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04-05-2011

Dall'Asia anche oggi segnali di debolezza

I DATI DI MARTEDI 3 MAGGIO


1. Dall’India alla Cina. torniamo a segnalare l’importanza della svolta che c’è stata ieri in India; tutte le Banche Centrali in Asia sono “behind the curve” e dovranno, nei prossimi mesi, passare ad un atteggiamento molto più esplicito ed aggressivo; sarà sufficiente dire che gli aumenti di retribuzione ricevuti dai dipendenti pubblici, in Cina, sono stati nel 2010 pari al 14%. Sono numeri ingestibili. Alcuni dati segalano che la restrizione monetaria ha cominciato a “mordere”: le vendite di autoveicoli in Brasile sono diminuite del 5,5% in Marzo.

2. Da seguire con attenzione la reazione delle Borse. le Borse di India e Cina sono negative nell’ultimo semestre,a fronte del +15% delle Borse USA. Una volta che sarà stato smaltito, da quelle Borse, l’effetto annuncio di una politica monetaria restrittiva, si creerà un quelle aree una notevole opportunità di investimento. E per la stessa ragione, le Borse dell’Occidente entreranno in sofferenza.

3. Dati USA: il dato di Pfizer conferma la “sostenibilità” dei prezzi a cui oggi il mercato quota le grandi case farmaceutiche, in un contesto di forte difficoltà per la concentrazione di scadenze di brevetti proprio nel 2011. Da sottolineare ieri i dati negativi di due grandi catene di distribuzione, Sears e K-mart. Gli ordinativi all’industria, in marzo, sono invece cresciuti del 3%

4. Dati in Europa: ieri mattina l’Euribor.html" class="glossary">Euribor a 3 mesi ha toccato lo 1,4’% e quello a 12 mesi il 2,25%, mentre, mentre i T-bills a dodici mesi rendono lo 0,19% (il nuovo minimo assoluto): stiamo parlando di dati privi di plausibilità, ovvero privi di senso. E proprio per questo di dati che non sono sostenibili. Il mercato è tornato, ieri mattina, ad agitare lo spettro di nuovi rialzi da parte della Bce, perché è uscito un dato (i prezzi alla produzione) che è ai massimi da 2 anni e mezzo. Ma il dato non è un novità: al contrario, i prezzi delle materie prime li conoscevamo bene. Come abbiamo scritto già ieri, tutto questo gioco tra BCE e Inflazione è una partita politica: il rialzo dei tassi ufficiali, che viene presentato come contrasto all’Inflazione, ma sappiamo che può frenare l’Inflazione soltanto attraverso il canale del credito interno, e al contrario il credito M3 in Europa è in crescita negativa in termini reali. Cresce, cioè, meno dell’Inflazione.

5. Regno Unito il dato di ieri mattina è importantissimo e ci dice tre cose. La prima è che il rallentamento della crescita dagli USA è arrivato anche in Europa. La seconda è che la sterlina resta forte Anche se l’economia del Regno Unito rallenta,. La terza è che il Gilt è il migliore investimento tra i titoli di Stato in Europa.

Implicazioni operative a breve termine alle 07.51 del mercoledì 4 maggio 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day, fornite ai sottoscrittori del nostro Servizio di Consulenza.

  • Il dollaro USA ci ha dato le più grandi difficoltà e ci ha fatto soffrire (insieme a chi ci legge ed ha posizioni lunghe). E’ forse opportuno chiarire che l’inversione di tendenza che ci aspettiamo, nel cambio tra dollaro USA ed euro, è legata prima di tutto allo scoppio di una delle tante bolle che oggi dominano il panorama (dal debito dei periferici europei, al debito a basso Rating, dalle Borse alle Commodities).
  • Per un maggiore dettaglio, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza.

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