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14-08-2012

Debito Pubblico, Ancora un Record a Giugno

Insistiamo sul tema del salvataggio italiano perchè crediamo sia corretto che gli investitori abbiano una percezione realistica della situazione, al di là delle dichiarazioni ufficiali, quali quelle di Grilli dello scorso fine settimana, che sono in aperto contrasto con i numeri. L'aumento significativo della pressione fiscale ha un effetto meno che neutro perchè la contrazione del Pil è più che proporzionale. E'solo dal lato della spesa che si potrebbe rompere il meccanismo vizioso, ma si tratterebbe di trovare almeno il controvalore degli interessi sul debito, stimiamo una sessantina di miliardi per esercizio. La spending review appena approvata fa sorridere in confronto alle dimensioni del problema, che potrebbe velocemente essere affrontato, un esempio su tutti, digitalizzando i pagamenti alle poste e bloccando contestualmente le assunzioni. Ma decisioni come quelle sulla Golden share alla difesa fanno capire che la politica, per ignoranza o mancanza di senso di responsabilità non ha neanche iniziato a guardare il problema nelle sue proporzioni.
Crediamo quindi che l'Italia dovrà accedere agli aiuti UE in breve tempo, subito dopo la Spagna e i necessari chiarimenti della BCE sul tipo di interventi straordinari che l'istituto centrale porrà in essere una volta che i due paesi avranno fatto ricorso agli aiuti.
Sul mercato italiano, vanno evitate le aziende a partecipazione pubblica perchè la politica cercherà tutti i modi per blindarle da attacchi esterni, per questo motivo abbiamo eliminato Ansaldo dalle nostre selezioni. Su aziende private con poco debito e forte internazionalizzazione il Rischio è probabilmente limitato, così come sul segmento dei CCT indicizzati all'Euribor.html" class="glossary">Euribor, che è stato tenuto artificialmente basso (come nel caso del Libor non si tratta di un tasso realmente pagato dalla banche ma riflette le dichiarazioni dei maggiori istituti di credito che hanno tutto l'interesse a giocare al ribasso).
Ma rimane il forte Rischio che il Governo, per non perdere la faccia si ostini in dichiarazioni di facciata, che prolungherebbero i tempi per il salvataggio e porterebbero ad un ulteriore aggravio del rapporto stock di debito/Pil.

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