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16-01-2019

Brexit, Ha Perso Soprattutto Bruxelles

Ieri sera il sindaco di Londra, che sembra davvero molto preoccupato per la città, chiedeva al Parlamento, dopo la bocciatura del piano di Juncker e della May, che proprio la devono portare via di forza perché non se ne vuole andare, di non invocare l'articolo 50 dei trattati europei che consente il recesso unilaterale di uno stato in certe circostanze, anche senza un accordo con gli altri stati membri.
Ha senz'altro ragione perché anche se è più la Comunità che la Gran Bretagna a perdere da questo divorzio (la Gran Bretagna è stabilmente tra i primi tre contribuenti al Bilancio Europeo) non avere un accordo significa sopportare tutta una serie di azioni di disturbo, la prima potrebbe riguardare i residenti europei in Gran Bretagna.
Soprattutto, come insegna il caso delle banche italiane ora che la BCE è costretta a fare sul serio, non avere u accordo significa paralisi, in italia per il credito all'industria; in assenza di un accordo davvero finanza e imprese forse non lasceranno in massa Londra, il sistema di infrastrutture della città non è replicabile da altre città europee, ma senz'altro non faranno nuovi investimenti.
Se l'articolo 50 non viene invocato, probabilmente la borsa salirà molto: vorrà dire che le discussioni rimangono aperte nonostante tutti gli ultimatum di Juncker. Ma sarà solo un modo di confondere le acque, che davvero la Gran Bretagna lasci l'Unione è oramai altamente improbabile.

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