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08-11-2007

Credit crunch e subprime, il grande equivoco

Se non bastavano le dichiarazioni dei cinesi che ieri hanno suggerito che il processo di diversificazione delle loro riserve valutarie fuori dal dollaro continuerà (dichiarazioni peraltro di un politico, volt a guadagnare terreno sul piano della guerra sui dazi tra Cina e Stati Uniti) ieri serà uno dei membri votanti della Fed ha detto che a causa del problema dei mutui subrime i tassi potrebbero ancora scendere, dando ulteriore fuoco alla speculazione contro il dollaro. Il mercato dei subrime è circa l'1% del mercato dei mutui negli Stati uniti e abbassando i tassi ufficiali non si risolve il problema di neanche uno dei loro sottoscrittori (gli Spread si sono aperti ed il costo di un mutuo subrime è più o meno lo stesso di quello che era prima del ribasso dei tassi). La realtà è diversa. Le grandi banche di investimento hanno prosperato in questi anni piazzando nel portafoglio dei clienti obbligazioni di società generalmente acquisite a Leva dai grandi fondi di Private equity.html" class="glossary">Private equity ed hedge, che usano le medsime banche come advisor per le operazioni di compravendita (in spregio di qualsiasi rispetto delle tutele sui conflitti di interesse) . Questi intermediari hanno un livello di Leva Finanziaria sulle proprie operazioni che spesso supera le 10 volte. La combinazione di società indebitate comprate da intermediari indebitati produce una potenziale crisi del credito straordinaria. Purtroppo le banche di investimento hanno esportato in posizioni di responsabilità, a partire dal tesoro americano, loro ex funzionari, che oggi fanno di tutto per salvare quelle istituzioni che hanno prodotto il fenomeno in tutta la sua gravità. Non è l' economia reale che si cerca di salvare, ma quella di Wall Street, e questo produrrà ulteriori danni alla pima.Ma questi trucchi prima o poi emergono.

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