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19-04-2012

Argentina, Indietro Trent'Anni

Incredibile decisione dell'amministrazione che decide di espropriare la compagnia in maggioranza posseduta da Repsol. L'azienda spagnola stava trattando con la cinese Sinopec, su questa ipotesi basavamo la nostra idea, per la cessione del pacchetto di controllo ad un prezzo intorno ai quaranta dollari. Su questa base Repsol sta chiedendo una compensazione al governo argentino, che pero' alle prese con i suoi debiti, tutto il mondo e' paese, dice che non considerera' le valutazioni dell'azionista, che erano appunto basate su un'offerta di Sinopec.
Non abbiamo scritto prima sulla vicenda perche' non abbiamo le idee chiare. Come nel caso di Duoyuan, azienda cinese in cui avevamo investito e che ha richiesto la riammissione alle quotazioni del NYSE, si tratta di giochi politici che nulla hanno a che fare con la democrazia ne' con le regole di mercato.
Per ora ci teniamo il titolo, sperando che la mossa del governo argentino, un modo veloce per riprecipitare nella crisi di dieci anni fa e come sosteneva ieri Calderon sprofondare nell'isolamento, sia piu' intelligente di quello che sembra, ovvero un modo per convincere la compagnia spagnola a sostenere un maggior costo dell'investimento nel giacimento di gas naturale di Vaca Muerta che ha appena identificato, il terzo piu' grande del mondo.

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