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07-03-2013

BCE, Ora la Mancanza di Coraggio Può Davvero Condannale l'Europa

Il futuro governatore della Banca del Giappone affermava un paio di giorni fa che il suo istituto farà "quello che serve"  per fare uscire il Giappone dalla deflazione. Evidente il riferimento alla famosa frase di Draghi che innesco' l'aspettativa che davvero la BCE avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare l'euro. A distanza di più di sei mesi, le banche non rimborsano le operazioni LTRO, nessuno si sogna di fare ricorso alle operazioni OMT e la situazione politica italiana è a dir poco sottovalutata. La correzione sul mercato italiano è stata di dimensioni risibili, proprio perchè nel sottofondo vi è sempre questa sensazione che le banche centrali saranno là a governare il mercato dei capitali stampando moneta, certo non a preoccuparsi dell'economia reale. Occorrerebbe che Draghi perdesse un po' del suo tradizionale doroteismo e cambiasse passo nella conferenza di oggi, preoccupandosi meno dei mercati e più del cambio, insostenibile, dell'euro e dell'economia reale. La banca centrale europea non può fare molto altro che scoraggiare le banche commerciali a tenere liquidità presso le sue proprie casse, portando i tassi di deposito a negativi. Facendo quello la BCE in qualche modo obbligherebbe le banche a imprestare perchè il livello attuale dei tassi non consente impieghi "sicuri" a rendimenti accettabili. L'Inflazione è sotto le soglie parametro europee per cui Draghi non avrà oggi quella come possibile scusa.
Se l'euro si dovesse finalmente indebolire crediamo che lo farà soprattutto contro yen, perchè i Giapponesi sono quelli che fino ad ora hanno chiacchierato di più senza che l'indebolimento del cambio abbia portato ad alcun effetto positivo.
 
 
 

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