31-05-2010

Impiego pubblico, forse una svolta decisiva

Con la regola che prevede sostanzialmente un nuovo assunto per ogni cinque persone in uscita, i risparmi per la macchina pubblica potrebbero posizionarsi nell'ordine delle decine di miliardi di euro all'anno. Il meccanismo poi, se innescato, è virtuoso, perchè produce recuperi di efficienza, se molte meno persone possono fare lo stesso lavoro.
Finalmente si decide di mettere mano alla grande sacca di privilegi che il settore privato ad eccezione di qualche manager superpagato, ha dimenticato da tempo (ieri usciva un dato secondo cui l'Italia ha il record mondiale di auto blu, circa 600.000 mila).
Certo, se il processo si innesca, parecchie persone dovranno reinventarsi imprenditori. Ma non è più concepibile che coloro che questa scelta l'hanno già dovuta fare paghino per i privilegi di uno stato garantista ma squattrinato.
Stamattina Draghi parla - con un po' di propaganda per la sua possibile elezione a successore di Trichet - di rilancio oltre che di rigore. Certo di politica industriale nel nostro paese se n'e' fatta poca (l'industria del rinnovabile è tutta tedesca, o spagnola in Europa), ma con questi conti pubblici la riconversione del sistema passa prima attraverso un diverso atteggiamento del mondo del lavoro.
Su un piano più filosofico, le parti sociali dovrebbero mettere da parte la facile demagogia: oggi con la sua ottusa resistenza al cambiamento, il sindacato protegge i privilegi dei lavoratori più anziani (fascia cui chi scrive appartiene) a danno dei giovani. Qualcuno il costo del riaggiustamento lo deve pagare ed è più facile che ce la facciano gli anziani, paradossalmente più preparati al cambiamento. Stamattina davanti alle porte dell'iniziativa di formazione che la regione Lombardia ha avviato per costruire professionalità per l'Expo, stazionavano lunghe code quasi esclusivamente di giovani.
Anche il diritto deve fare un passo di qualità: non sappiamo quale sia la sostanza intorno alla faccenda Finmeccanica, ma le dichiarazioni della magistratura di Roma di venerdì scorso - dopo la chiusura dei mercati e parecchio danno al titolo - contraddicevano quelle di altre sedi: non dovrebbe essere concesso ai magistrati di fare politica, perchè altrimenti si rischia di avere una magistratura ideologica invece che compatta intorno alla ricerca del vero.
Anche in tema di diritto privato, pur rispettando la libertà dell'individuo, occorre instaurare meccanismi perchè il cittadino sia corresponsabilizzato alla violazione delle regole di parte della popolazione: negli Stati Uniti l'amministrazione tributaria da ora il 30% dell'imposta recuperata al cittadino che denuncia un caso di evasione. La norma sulla privacy dovrebbe essere la prima ad essere riscritta, perchè senza la collaborazione dei cittadini la lotta all'evasione e' una battaglia persa. A meno che si elimini il denaro cartaceo, Opzione affascinante ma molto poco praticabile.

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