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27-10-2017

Borsa Italiana, Ora Bene gli Esportatori Male le Banche

Saranno reinvestiti completamente i flussi derivanti dalle obblgazioni in scadenza e il programma scenderà a trenta mlardi al mese da fine anno. 
Ora è probabile che l'euro entri in una fase di debolezza, ci attenderemmo non oltre 1,15 contro dollaro (ma le cadute più significatve saranno crediamo contro yen e franco svizzero), che favorirà in borsa le aziende esportatrici. Effettueremo qualche intervento ai portafogli Italia e extradvice Italia. L'effetto dei Pir in borsa non è sano, ora stanno salendo i valori di società immobliari, come Beni Stabili, che sono carissime ma tra i pochi titoli a bassa Capitalizzazione che non erano ancora rientrati tra quelli oggetto dell'investimento dei piani: rimangono poi per i gestori di questo veicoli, il Sole24Ore (aumento da cinquanta milioni che non copre le perdite dell'anno scorso, con garanzia delle banche solo per venti) e le squadre di calcio; poi si passerà alle banche medio piccole (aumento Carige?).
Sul settore bancario ieri ha risposto Constancio, cui Draghi passa sempre le domande difficili.

In sostanza la norma sulle riclassificazioni delle sofferenze si applicherà da gennaio solo a quelle nuove: il criterio per il passaggio di un credito da incagliato a sofferenza non è automatico, dunque le banche a queto punto faranno di tutto per non effettuarlo, ma l'effetto sul conto economico sarà immediato. Ci sembra di capire che non ci sia spazio di negoziazione sul criterio, che è di assoluto buonsenso ma impatterà pesantemente su tutte le banche che non riescono a scaricare i loro pacchetti entro l'anno. 
 

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