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17-04-2010

Cosa fare in caso di forte correzione

Dopo una breve pausa seguita al grande crollo del mercato, in cui queste case sembravano ritornate umane, abbiamo assistito per un anno ad una esatta replica dei comportamenti che avevano causato il crollo. Raccomandazioni di acquisto titoli su cui la casa e' emittente (Yoox), giudizi di vendita su cui Goldman ha mandato a trattare per la cessione della maggioranza (Palm, l'altro giorno), rappresentazioni del Rischio di credito, come nel caso dei certificati oggetto dell'indagine della Sec e possibile trasferimento ad investitori inconsapevoli, almeno discutibili.


Di questo nuovo delirio di onnipotenza l'amministrazione americana ha grosse responsabilita'. Da un certo punto in poi JPMorgan e Goldman, le prime a rimborsare i prestiti del tesoro, hanno ripreso a distribuirsi bonus miliardari su utili che non sempre corrispondono ad effettiva generazione di cassa, quasi mai a generazione di valore per il sistema. L'amministrazione ha scambiato questa liberta' (avrebbe invece dovuto mantenere i limiti sui rimborsi di denaro pubblico sino a quando avesse finalmente fatto chiarezza sui comportamenti), con la garnde capacita' di queste case di piazzare sul mercato e di influenzarne il comportamento.
Del resto vari ex funzionari di Goldman siedono in posizioni di responsabilita' in varie banche centrali e ministeri delle finanze un po' in tutto il mondo.

La Sec, additata come responsabile principale della mancanza di controlli che avevano portato alla crisi, non sembra piu' disposta a fare da capro espiatorio. Dalle dichiarazioni dei suoi funzionari emergono vari avvertimenti a Goldman precedenti alle accuse di ieri.
Se questa cosa va avanti - sara' interessante osservare il comportamento dell'amministrazione - ci troviamo senz'altro di fronte al catalizzatore per una pesante correzione di cui parlavamo ieri.
In quella situazione, alcune regole chiare da seguire:

1) Evitare le storie di fantasia: Fiat e' molto salita in queste ultime settimane sulle anticipazioni di un piano industriale che vede la produzione di circa 6 milioni di veicoli tra Fiat e Chrysler. Le capacita' di assorbimento del mercato europeo non arrivano ai sette milioni di veicoli: queste previsioni prevedono una ripresa del mercato automobilistico statunitense ed un aumento della quota di mercato in Europa a nostro parere non credibili. Puo' darsi che il piano industriale che verra' presentato il 21 aprile sia accolto con entusiasmo dal mercato, ma in questa situazione Goldman e compagnia saranno un po' meno portate a suonare la grancassa.

2) Comprare solo obbligazioni di qualita'. Il maggior rendimento di un'Obbligazione emessa da Aig oggi rispetto a quello di un titolo di stato e' ai suoi minimi storici; eppure il tesoro americano ci ha buttato decine di miliardi di dollari. Il ritorno dall'acquisto di obbligazioni derivera' nei prossimi mesi da eventuali acquisti in divise che potrebbero rivalutarsi contro euro, non dai rendimenti.

3) Comprare solo societa' con nullo o bassissimo indebitamento. Durante il crollo aziende con buona redditivita' si sono disintegrate perche' non riuscivano piu' ad accedere al credito. Quando il mercato scende scende tutto ma aziende in settori anticiclici come Finmeccanica, Marr, Bristol Myers e basso indebitamento hanno maggiore probabilita' di risentirne meno

4) Guardare ad est. La tesi del decoupling, quella secondo la quale le economie emergenti sono relativamente indipendenti da contrazioni in occidente, si e' dimostrata falsa, ma le economie asiatiche hanno un tasso di rsparmio delle famiglie ed una produttivita' che le rendono piu' resistenti ad inversioni del ciclo. Il Brasile e' secondo noi invece piu' a Rischio.

Segnaliamo oggi una nostra copertura su Borsa&Finanza che riguarda il mercato giapponese.




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