apprezzamento. Sull'Italia da privilegiare ora gli esportatori, qualche cambio possibile al portafoglio